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The Final Kazz |
A Palermo risiede un omino che, con una ristretta cerchia di collaboratori, ha prodotto finora circa 110 cassette, per un totale di quasi di centocinquanta ore di musica. Musica? Bè, se si accetta l'assunto che tutto è arte, se credete che Dio sia morto e al suo posto ci sia Jonny Dorelli, se trovate che la Gioconda stia meglio coi baffi, se temete che le fotocopiatrici vi si rivoltino contro, se pensate che il nichilismo sia una cura dimagrante, allora potrete tranquillamente accostarvi alle mostruose prodezze folkloristiche dei Fighting About Nerves, alle canzoncine innocue come acido muriatico del Quartetto Tetra, alle elucubrazioni avant-prog dei Mezz Gacano, alle composizioni colte degli Sbrechis, ai vocalizzi pirotecnici dei Chicky Choise ed alle dissezioni resident-jazzistiche di Paul Teglia. Siate dunque coscienti di appropinquarvi in un fiabesco mondo sommerso fatto di cervelli putrescenti, cieli di piombo, nuvole di poliuretano espanso, bestie allo stato brodo, villaggi valtur disseminati di tagliole, ossessioni pianobaristiche, autismi autoimposti, schizofilia, filostupidera, metalli rugginosi, ruspe ruspanti, pick-up pelosi, polke balbettanti, unghie spaccate, ribot rivoltati come guanti, anomalie zornmaniache, figurine paganini, fratture digitali, specchi deformanti, residents a letto con l'influenza, drummachines sull'orlo di una crisi di nerves, tastiere schiacciate da bulldozers, polpi monotentacolari, walzer funerei a sette ottavi, ottavini col botto, trombe predispostdavisiane, macchie di cacca, succhi di vongole, jam session tritoniche, metalodie reversibili, sciabordii intestinali, non-sense a manetta, risate a crepapelle, cariatidi col mal di denti, zappe sui piedi, biciclette che hai voluto, farfisa sbudellati, caccole di celluloide, sambe poliomielitiche, quarti occhi, torte dritte, manzi manzoni, party bravi, tenco travagliati, celentani innominati, bongusto innominabile, ibanez isteriche, fotoni col freno a mano, laswell coll' ulcera, orchestre scimmiesche, romagne tue, clowns claudicanti, leve d' archibugi, luigi nino, sali che la pasta è scesa, pusillanimi fottibiscotto, slapping facciali, coleman pentiti e cornuti, mingus reitani, pinguini che segano contrabbassi, pianisti classisti, cabaret di volterra, fischi che manco malmsteen, larsen di tua madre, madrigali magrittiani, frith fritti, monk monchi, mezzi mozart, shorts di shorter, braghe di braxton, friselli nei baccelli, uccelli di roscoe, satie in salamoia, stock natalizi di stockhausen, dolphy senza dolby, narcisi coll' acne, salmoni salumieri, toccatine di minchia, clacson all' impazzata, coatti snobisti, spartiti come carta igienica, gorgogli nazi-anali, pan panici, panico alla milza, pani scordati, demo demoniaci, lame zigrinate, antipodi di antifone, phonosintesi clorofighette, rumbe rompicazzi, bosse di bassa lega, novalgine scadute, otorini sui motron, scale inclinate, jazz per modo di dire, morbi di parker, teglie di pastiche, tapping vanhagloriosi, organi urogenitali, gerontogiovanilismi, palindromi della cuccagna, calembours cotechini, zampognari con le zampe, cornettisti coi flicorni, buoi buoni ma non troppo, zombies zompanti, mentori mendaci, ricchioni sfondati, sceicchi cecchini, riti dalla chiesa, arcobaleni bicromi, arpeggi infiniti, peggio senza fine, barili senza fondo, parate militari, paraorecchi di cera, paramedici a lutto, marce marce, mazurke immarcescibili, girar di palle, lingue di pezza, figli illegittimi delle stelle, sagre della prima volta, falsetti wyattiani, guerre termonucleari, cicchetti di mercurio, duran durazzi, micheal jazzy, ampli parcheggi, cucine abbordabili, tazze