Chi di noi non è rimasto folgorato dall’inizio del sublime "Beneath The Valley of the Ultravixens" di Russ Meyer?
La puntina si posiziona sul solco del 45 giri e i due cominciano a ficcare al ritmo frenetico della canzone del signore: yeah! Give me my Old Time Religion. La religione chiama il sesso, ogni buon religioso è un potenziale maniaco sessuale, la religione è un autentico carnaio ribollente, una gigantesca caffettiera ululante. San Sebastiano, come tutti sapete, è un gay pronto a ricevere i suoi dardi in culo. Arrington De Dionyso è quello che era Mick jagger prima che, come dice il mio illustre collega Enrico Sisti, Sympaty for the Devil diventasse Sympathol for the Devil. Reprimi, reprimi, reprimi esplodi! Quando ero più piccolo non mi masturbavo per un mese e al trentesimo giorno mi gustavo la vista di quella caldissima colata di orzata. Gli Old Time Relijun sono tutto questo, esplosioni di carnalità violenta e liberatoria, hanno la stessa forza fisica delle sentenze della santa inquisizione: desideri in forma di condanna."...Fanfarello adesso ni rumpisti a minchia" ragiuni aviti, cumpà, abballamo il rock'n'rollo.
D: Quello che maggiormente mi colpisce della vostra musica è il modo in cui si "rivolge" al corpo. Viviamo in un'epoca il cui il corpo è negato, ridicolizzato, la vostra musica sembra volerci far muovere, ballare, ci ricorda di avere mani e gambe, insomma credete ad una musica "ormonale", al potere sessuale dell'incrocio basso/chitarra/batteria?
R: Penso che la tua spiegazione sia efficace. Questo è l’aspetto più potente della musica, far sì che il corpo e l’anima si uniscano in un solo respiro. E’ davvero importante il lavoro che dobbiamo fare, perché oggi è sempre più difficile per le persone riuscire a vivere questo stato nei propri corpi.
D: Che tipo di persone siete? Ragazzi che si divertono a fare musica oppure siete in qualche modo ammaliati dal fascino indiscreto dello Show Biz? Vi capita mai si sognare di essere Iggy Pop nudo in una vasca piena di Pin Ups?
R: Iggy Pop usa strofinarsi carne e spaccarsi bicchieri addosso. Perché lo fa? Il problema con la maggior parte delle esibizioni è che solo un individuo attira tutta l’attenzione. Io non suono perché voglio che tutti mi guardino e mi battano le mani. Io voglio condividere un’esperienza di profonda bellezza e orrore insieme, per ricordare a tutti di restare vivi.
D: Cosa pensano i vostri genitori della vostra musica? Vi capita mai di parlarne con loro?
R: Mia madre è completamente stonata. Non capisce niente di musica, ma è stata una pittrice tutta la vita. Mio padre quand’era ragazzo ha preso lezioni di fisarmonica e penso che questo abbia distrutto in lui qualsiasi desiderio di suonare. I miei genitori sono buoni, sono brave persone. Sono davvero orgogliosi quando mostro loro tutti gli articoli dei giornali italiani. Ma sono felice che possano soltanto guardare con soddisfazione le immagini degli articoli senza poter capire quello che sto dicendo!
D: Vi è rimasto dentro qualcosa della vostra infanzia? Vi capita mai di pensare a giocattoli paradossali, buffi parenti, cene noiose, giochi morbosi?
R: Che cazzo! Ho passato ogni fottutissimo giorno della mia infanzia seduto in chiesa, ascoltando con i miei genitori i discorsi dei ministri della chiesa su diluvi e locuste e tutte quelle cosette divertenti sulla divina creazione; così strofinavo gli occhi fino a che non vedevo risplendenti luci, brillanti, risplendenti luci.
D: Qualcuno di voi è ossessianato dal sesso?
R: Non sono ossessionato! Mi piace soltanto disegnare vagine.
D: Che tipo di vita sessuale conducete? A questo proposito Steve Albini è uno che quando è di buon umore sostiene come minimo di aver violentato un paio di ragazze.
R: Questo è esagerato! Che cavolo stai dicendo? (in italiano: n.d.t.)
D: Voi suonate molto dal vivo, la cosa non vi provoca mai una certa alienazione? Insomma potete dire di essere stati in un sacco di città diverse ma le uniche cose che avete visto sono palchi, batterie, amplificatori e microfoni, non vi viene mai la voglia di saperne di più sui posti dove state suonando?
