Nessuno guadagna nulla in questo circo. O ci si mette in testa che lo si fa perchè è divertente e per avere qualcosa da raccontare un giorno ai nipotini davanti al caminetto oppure si smette di farlo.
Chi siete e come é cambiata la vostra vita dopo essere finiti a Dicembre scorso sulla copertina di Blow up, una delle più serie testate musicali italiane?
In realtà non sappiamo bene, siamo confusi. Snowdonia non è altro che il riflesso dei nostri gusti personali: non c'è nessun calcolo dietro, ci siamo limitati a pubblicare su cd quelle stesse cose che avremmo acquistato da ascoltatori di musica. Le etichette sono una brutta cosa, immagino spesso i boss discografici seduti sul cesso a pensare: "piacerà questo free punk funk al mio pubblico ?". Questo tipo di atteggiamento è diffuso a tutti i livelli: dalla Sony alla più piccola e sfigata delle etichette. Una volta siamo stati a casa di un boss discografico, durante la notte lo abbiamo beccato al telefono a conversare con una chiromante dell'166! Gli chiedeva se il suo pubblico avrebbe gradito quel tale gruppo: abbiamo avuto paura e siamo scappati. Noi potremmo tranquillamente pubblicare qualcosa che suoni come Lucio Battisti e il mese dopo qualcosa che suoni come i Boredoms. Questo semplicemente perchè ci piacciono entrambi. L'umanità ha la testa piccola, nervi asfittici e orecchie strette: l'ascoltatore medio di musica "alternativa" in genere sceglie una gamma di suoni e umori che va dalla A alla C. Fino a questo momento ho parlato da snowdoniano, parlando da Maisie posso dirti che siamo il prodotto di una mancanza assoluta di tecnica unita ad una volontà ferrea, ad una faccia tosta assoluta e alla voglia di mettere le nostre facce sulla copertina di un disco. Il nostro punto di vista è questo: se nella vita hai ascoltato tanta musica qualcosa ti sarà pur rimasta attaccata ai lembi del cervello. I Maisie sono questo: due personcine che lasciano cadere queste cellule morte su un 4 piste, poi arriva Blow Up e dice che i Maisie sono dei geni. E' divertente pensare a quanti sacrifici si sottopongano i musicisti per imparare lo strumento, affinare la tecnica, poi arrivano due inetti e Blow up dice: "questi sono geniali". Questo è il pianeta terra, amici! Un posto fantastico dove può succedere di tutto. Avere la copertina di Blow Up è stata una cosa fantastica, Cinzia ha sempre sognato di apparire a seno nudo sulla copertina di un giornale, per settimane siamo stati in contatto con Alessia Marcuzzi, lei è una carissima amica, è stata molto dolce, ha dato a Cinzia un sacco di consigli, le ha consigliato pose e creme. L'unico inconveniente è stato quello di non avere un letto in più, Alessia ha dovuto dormire insieme a me, lei è una ragazza deliziosa ma ha la spiacevole abitudine di riposare a seno nudo implorandomi di fare sesso per tutta la notte. Io non so dire di no agli amici ma quando hai un'etichetta da portare avanti e al mattino devi svegliarti presto la cosa diventa pesante.
Internazionalizzazione di Snowdonia: per merito delle vostre compilations la vostra etichetta é, in Italia, una delle più protese a collaborazioni con artisti dell'estero che finiscono con l'innamorarsi di voi...prestigio a parte, fate cybersesso?
Ho fatto cybersesso fino a 5 minuti fa, ho smesso solo per concederti questa intervista, quindi non mi pare il caso di affrontare l'argomento! Stavo chattando con una ragazza di Cagliari che mi ha assicurato di essere praticamente la sosia di Monica Bellucci, con il seno molto più grande e 10 cm di gambe in più, tra l'altro gli ho fatto un sacco di simpatia, mi ha detto che moriva dalla voglia di incontrarmi però non ha voluto parlarmi al telefono perché aveva paura di essere scoperta dal vecchio padre molto malato di cuore. Capisci? Queste sono le ragazze che mi piacciono: fisico mozzafiato e principi morali Deamicisiani. Ho conosciuto così Otomo Yoshihide, Arto Lindsay, i Doctor Nerve, Chris & Cosey: tutti frequentatori del canale #sesso_e_avanguardia sulla Chat.
