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Music - Musicians - Article | by SuccoAcido in Music - Musicians on 02/05/2001 - Comments (0)
 
 
 
Rollerball & Ovo... storie da un tour

Quando eravamo agli inizi suonavamo musica aggressiva, quasi rumore, Shane si mangiava lampadine e cocci di bottiglia, si piantava vetri nelle braccia, facevamo a botte con la gente...

 

 
 

- Quando eravamo agli inizi suonavamo musica aggressiva, quasi rumore, Shane si mangiava lampadine e cocci di bottiglia, si piantava vetri nelle braccia, facevamo a botte con la gente, suonavamo davanti a 3 persone e una volta hanno chiuso il locale mentre eravamo impegnati in uno dei nostri show, tanto presi che quando abbiamo riaperto gli occhi avevano anche spento le luci, non c’era più nessuno e ci hanno detto “tornate, ma non lo fate mai più. O almeno non di lunedì sera”.

Incredibile pensare che siano le stesse persone. L’ingresso di Amanda al sax ha tranquillizzato il gruppo, che già comunque almeno su disco si esprimeva a base di canzoni romantiche, divagazioni spaziali e stramberie elettroniche.

- Devi lasciare la tua mente aperta, non permettere al pregiudizio di bloccare la tua creatività. Ho dei dischi qui con me, vuoi ascoltare qualcosa? Guarda questo è un gruppo di S.Francisco con una cantante ungherese, questo è un nostro amico che fa tutto con solo una chitarra e un rack di delay, questo è il disco delle TLC...

Abbiamo perso il biglietto dell’autostrada, forse dovremo pagare un sacco di soldi

- Non importa, sono felicissimo, grazie.

Mini nei primi giorni non si capacita, sta seduto scomodamente per lasciare spazio sul furgone alle tastiere gigantesche di Mae che troneggia dal vivo come il saggio sacerdote di questa banda di masnadieri.

- In america suoniamo per 10 persone a cui non gliene frega nulla di noi, della nostra musica, del concerto in generale. Qui sono tutti così gentili, ascoltano seduti, in silenzio, capiscono...

Vendere 50 copie a serata li lascia increduli

– Ci eravamo chiesti quante copie portare, abbiamo pensato che 2/3 per ogni concerto sarebbero state sufficienti, e invece alla terza data abbiamo finito tutte le scorte..... dobbiamo farci spedire un po’ di copie col corriere UPS... pensa che il primo LP ce lo stiamo portando dietro dal 1997, per vendere 300 copie ci abbiamo messo tanto tempo, e qui in tre sere abbiamo finito tutte quelle rimaste... adesso è sold-out, finalmente. Ce li stampiamo tutti da soli, io lavoro in una tipografia e così posso sperimentare con le copertine, questa è in rilievo, questa è monocromatica, questo è un mio quadro, questa ha una linguetta che rientra... (ciao io sono Shane) quando andavo al liceo facevo a gara con una mia amica per pubblicare fumetti folli, nei formati più strani... ogni settimana ce ne portavamo uno nuovo, lei mi diceva “ehi! Guarda cos’ho fatto!” e io dicevo “wow!” e correvo a casa e mi inventavo una cosa con vignette singole con cucite nel centro, una larga, una lunga, una alta, una di carta diversa, e poi glielo portavo e siamo andati avanti così stimolandoci per un sacco di tempo, poi lei ha cambiato città, ed è un’altra di quelle persone che nella vita semplicemente scompaiono.

Gilles e Mini ogni tanto cominciano a parlare di musica, di microfoni, di effetti, e gli altri se ne vanno scocciati chiamandoli “producers on the round” ,ma da lì nascono le idee per i mixaggi dei loro dischi, registrazioni analogiche, digitali, fatte in studi alla fine di scale incastrate tra divani e letti posticci, o nella sala prove ricavata nella casa in cui vivono tutti insieme. Mae odia le parole. Le sente nemiche e sta in silenzio la maggior parte del tempo, guardandoti di sbieco con uno sguardo felino. Tutti loro amano i gatti, tanto da chiamare la nuova etichetta Felina Y Magia. E gli alberi, la natura. Tutti nati nel Montana, spostati in mille città (Shane è uscito di casa pensando di andare a S.Francisco, poi invece ha proseguito per S.Diego, così....) e incastrati di nuovo a Portland, nell’Oregon, dove adesso tutti gli artisti vanno a vivere perché costa meno. Anche i Trumans Water.

