Meridione. Puglia. Taranto. La più importante base militare della marina italiana. Un grande centro siderurgico a ciclo integrale. Clangori e guasti di un’industrializzazione incontrollata. Uno scenario perfetto per la crescita di semi maligni, ma fecondi, musicalmente parlando. La Psychotica records nasce qui, raccogliendo attorno a sé un coraggioso manipolo di eretici del verbo noise dediti, con risultati a volte acerbi, ma sempre interessanti, ad una forma quasi intransigente di improvvisazione e sperimentazione chitarristica. Deus ex machina dell’etichetta pugliese e componente di parte dei collettivi prodotti dalla stessa è Psichic, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
SA: Quanti anni hai? E gli altri componenti dei progetti che hai messo su?
Psi: Mah, diciamo che vado per i trenta (28), anche tutti gli altri sono più o meno miei coetanei
SA: Te lo chiedo perché vorrei capire se il tuo/vostro approccio con la materia noise e l’improvvisazione nasce sulla scorta di altre esperienze musicali passate o meno? Voglio dire, hai preso una chitarra in mano e ne hai cavato subito dissonanze e atonalità o prima suonavi altro?
Psi: Tutti proveniamo da differenti esperienze musicali, per quello che mi riguarda, con il mio primo gruppo, i Mind Vortex, non improvvisavamo nulla, cercavamo di scrivere musica in modo spontaneo anche se per la maggior parte i pezzi li scrivevamo da soli e poi li arrangiavamo insieme. Una volta finita l’esperienza Mind Vortex è stato fondamentale l’incontro con Attilio, da lui è partito tutto questo, gli Zero Tolerance for Silence e poi tutto il resto...In ogni caso ho sempre cercato di non suonare in modo canonico, ho sempre cercato di discostarmi dalle forme classiche della musica.
SA: Com’è nata l’idea di Psychotica?
Psi: L’idea Psychotica è nata all’epoca dei Mind Vortex, quasi 5 anni fa, ma adesso ho deciso di sviluppare il progetto in maniera più seria, mi piace l’idea di instaurare dei bei rapporti con dei gruppi (vicini al mio modo di vedere le cose o affini per tipologie musicali) attraverso l’etichetta.
SA: Ho avuto l’impressione che la vostra sia una vera e propria “comune” musicale: tanti gruppi o progetti, i cui componenti si prestano a reciproche collaborazioni. Cosa vi unisce al di là della musica? Intendo dire, culturalmente.
Psi: Diciamo che il tutto è nato quasi per gioco con la prima registrazione degli Zero Tolerance for Silence, poco dopo Francesco (adesso impegnato con i Cut) mi ha chiamato dicendomi: “Ci facciamo una suonata?” e io gli ho risposto “perché non la registriamo sta suonata??” così sono nati i Suck and Spit. Lo stesso è successo con Spoonies e La forma dell’acqua e successo tutto in modo molto spontaneo. Siamo uniti dal fatto che ci conosciamo tutti da oltre dieci anni, solo che per svariati motivi non siamo mai riusciti a concretizzare la nostra conoscenza musicale, siamo vecchi compagni di “sbronze” o di “merenda” come preferisci…….. Adesso stiamo provando ad allargare anche le nostre conoscenze abbiamo registrato con Christian (Xyna) e Vonsik (Jasminshock), cerchiamo di allargare un discorso che per attitudine e forma non può rimanere confinato all’interno di un giro chiuso.
SA: Siete in contatto con altre piccole realtà indipendenti o di autoproduzione dello stivale? Chi stimate?
Psi: Mi sono sentito più volte con Mirko della Wallace, per chiedergli dei consigli sulla gestione dell’etichetta. A febbraio abbiamo registrato il nuovo lavoro degli Zero Tolerance for Silence e con noi ha suonato Vonsik (Jasminshock), è stata davvero una gran bella esperienza; non avrei mai pensato di trovarmi così bene musicalmente ad un primo approccio, lui poi è una persona fantastica molto disponibile oltre che vicino al mio modo di intendere la materia, insomma ne sono stato entusiasta. Siamo in contatto con gli Spriggan e la Edwood Records, loro sono delle gran belle persone e ci stanno aiutando davvero molto, mi sento spesso con Antonio (il loro chitarrista) ci diamo una mano a vicenda per organizzare live set, sono venuti a suonare da queste parti un paio di volte e tra non molto passeranno gli H.C.-B. (gruppo di cui si occupano del management attraverso la loro etichetta) e saranno loro ad occuparsi del management dei LOGAN. Stimo molto Mirko per quello che è riuscito a fare con l’etichetta, Maurizio della Free Land …. Anche lui ha fatto un gran bel lavoro con l’etichetta, e poi i One Dimensional Man oltre ad essere una bomba dal vivo sono dei personaggi incredibili!!!!
SA: Complimenti per il sito…L’ho trovato ben curato, esaustivo nelle informazioni.
Psi: Ti ringrazio, ne sono molto contento anch’io ci abbiamo lavorato molto insieme io e Madidus (il mio Web Master), ma alla fine sono soddisfatto del risultato; sono stato anche molto contento che Samuele sia stato tanto disponibile, l’immagine nella home page (che poi è anche il logo dell’etichetta) è una sua opera che si intitola “Metà”. Se ci riusciremo volevamo organizzare un concerto da qualche parte degli ZTFS con uno spazio per esporre le opere di Samuele.
SA: Tornando alla musica, mi sono sempre domandato se sia corretta l’equazione: improvvisazione=estemporaneità. Non credi che per plasmare un suono impro sia necessario, per quanto contraddittorio possa apparire, un metodo, una disciplina? Cosa ne pensi?