Che ne pensate del panorama italiano delle etichette discografiche e come vi inquadrereste in questo contesto?
Ehm noi ci inquadreremmo pure ma gli altri non ne vogliono sapere. Ci sono un paio di etichette che apprezziamo molto, direi che era dai primi anni 80 (i tempi della Italian records) che non esisteva un panorama così interessante. Le nostre critiche riguardano soprattutto l'eccessiva seriosità di molti discografici. Noi vorremmo trovare dei compagni di giochi, qualcuno che come noi adori lo spirito della Skin Graft o della vecchia, gloriosa Rhino Records. Non possiamo fare a meno di amare quelle poche etichette che ci sembrano protese al casino, al circo, alla festa, al baccanale orgiastico. Ci sembra stupido per un'etichetta discografica occuparsi solo di musica, a noi piacciono quelle che ti suggeriscono uno stile di vita. Quello che chiedo è musica, inventiva grafica, lezioni di vita, morale. Un'etichetta discografica deve sostanzialmente essere un'alternativa alla chiesa cattolica: deve avere i suoi rituali, i suoi inni, i suoi sacerdoti, i suoi Paolo Uccello. In Italia ci sembra che si muova in questa direzione la Burp di Firenze e in parte Bar La Muerte di Milano.
Se in Italia vengono prodotti un alto numero di cd, e le vendite rimangono pressoché virtuali, come tirano avanti le etichette più piccole? Voi come vi finanziate?
Ops! Capitolo tristissimo...io detesto la gente che compra le riviste musicali (Blow Up in primis) e tutto quello che riesce a dedurre è il titolo del nuovo cd di Jim O'rourke. So di gente che si è rovinata economicamente per seguire l'intera discografia di Jim O'rourke o John Zorn però se devono comprare un disco di snowdonia o della Burp cominciano a dire che hanno il fratello malato bisognoso di cure in costose cliniche svizzere. Merda! Comunque snowdonia si finanzia con i nostri soldi e con quelli dei musicisti con i quali co-produciamo i dischi.
Alcune label non prestano quel supporto, vuoi promozionale, vuoi di esperienza, che ci si aspetterebbe...non è che alla fine i gruppi musicali siano proprio loro che mantengano in vita tutto questo circo senza guadagnarci un cazzo?
Nessuno guadagna nulla in questo circo. O ci si mette in testa che lo si fa perchè è divertente e per avere qualcosa da raccontare un giorno ai nipotini davanti al caminetto oppure si smette di farlo. Naturalmente uno su mille ce la fa ma una rondine non fa primavera. Diverso è il discorso di alcune pseudo etichette che non solo non cacciano una lira per produrre musica ma non provano neppure a distribuire o ad organizzare uno straccio di concerto.
Cosa c'é di nuovo e valido nella musica italiana? dalla Sicilia avete già messo in vetrina nella vostra Porno Compilation Gianni Gebbia, avete anticipazioni da fare?
Ti assicuro che non ragioniamo in questi termini. Noi teniamo semplicemente a pubblicare tutto quello che ci piace, non importa se una cosa viene da Tokyo o da Canicattì. Certo ci fa piacere pubblicare musicisti siciliani: da quando si parla di globalizzazione a me viene voglia di andare in giro indossando magliette con il simbolo della meusa. Recentemente stanno venendo fuori molte belle cose da Palermo in particolare: i Mutable, Beppe Bruco e Sbarazzo Magazzini Box.
Che genere di musica volete produrre? Come cercate un'artista e a quali strutture vi appoggiate per la distribuzione?
