Spero davvero che l’intervista non vi piaccia: basta fare interviste, a bands sconosciute poi - se tutto va bene venderanno 100 copie in 10 anni - alla fine ti passa la voglia, non vi pare?
Ciao a tutti cari ragazzi, di tutte le età, ragazzi giovani, ragazzi vecchi, ragazzi scemi, ragazzi morti, sono qui a presentarvi i Pecksniff da Parma, ottima band pop-rock che si pensa farà lunga strada non si sa dove. Spero davvero che l’intervista non vi piaccia: basta fare interviste, a bands sconosciute poi - se tutto va bene venderanno 100 copie in 10 anni - alla fine ti passa la voglia, non vi pare? Non che altre bands di successo siano più interessanti, alla domanda segue la risposta, la risposta è scontata e ci siamo rotti le palle immersi nelle splendenti e suggestive banalità del grande rocker di turno. Ultimamente ho intervistato Colin Newman, lo reputavo un Dio, dopo aver letto le sue risposte lo reputo un vecchio freak ormai stra-cotto dai decibel. Lascio il giornalismo. Ho appena pubblicato un disco che non mi ha dato soddisfazioni, quindi mollo le poche soddisfazioni che mi ha dato Succoacido e il suo pubblico per farla finita con le soddisfazioni. Ringrazio dunque i Pecksniff che al contrario di tanti grandi vecchi del rock si sono prestati con spirito goliardico a questa pallosissima intervista, sono sempre invitati a casa mia per una merenda a base di biscotti, salame, Lagavulin e formaggi della val d’Ossola. Se volete saperne di più a proposito del loro disco compratelo. Dimenticavo, il titolo si chiama Elementary Watson, lo trovate recensito su qualche Web-zine e su poche riviste. Contattate loro direttamente per averlo, non lo trovate nei negozi. Già, perché sì, non se li caga nessuno — e questo finché qualche etichetta di culto non li produrrà, allora se li cagheranno tutti, ma continueranno a vendere le solite 10 copie più altre 10 ai fans dell’etichetta di culto. No Future. Provare per credere. "La fine è nel principio, eppure si continua" - Samuel Beckett
Bakunim: com'è nato Elementary Watson? - ma soprattutto perché questo cambio radicale rispetto al sound iniziale della band?
P: EW è nato perché avevamo un buon numero di canzoni valide che stavano bene insieme, musicalmente parlando, e poi avevamo voglia di fare il secondo CD, anche perché nel frattempo si era allargata la formazione. Il cambio musicale invece è dovuto ad un ascolto di musica diversa rispetto a 3/4 anni fa, e comunque il prossimo album sarà diverso ancora. Ci sono alcuni tipi di band come i Pavement che spaziano nei generi, per re-interpretarli alla loro maniera, mentre per altre band le canzoni fanno parte di una canzone globale, come i Belle & Sebastian. Noi riteniamo di appartenere alla prima schiera. Infatti abbiamo già altri pezzi nuovi con un suono diverso da EW, anche se sarà difficile abbandonare la chitarra acustica…
Bakunim: quindi dobbiamo aspettarci sorprese...
P: certo! anche se siamo indecisi se buttarci sull'ultra-mega-pop o buttarci su qualcosa di extra-minimale, ancora più di EW.
Bakunim: però rispetto ai primi pezzi trovo anche un cambio di 'mentalità', un approccio diverso rispetto alla realtà e al modo di "rapportarsi col mondo"... voglio dire, in questo CD i testi e le musiche vogliono quasi riportare l'ascoltatore in un contesto infantile, si sente forte la gioia di vivere… è stato qualcosa di voluto, oppure un mutamento del tutto naturale?
P: le canzoni infantili sono venute fuori abbastanza naturalmente, anche se questo non vogliamo diventi un nostro cliché. Quelle del primo album poi erano venute fuori in un tempo più lungo e "adolescenziale", e quindi incazzato.
Bakunim: nella porno-compilation stava anche scritto tra le vostre note che sarebbe presto uscito un vostro disco su Snowdonia... ma di quel disco non se n'è più saputo nulla... l'avete fatto uscire auto-prodotto? E come mai non su Snowdonia?