– Sì una volta siamo stati a casa di uno che mi ha detto “ciao sono Kevin” e poi quello dietro “ciao, anch’io sono Kevin” e io “mh?”

– Ma non suonano mai a Portland, nessuno li vuole ascoltare. L’America è orribile, quando il nostro furgone si rompe e siamo nel mezzo del niente e qualcuno ci viene a salvare la prima cosa a cui pensa è di fregarci i soldi, magari perché io sono una donna bisognosa di aiuto e ci chiedono un sacco di soldi, stiamo ancora pagando le rate per la riparazione di un furgone che non abbiamo più.

– E invece quando si è rotta la frizione al vostro furgone siete rimasti tutti calmi, rilassati, abbiamo aspettato, il meccanico ce l’ha riparata e ha preso così poco...

Gilles prima suonava in una jazz band, poi per un po’ anche in una banda da parate e per i rodei... esperienze strane. L’ho portato alla UFIP a Pistoia e lui si è comprato un piatto nuovo, scegliendoselo con calma tra i mille tipi a disposizione, emozionato perché è stato trattato dal proprietario in persona allo stesso modo in cui tratta Dave Weckl o Steve Gadd...

- Non ho mai visto nessuno avere così tanta passione per il suo lavoro, si vede che è la sua vita... siamo arrivati in ritardo, lui era pure malato, e ci ha riaperto la fabbrica, ci ha spiegato come si fanno i piatti dall’inizio alla fine, e ci ha fatto vedere tutti i macchinari... è stato molto emozionante. Adesso ogni volta che suonerò questo piatto ripenserò a tutto quello che ho visto... Faccio l’imbianchino per vivere, mi alzo la mattina alle 6 per andare a lavorare e torno a casa alle 4 del pomeriggio, a volte trovo la forza per andare a fare un giro, bermi una birra, e comunque tutte le sere io Mini e Mae proviamo e continuiamo a creare la nostra musica nello scantinato. Amanda vive in un’altra casa, con il suo ragazzo e l’altro gruppo in cui suona, VI Foot Sloth.

- Questo è il nostro disco, lo abbiamo cucito a macchina, non so se ti può piacere, se ti annoia salta subito alla terza canzone...

E’ strano vedere questi ragazzi giovani appassionati ad una musica che è sicuramente più legata alla tradizione mitteleuropea che al rock’n’roll, o meglio, in qualche modo li include entrambi cercando di farne scaturire il cuore pulsante. Ai concerti le sensazioni sono forti, suonano la tua canzone preferita, quando hai bisogno di una musica perché dentro hai una sensazione strana e non la sai chiamare.

-Jacopo, vuoi suonare questa canzone con noi? E questa? E anche quest’altra? Poi alla fine facciamo una improvvisazione tutti insieme, Ovoball.

E ci sono state cose mediocri ma anche dei giganteschi muscolari e sudati momenti in cui tutto succedeva di comune accordo, con Bruno che spaccava bottiglie rotolandosi per terra come memore dei Cock ESP, Shane che raccoglieva i vetri e si incideva OVO sul fianco, grondando sangue, sudore e sorrisi felice come un bimbo che porta una cartolina alla mamma, e insieme a Amanda e me a suonare potentissime sezioni fiati tra tarantelle e mariachi, freejazz e africa, Stefania si abbracciava al microfono e intrecciava la sua voce con chi volesse farlo, mentre Mae ci guardava dall’alto e shakerava i suoi accordi di pianoforte drammaticamente melodici, Gilles pulsava e ondeggiava e Mini creava grooves, riempiva lo spazio di suoni elettrici e spasmodici.

- Ci piace avere ospiti sui nostri dischi, avere la possibilità di essere in contatto con musicisti diversi, collaboratori. Sul nostro prossimo disco vorremmo avere più di 30 persone in aggiunta a noi cinque. Ci piace utilizzare tutto quello che è possibile per fare musica nuova, attuale. Per noi un computer è uno strumento, esattamente come una tromba, e passiamo un sacco di tempo a immaginare come realizzare le idee che ci vengono in mente. Al di là della musica, persone che vale la pena conoscere.

 


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Reg. Court of Palermo (Italy) n°21, 19.10.2001
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Bibliography, links, notes:

pen: Jacopo Andreini

link: http://www.myspace.com/rllrbll

 
 
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