Dessislava Mineva Nata a Plovdiv, in Bulgaria, laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Parigi, vive e lavora a Palermo. La sua attività artistica verte principalmente sulla pittura e l’installazione.
La ricerca su cui ha lavorato negli ultimi anni è legata alle tematiche del corpo, della casa e del linguaggio. Nel 2007 partecipa alla collettiva "L'isola che c'è" a cura di Emilia Valenza, presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.
Nel 2006 partecipa alla collettiva Dissertare Disertare, presso il Centro internazionale per l'Arte contemporanea, Castello Colonna di Genazzano, dove presenta il progetto "la stanza dei giochi" a cura di G. Costanza Meli, in cui evolve la propria riflessione sul rapporto tra la rappresentazione culturale del corpo femminile e la storia del linguaggio sul corpo. Nello stesso anno partecipa al workshop organizzato nell'ambito della manifestazione "Il Genio di Palermo" collaborando alla realizzazione di una installazione ambientale. Il lavoro è stato coordinato dall'Atelier Van Lieshout. Nel 2005 realizza a Palermo una personale dal titolo "Tradizione e traduzione", per la quale presenta il suo nuovo lavoro sul linguaggio dei media, rappresentato dallo schermo televisivo e dall’immagine familiare del telegiornale. Il suo ragionamento sulla contraddizione tra la globalizzazione in atto dei linguaggi mediatici e la difficoltà di traduzione delle tradizioni specifiche si rivela nella sfocatura che complica la percezione dei suoi dipinti: si tratta dell’effetto di un velo costituito dalla scrittura in cirillico che avvicina il fruitore nello sforzo della lettura e lo allontana nell’impossibilità di coglierne il senso.
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