Un disco “sinistramente occidentale” come loro stessi lo definiscono. E che nessun tesserato del popolo della libertà si sogni di vederci una sottesa allusione partitica in quanto qui è piuttosto una visione pre-apocalittica ad emergere. Occidentale nella scelta frontale dei suoni, sinistro per le ombre che la sua sagoma proietta, in questa eclissi culturale che la avvolge. L’Occidente che divora se stesso, dilaniandosi come un Filippo Argenti dall’anima dannata. Bar-bari in un mondo che veste Burberry.
Il nuovo tragitto dell’aliscafo italo-francese sceglie un percorso breve ma pieno di intemperie. Lo si intuisce già dalla copertina che stavolta si fregia del tratto deciso di Igor Hofbauer del collettivo Komikaze, con quel mare nero petrolio e una tempesta dalle proporzioni bibliche che incombe feroce sulla chiatta alla deriva. Lo si capisce ancora meglio salendoci sopra, a quella zattera. Mezz’ora di viaggio in balia delle onde che ti schiaffeggiano come i tentacoli di una piovra gigantesca. Mezz’ ora attraverso le mille scariche elettriche che Zeus e Nettuno si scambiano con l’ implacabilità divina che gli è propria.
"Bar-Bari" è un disco arrabbiato, plasmato con l’indignazione di chi assiste allo sfascio del mondo, al suo crollo socio-geologico, allo svilimento della cultura, alla spettacolarizzazione del nulla ideologico. Un pianeta corrotto e corroso, dove gli intellettuali sono invitati a parlare per poche decine di persone dentro qualche libreria o in qualche circolo libertario mentre i profeti del nulla delirano in diretta televisiva, lungo le spire magnetiche del digitale extraterrestre, per milioni di ebeti che continuano da così tanti anni a guardare il dito che oramai nessuno mostra più loro la luna. La musica de L’Enfance Rouge si fa dunque più feroce e tesa, alzando la soglia dell’ostilità cromatica che la caratterizza da sempre.
Un disco “sinistramente occidentale” come loro stessi lo definiscono. E che nessun tesserato del popolo della libertà si sogni di vederci una sottesa allusione partitica in quanto qui è piuttosto una visione pre-apocalittica ad emergere. Occidentale nella scelta frontale dei suoni, sinistro per le ombre che la sua sagoma proietta, in questa eclissi culturale che la avvolge. L’Occidente che divora se stesso, dilaniandosi come un Filippo Argenti dall’anima dannata. Bar-bari in un mondo che veste Burberry.
Portate i sacchetti per il vomito, che ve li riempiamo.
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L'Enfance Rouge / Bar-Bari / Wallace
A "Sinisterly Western" album, as themselves define it. And that no card of the "PDL" (Popolo delle Libertà, the party of S.Berlusconi) try to see an underlying party allusion, because here is rather a pre-apocalyptic vision that coming out. Western in the frontal choice of sounds, sinister for the shadows that its outline projects, in this cultural eclipse thath surrounds it. The 'West that devours itself, tearing itself as a "Filippo Argenti" with damned soul. Bar-Barians in a world dressed in Burberry. Bring bags for vomiting, now we fill them there.
The new route of 'French-Italian hydroplane chooses a short but difficult path. We can see it from the cover, made by Igor Hofbauer from collective Komikaze, with that black sea such as oil and a storm of biblical proportions looming on the barge adrift fierce. We can understand it even better getting on that raft. An half hour trip at the mercy of the waves, that slaps you like the tentacles of a giant octopus. Half an hour through the thousands of electric currents that Zeus and Neptune are exchanged with the 'divine that is his relentlessness.
Bar-Bari "is an angry album, shaped by the 'indignation of those who witnesses the disintegration of the world, its socio-geological collapse, the debasement of culture, the spectacle of ideological nothingness. A corrupt and corroded planet, where intellectuals are invited to talk to a few dozen people in some library or in some libertarian circles while the prophets of nothing delusional on live television, along the magnetic loops of digital extraterrestrial, for millions of idiot who continue for so many years of watching the finger, and now no one shows them the moon. The music of "L'Enfance Rouge" therefore becomes more fierce and tense, raising the threshold of chromatic hostility that has always characterized them.
A "Sinisterly Western" album, as themselves define it. And that no card of the "PDL" (Popolo delle Libertà, the party of S.Berlusconi) try to see an underlying party allusion, because here is rather a pre-apocalyptic vision that coming out. Western in the frontal choice of sounds, sinister for the shadows that its outline projects, in this cultural eclipse thath surrounds it. The 'West that devours itself, tearing itself as a "Filippo Argenti" with damned soul. Bar-Barians in a world dressed in Burberry. Bring bags for vomiting, now we fill them there.
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