Che genere di musica? Tu sei folle: naturalmente tutti! A casa abbiamo dischi di Prince a Madonna accanto a quelli di John Cage e Chemical Brothers. Ci appoggiamo ad Audioglobe, loro sono molto corretti e disponibili nei nostri confronti anche se il problema è sempre quello: convincere la gente a cacciare soldi.
Giovialità, colori e ironia, accanto ad una buona dose di cultura per la storia della musica caratterizzano le copertine dei vostri dischi...ma dentro dentro, vi sentite più discografici o designer?
Si torna al discorso di prima: la musica è una roba noiosa da sola. Noi siamo una chiesa con tutti i paramenti sacri.
Nelle copertine dei vostri dischi e nelle vostre pubblicità capita spesso di vedere corpi nudi in bella mostra, cosa rispondete a chi vi accusa di maschilismo?
L’immagine di un corpo nudo, come qualsiasi altra immagine non ha in se alcuna valenza est(etica). Ogni considerazione (qualunque essa sia) sta SEMPRE negli occhi di chi la vede/giudica. D’altra parte una pistola può servire per uccidere ma capovolta può diventare un magnifico vaso da fiori. Aggiungerei anche che bisognerebbe sempre essere nel cervello di chi usa le immagini (anche se personalmente non m’importa troppo). Un corpo di donna nuda nel cervello di un magnaccia o di un pubblicitario senza scrupoli significa soldi. A noi non interessa troppo il mondo nel quale viviamo, badiamo piuttosto ad immaginare quello nel quale vorremmo vivere. Nel nostro mondo ideale (chi non ne ha uno?) un corpo di donna nudo significa gioia, prosperità (E chi sarebbe così stolto da pensare che accarezzare un seno ipertrofico potrebbe non essere piacevole?). Ecco cosa vogliamo: vogliamo che il corpo diventi (ritorni?) luogo di gioia. In barba a chi non riesce a strapparsi di dosso le scorie velenose di un mondo di sfruttamento o di violenza che noi modestamente (almeno nelle nostre teste) cerchiamo di superare.
Esperienza personale con il lavoro. Consigliereste la stessa strada ad un vostro amico?
Si certo, c'è un mercato di 10 persone da conquistare: cinque a testa e tutti contenti.
Quest'anno a Milano siete stati presenti alla prima edizione dell'Offfest: riflessioni?
Hai presente Jerry Lewis e Dean Martin? La chiave della loro comicità stava nel fatto che Dean attirava le donne e faceva ben attenzione a quali posate scegliere a tavola, mentre Jerry era schifato dal gentil sesso e rompeva i piatti. Questo dualismo si ripropone tra i rappresentanti dell’odierna scena alternativa italiana. Snowdonia (ma anche Bar La Muerte, Rotor Audio Club e Burp) avrebbe voluto cibo in abbondanza, spogliarelliste, festa e cacofonie, qualcosa che somigliasse al club universitario al quale apparteneva John Belusci in Animal House. Wallace, Alessandro Raina, Fringes e altri avrebbero preferito qualcosa di simile ad un party in casa dei June of 44: tanta malinconia, correttezza formale, niente eccessi e forti dosi di fumo. Il risultato è stato: né l’uno, né l’altro. Per non scontentare nessuno l’offfest non si è caratterizzata in alcun modo. E’ stata un’onesta serata con concerti e vendita di dischi, d’altra parte siamo o no il paese democristiano per eccellenza? Vedremo di continuare ad annullare le nostre idee vicendevolmente ed invecchiare insieme come una malinconica coppia di sposi (che in qualche modo si vogliono bene). Con questo intendo dire che l’Offfest è un contenitore e che se vuoi saperne di più sulle singole realtà che ci stanno dentro devi semplicemente avvicinarti ad ognuno di noi singolarmente
Di recente siete stati in viaggio a Palermo...arte a parte, scoop culinari e sessuali?
Non ce ne parlare! Siamo stati ospiti a casa di un uomo che esprimeva una fisicità brutale, mostruoso condensato di vitalismo fisico sessuale, umori intestinali e culto per il cibo, anche quello trash del bar Touring.
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