Psi: Io ritengo che l’improvvisazione sia una delle più belle forme di espressione, ma a mio avviso è e rimane estemporanea ed irripetibile, ed è proprio quello che cerchiamo di fare con gli Zero Tolerance for Silence, cerchiamo di non ripeterci attraverso la nostra forma esterna ma solo utilizzando il groove e il feeling che si instaura tra di noi. E’ una avventura bellissima entrare in studio o salire su un palco senza sapere cosa farai e non credo che chiunque sarebbe capace di farlo. Io ritengo di essere cresciuto attraverso tutte le registrazioni fatte, e penso sia lo stesso anche per gli altri. Abbiamo anche noi un nostro metodo, anche noi andiamo in sala prove solo che non sappiamo mai cosa né uscirà… Vedi per me la vera libertà in una situazione del genere sta nel fatto che ognuno di noi cerca di trasmettere agli altri il suo modo di vedere e di sentire attraverso l’utilizzo dello strumento che suona; il risultato può anche non piacere ma questo non cambierà il nostro modo di intendere quel momento. Questo non vuol dire che non accetto di buon grado le critiche, anzi penso che siano un bel modo di confrontarsi e crescere insieme, se sono fatte in maniera costruttiva. Anche noi nostro malgrado siamo sottoposti a delle regole (anche musicalmente parlando) ma questo non ci impedisce di cercare di stravolgerle o di aggirarle.
SA: Ascoltando alcune tue cose (penso agli Spoonies), ho trovato a volte difficile rintracciare delle influenze precise…Dovrei dedurne che il suono ha già una sua personalità ben delineata?
Psi: Mah, non saprei come risponderti, Spoonies rispetto alle altre registrazioni mi dà un’idea più pop (adesso penserai che sono matto!!) mi sembra che sia la registrazione che più si è avvicinata ad una vera e propria “forma canzone” (sto diventando troppo presuntuoso?).
SA: Polemizziamo un po’…Nel recensire gli Zero Tolerance For Silence mi sono permesso di criticare la vostra scelta di inserire, dopo averlo sottoposto ad una sorta di manipolazione, un pezzo di John Cage. Mi è sembrato un gesto un po’ presuntuoso. Cosa mi rispondi?
Psi: Bella domanda, mi dispiace che tu l’abbia intesa in questa maniera; forse è stata una mossa un po’ azzardata ma nel farla c’era solo la voglia di omaggiare un grande maestro e precursore di tutto quello che c’è stato e di tutto quello che ci sarà………
SA: Ti stai dedicando solo all’etichetta o bolle anche dell’altro in pentola?
Psi: Bè diciamo che in questo momento mi sto dedicando anche ad un altro progetto, i Logan, più che di un progetto si tratta di un gruppo vero e proprio, io come ti ho già detto ritengo che l’improvvisazione sia una tra le più belle forme di espressione, ma penso anche che non dedicarsi a qualcosa di più concreto (anche solo per dimostrare a me stesso che so ancora suonare delle “canzoni”) sia limitativo di per sé…. Nel senso che mi trovo in difficoltà se devo gestire una situazione che sia sempre e solo di un certo tipo, mi piace poter affrontare la materia anche attraverso forme meno estreme e meno estemporanee; trovo che anche questo sia un modo di crescere e di misurarmi con me stesso, attraverso un gruppo con una forma più stabile. Diciamo che è quasi un anno che ci siamo incontrati, e il tutto si sta sviluppando in maniera molto rapida e spontanea (anche se l’improvvisazione qui e solo un punto di partenza per comporre e non il fine ultimo), a fine Maggio molto probabilmente entreremo in studio a registrare il primo lavoro che dovrebbe uscire prima dell’anno prossimo per la mia etichetta, poi sì vedrà…..
SA: Parlami un po’ della tua città? E’ un posto ricco di fermenti culturali? Come risponde il giovane tarantino agli azzardi della Psychotica?
Psi: Mah in generale non direi proprio, anche se ultimamente qualcosa si muove (forse anche grazie a noi….mah!?) siamo riusciti a riportare in Puglia i One Dimensional Man e presto ci verranno anche i Jasminshock, ci stiamo sbattendo molto per cercare di far arrivare qui a Taranto musica diversa dal solito standard (le realtà presenti sul territorio sono secondo me un po’ troppo chiuse; qui gira molto l’Hard-Core e il Punk!!?!). In tutto questo mi sta dando una mano (in alcuni casi se né occupa lui soltanto) Giorgio che suona con me la batteria nei Logan. Le reazioni dei ragazzi che vengono ai concerti sono positive, il fatto e che non si riesce a coinvolgere gente diversa dai soliti amici, forse l’unico vantaggio del vivere a Taranto e che si tratta di un territorio vergine dal punto di vista musicale, ma è dura cercare di potare avanti queste situazioni. Qui magari ti compri una birra con poche lire mmmh pardon (centesimi di…) euro, ma se ti devi comprare un cd la faccenda si complica e poca è la gente disposta ad ascoltare delle novità…. (novità relative dato che queste cose sono già state fatte!!!)
SA: Cosa ha in cantiere la tua etichetta per il prossimo futuro?
Psi: Per il momento è in fase di progettazione una Compilation, i nomi confermati sono: One Dimensional Man, Zu, Jasminshock, Lillayell, ZTFS, Trabs, Spriggan, Tales from Ordinary Madness, e spero tanto di riuscire a coinvolgere anche Bellini e Oxes (ma ancora non ho delle risposte definitive). Poi prima della fine dell’anno penso di stampare i Lavori di ZTFS e Logan, per il momento come inizio per me è anche troppo!!!
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