R: Non c’è proprio nessuna ragione nel fare un tour se non fai altro che star seduto tutto il tempo sul furgone o incollato tutto il giorno al club. E' importante conoscere nuova gente e comprendere il giusto senso della storia e della cultura dei differenti luoghi che incontri. In questo senso il periodo più terribile fu a Barcellona, una delle più belle città al mondo, ma dovevamo guidare tutto il giorno e avevamo solo poche ore per guardare qualcosa. Sono stato al museo Picasso gli ultimi cinque minuti prima della chiusura. Un giorno abbiamo guidato centocinquanta chilometri nella direzione sbagliata per vedere le cave d’Altamira, e quando siamo arrivati erano già chiuse! In Italia, a Pompei, siamo andati direttamente alla Villa dei Misteri ma solo per due ore. A Parigi andammo in giro, a Pompidou, e ancora solo per un'ora, prima di ricominciare a guidare verso Londra o qualcosa del genere.
D: Cosa ne pensate della gente che mangia molto? Quando vedete un ciccione qual'è il vostro primo pensiero?
R: Mi dispiace che la gente si permetta di essere spietata con loro solo perché sono diversi.
D: Cos'è che vi affascina così tanto nella cultura latina?
R: Non un solo aspetto ma la lingua, la storia, la letteratura...il vino!
D: Ci descrivete il posto in cui vivete?
R: C'è una profonda crepa lungo la mia parete, lasciata dal terremoto. Oggi io vivo in un appartamento nella parte bassa di Olympia. Sulla strada c'è un teatro, accanto a me un negozio di giocattoli.In fondo all'isolato c’è una discoteca così ci sono sempre molti ubriachi che urlano fino a notte fonda. Ci sono molti disegni sulle mie pareti. Mia figlia lascia i suoi giocattoli e le sue cose sul pavimento mentre io lascio ovunque ogni sorta di giornali, libri e strumenti. La cucina è piccolissima. La roba da mangiare sta appesa dietro i fornelli. Il mio migliore amico abita al piano di sotto e giochiamo a carte ogni sera tranne che per lo Shabbat.
D: Chi era il vostro idolo musicale nella vostra adolescenza? Potete descriverci il modo in cui vestiva e si muoveva?
R: Non ho mai avuto idoli in vita mia. D'altronde nella Torah è scritto di non praticare l'idolatria.
D: La vostra musica, non chiedetemi il perché, mi fa pensare ai film messicani di Buñuel ed ancor di più ad Aleandro Jodorowski, è la mia immaginazione ad essere troppo fervida?
R: La tua immaginazione parla la nostra lingua. Aleandro Jodorowski è per me assolutamente il più incredibile, soprattutto per "La montagna Sacra" anche se "Guy madden from Canada" è un film eccellente. Buñuel è abbastanza bravo ma non so perché ti viene in mente lui ascoltando la mia musica.
D: Vi piace il cinema di Russ Meyer? Se vi dicessi "radio rio dio"?
R: Non mi diverte questo tipo di sesso violento in un film. Preferisco nel cinema, l'approccio alla pornografia di Radley Metzger. Se mi dici "Radio rio dio" ti rispondo: di che cazzo stai parlando?
D: In Italia ci sono dei programmi TV per casalinghe dove si passa con estrema facilità dai morti ammazzati ai balletti, dagli stupri alle interviste alle attrici, pensate mai che la TV possa essere un’ottima fonte di ispirazione per ogni gruppo punk che si rispetti?
R: Penso che la TV è quasi completamente senza dignità e io odio le band che scrivono canzoni sugli Shows televisivi.
D: Quali sono i vostri dischi preferiti del momento?
R: Machine gun di Peter Grozman e Revolver II dei Lowdown.
D: Cosa ne pensate delle collaborazioni esterne al gruppo? Non vi fa un pò ridere il modo in cui spesso le band si chiudono a riccio confidando nel fatto che la loro ispirazione vada preservata dal contagio con altre menti pensanti?
R: Mi fa ridere il fatto che la tua domanda non abbia alcun senso. Provo a essere serio: in effetti...no, veramente, non ce la faccio, rido! Aspetta un attimo. OK. Sarebbe più facile cooperare con musicisti esterni una volta che entrano dentro, dicono ciao e si rilassano in po’. I musicisti dovrebbero bere grandi quantità d’acqua e dovrebbero stare lontani dai brutti drogati eccetto che per i funghi allucinogeni.
D: Comprate molti dischi?
R: No, non ho mai avuto molti soldi. Non compro altro che cibo e libri. Davvero non ascolto molto la musica.
D: Qual è la prima cosa che avete voglia di fare a casa vostra al ritorno da un tour?
R: Bacio mia figlia e scopo con la mia ragazza ma non nello stesso momento.
D: Ripensate a tutte le domande che vi sono state fatte, secondo voi il vostro intervistatore è un coglione?
R: Il mio intervistatore è davvero grazioso. Non mi posso lamentare!
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