ambo-cessi, ascelle felpate, serpenti-palla, pesci-marcello, enzi scirè, parallele intersecanti, controcampi fuoricampo, neuroni liquidi, ragazzi verdi, morandi morenti, figli di morenti nascenti, giuni russolo, intonarutti, marinetti marinati, cage cagionevoli, hitler ragionevoli, fosse comunicanti, cantine sotto la pioggia, boccali di bocche di falco, sogni ad occhi cuciti, barbari coll'ombretto, capre tricipiti, criceti sacri, mucche rinsavite, martiri campanari, cammelli col cappotto, bach abbacchiati, bacharach abbacaracchiati, abbati gaetani, abba abbacinati, bacini agli angioletti, mancini destrorsi, vuoti a perdere, danubi blues, candele bosh, geronimi seduti, tori colle emorroidi, industrial indù, pilastri di nastri, alabastri molli, alabarde laser, fender fendenti, crauti kinder, mousse di chiodi e molto altro ancora.Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Mezz Gacano, il talent-scout responsabile primo di cotanto scempio, e i suoi curiosi amici verdolini. Comodamente seduti a un tavolo riservato al Caffè Lazio, uno dei posti più esclusivi di Palermo, sorseggiamo un campari col mignolo alzato. |
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Occhei ragazzi, vista la vostra onnivoracità, sono curioso di sapere quali musiche vi disgustano. Cosa detestate profondamente?
Mezz: I Dik Dik.
Q.T.: Non mi disgusta quasi niente. Piuttosto vorrei dire ciò che mi piace. Per quello che riguarda la musica conterranea, nonché cittadina, credo che Cristian sia il nostro pig-malione. Tutti i gruppi palermitani dovrebbero tributargli il merito di aver asfaltato la strada verso il continente.
Paul: Nulla. Penso che ogni entità musicale abbia una ragione di esistere. Tranne i Dik Dik.
Oltre la musica avete altri interessi artistici e/o culturali?
F.A.N.: Io mi interesso di cucina bagheriota, moto perpetuo, insegne luminose, dolce far niente.
C.C.: Parrucchieria, modellistica, uso creativo del mordente.
Paul: Sono un cultore dell'arte oratoria, colleziono plettri di Paul Gilbert e dipingo organi genitali femminili.
Mezz: Mi occupo di produzione e conservazione di saliva e umori vari. L'umorismo è il mio forte.
Progetti per il futuro?
C.C.: Devo sottopormi ad un' operazione agli occhi, rimettere a posto il divano e infine spero di restaurare tutte le chiese di Palermo.
Mezz: Prendere la patente per portare in giro i miei gruppi. Trovare una lunghezza stabile per la barba.
Paul: Grattugiare i Dik Dik vivi e fare una serie di concerti nel bolognese. L'ideale sarebbe fare le due cose nello stesso tempo.
Q.T.: E' ormai quasi certo che mangeremo una teglia di pasta alla bolognese con Cristian, Jo Squillo, Francesca Alotta e Gianni Gebbia.
F.A.N.: Abbiamo intenzione di fare una clamorosa reunion dei f.a.n., per poi poter ridiscioglierci definitivamente.
Ci sono mai state rivalità tra voi?
Q.T.: No, quasi mai, ma quasi sempre divergiamo quando discutiamo delle qualità di Cristian. C'è chi lo vede solo come un sex simbol dimenticandone la caratura artistica.
Mezz: Io, essendo lo scopritore di tutti questi talenti, difficilmente lascio che i miei ragazzi alzino la cresta.Con Paul ci conosciamo da quasi trent'anni e, grazie alla mia perseveranza, la nostra convivenza artistica è stata sempre pressoché rosea, finora. Quantunque, come si sa, l'amore non è bello se non è litigarello.
Paul: E' vero.
Sono più fighi i R.E.M. o i Radiohead?
Mezz: Ah! Volevo aggiungere una cosa.
Prego.
Mezz: Marco Monterosso. |
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Reg. Court of Palermo (Italy) n°21, 19.10.2001
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Bibliography, links, notes: |
pen: Aldo Spavaldo |
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