P: quel cd non è mai uscito perché era la registrazione di un live, secondo noi mal riuscita (voce troppo gothic). Poi abbiamo registrato un'altra cosa dopo (l'omonimo"Pecksniff") uscita auto-prodotta perché non ci siamo più tenuti in contatto con Snowdonia, anche se adesso l'amore con Cinzia sta per rinascere. Inoltre Snowdonia non avrebbe fatto molto per la nostra attività live, cosa che a noi interessava e interessa moltissimo.
Bakunim: a proposito... mi incuriosisce molto il ruolo di Simone e Fabrizio... ci sono giocattoli anche nei live? e suonate anche 'il cibo' (sulle note di copertina sta scritto così!)?
P: I live ci dicono che sono la cosa in cui rendiamo di più e certo i giocattoli ci sono anche dal vivo; si va dalle trombette alle maracas, ad una piccola fisarmonica a strumenti ungheresi fatti a mano… il cibo era solo in studio e per prendere in giro Simone!
Bakunim: un altro punto di forza della band cmq mi pare il cantato, sia quello di Stefano (molto "sbilenco" ma originale, carico di personalità) sia quello di Patrizia (più classico, mi ha ricordato Kate Pierson dei b52's)...
P: Stefano è stonato mentre Patrizia prima di noi non aveva mai ascoltato musica (e quindi mai cantato)
Bakunim: domanda trendy: i vostri 5 dischi da isola deserta!
P: Wowee Zowee (Pavement), If you're Feeling Sinister (Belle & Sebastian), Stralite Walker (Silver Jews), Live in Chicago (Joan of Arc), tutti gli ep di Bright Eyes, It's Hard to Find a Friend (Pedro the Lion), Alien Lanes (guided by voices)...
Bakunim: bla bla bla?
P: bli bli bla, uh
Bakunim: che mi dite della Merendina label? (esiste veramente? o il disco è autoprodotto?)
P: la Merendina è un' "etichetta" formata da noi e altri due gruppi, più che altro cerchiamo di suonare in giro, racimolare qualche soldo per produrre qualcosa in futuro… è una cosa che a Parma non è mai esistita anche se ancora non è un'etichetta vera e propria…
Bakunim: ma siete pazzi!!! a Parma avete meravigliosi prosciutti, stupende ragazze, ineffabili ravioli!!! che cosa ve ne fate di un'etichetta!!!
P: I prosciutti sono proprio buoni ma le ragazze se la tirano troppo!
Bakunim: c'è una bonus track nel CD, una cover di Will Oldham... com'è nata l'idea di rifare quel pezzo? la base poi è differente da tutto il resto del disco…
P: era un pezzo che ci piaceva e Stefano lo ha rimodellato con il computer a casa sua, poi abbiamo sovra-inciso le maracas e il resto. (è bonus track per evitare storie con i diritti d'autore e anche perché centra poco con il resto dell'album…).
Bakunim: chiudiamo la parentesi quadra, tonda, graffa, definitiva, universale. Se non vi dispiace ho deciso di non pubblicare la fine di questa intervista, non sono pagato per farlo, non la reputo interessante, non me ne frega di far felici voi lettori, me lettore, noi lettori, loro Pecksniff, noi coglioni. Non mi piace, non vi piace, non ci piace. Mi pare offensivo oltre che "brutto" continuare la pagliacciata. Io non sono BakuniM, mi chiamo Alessio Giuseppe Budetta, sono un giovane a metà tra lo studente e il disoccupato e ho intrapreso l’attività critica su questa fanzine SOLO per farmi arrivare a casa qualche CD gratis da recensire. Bene, dopo aver capito che di CD ne arrivano pochi e masterizzati - e che la qualità media è quella de i "La Betoniera" - decido di intervistare i Pecksniff e poi dedicarmi ad altro. Se voi foste, cari lettori, persone in grado di capire e di comprendere, mi inviereste subito qualche euro e un "grazie" al tempo che hai perso come un asino a riempire di stronzate questa povera fanzine. Ma so benissimo che siete in pochi e i soldi li tenete da parte per cause ben più nobili, tipo la pallosa ristampa di On The Beach, il nuovo disco di quei cadaveri dei Mogwai o un pacchetto di noccioline per ingrassare le pance molli. Giuro che non vi biasimo. Vi saluto, vi ringrazio, non è stato bello.
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