La gioventù è sempre difficile quando le strade sono asfaltate male
SA: Gioventù difficile o facile?
Bugo: La gioventù è sempre difficile quando le strade sono asfaltate male, gli alberi crescono in fiore e poi i maglioni come fai a metterli della taglia giusta? Eehh…una società in cui entrare è difficile e I giovani non credono più a niente…evviva la banalità. Io sono fuori da ste cose della politica che mi suona falsa. Ma anche gli artisti sono falsi e i giornalisti e anche i macellai: quando sei vegetariano vagli a spiegare perché non vuoi il manzo…
SA: Questi cantanti, questi cantautori…Da quanti anni suoni?
Bugo: Io sono una band rock formata da una persona, infatti ogni tanto da solo discuto e litigo con me stesso…”e che cazzo, come cazzo suona la batteria e guarda te come è accordato il basso, ma se è il percussionista…” e mi faccio I trip con me stesso quando sto giorni chiuso in casa. Ho cominciato a suonare la batteria a 17 anni, ne ho 28, 28 meno 17: circa 11, cazzo come sono bravo! Suono la chitarra e scrivo le canzoni da 10 anni e lasciato presto la batteria: ricordo l’immagine di Matteo Stella, che mi ha avvicinato alla batteria perché alla sua band mancava un batterista, che ascoltanto I miei tump pà tump pà mi diceva: “tu ciai ritmo”. E’ stata una coincidenza cominciare a suonare, una coincidenza che dura da 10 anni.
SA: Che vuol dire Bugo?
Bugo: Bugatti, il mio cognome, accorciato…
SA: Scusa, intendo Bugo nei suoi testi che a prima vista possono sembrare soltanto divertenti e demenziali, ma leggendo tra le righe vi si trova una specie di 'ossessione del quotidiano', un bisogno insistente di legare la propria condizione interiore a una miriade di oggetti, luoghi, gesti abituali (le stringhe stringono forte, ed io mi sento un solitario...). E' una 'poetica' costruita volutamente o queste associazioni ti vengono del tutto naturali?
Bugo: No…non è voluto, non è costruito. E' tutto naturale come un cornetto ed un buon cappuccino caldo! Il genere e i testi sono improvvisati e poi cerco di dargli una forma con la musica…Magari chiedimi pezzo per pezzo…
SA: Mmm…Quante menate che mi faccio…
Bugo: quello li è una ballata sui problemi che tutti ci facciamo sulle stupidate, è normale.
SA: Mmm…I baci della mia nonna…
Bugo: Mi piaceva ironizzare sui baci che mi dava mia nonna quando andavo a trovarla, che è una cosa sbagliata perché in italiano corretto sarebbe i baci di mia nonna ma poi non potevo cantare I bacii i dii ii mia nonna…fanculo, mi licenziano! Per parlare di quando una ragazza fa l’amore con te e non ti bacia perché non ti ama…
SA: Mmm…la terra gira e hai la nausea…
Bugo: Solitario…pezzo malinconico sulla solitudine che serve vivere. Suona malinconico con quel giro ma non vuole esserlo: potrebbe essere un tirbuto allo stare da soli…punti di vista.
SA: La cosa è lunga…Per capirci meglio: per chi canti? Ti ispira la gioia o il dolore?
Bugo: Canto per me, quello che penso e se non siete d’accordo va bene uguale. Non sono un messia…chi cazzo sono io per cantare per qualcun altro? Forse un giorno dedicherò un pezzo a qualcuno, e per farlo fa più il dolore della gioia (ma non deve essere autocompiacente)…Il mio non è un tributo alla sofferenza, anzi…aò, se si soffre però bisogna trasformare sta cosa in cosa positiva…meinchia, son più pesante di Carmelo Bene e di Paolo Conte! A stiamo cancellando una sua cassetta?…con gran piacere!
SA: In molti ti hanno conosciuto al primo concerto di Snowdonia, svoltosi a Firenze due anni fa... che ricordi hai di quell'esperienza? meglio suonare in studio o dal vivo?
Bugo: Firenze mi son divertito. Buon palco, buona musica, tanta gente e buona strumentazione…peccato che in giro si vedono poche manifestazioni del genere: il fatto è che le piccole etichette che le organizzano ci rimettono denaro, quindi la voglia di farne un’altra scema un po’…però forza ragazzi eh? Ho voglia di suonà!!!
SA: Quanto è facile fare un tour? Ti senti sottovalutato economicamente?
Bugo: il problema è mettere date vicine perché con sti caché bassi che ho, finora, devo starci dentro con le spese. So che potrei chiedere di più con quello che si dice di me ma secondo me deve essere un po’ graduale: da duecentomila lire al prossimo concerto chiederò 5 milioni più IVA e con fattura…per iniziare. Voglio essere fiducioso! E’ dura per tutti ma se siamo tutti fiduciosi fa tantissimo. E’ quando tocchi il fondo che ti chiedi se sei scemo o se ti piace farlo: questo è il baratro! Io sono al baratro da dodici anni…
SA: Sei stufo di qualcosa in particolare?
Bugo: Stufo dell’ipocrisia che c’è in giro…
SA: Una domanda che ho fatto anche ai RUNI. Mi puoi parlare del luogo in cui vivi? Trecate, Novara, la pianura post-agricola in piena fase d'urbanizzazione-modernizzazione, le assurdità della colonizzazione culturale americana (sentimento westernato...) e postmoderna ('leggi sempre la posta elettronica, amigo'). Quanto sono importanti per te e per la tua musica i luoghi e la geografia in cui vivi? Cambiar casa, città, stile in un disco: quanto sono vicini?
Bugo: un casino! La prima gratta e Sentimento Westernato sono fatti in campagna e si assomigliano…è un processo naturale. Il luogo in cui vivo è fondamentale perchè ogni cosa che mi circonda mi influenza in modo inconscio e questo me ne accorgo dopo aver fatto il testo. Ora sto a Milano e questo si sentirà, penso, nel prossimo disco. Non è che vado a Milano, vedo il Duomo e faccio un pezzo sul Duomo…E' un processo più inconscio. Essermi trasferito a Milano non è affatto negativo come qualcuno pensa, fanculo: a me la città dice altro! Mi stimola Roma…ci sono monumenti belli…palle! C’è la figa. Non dico però che bisogna per forza spostarsi ma finché non stai bene da qualche parte…cerco una donna forse: fa tanto l’amore.
SA: Due dischi, e due successi di critica veramente netti (almeno in ambito sotterraneo): tu personalmente preferisci La Prima Gratta o Sentimento Westernato? come spieghi il fatto che sentimento westernato è stato apprezzato (e prodotto) da un universo musicale molto 'intellettualizzato', abituato al Post Rock degli A Short Apnea e ai dischi raffinati della Wallace, piuttosto che dalla sfera pop(olar)-demenziale che ha fatto innamorare le masse giovanili di Elio e le storie tese? pensi che prima o poi farai anche tu il grande salto?
Bugo: Nessuno dei due…ooodio i miei dischi. Il fatto che la mia musica sia apprezzata nell’ambito che dici tu mi fa indubbiamente piacere ed è segno che hanno un buon gusto perchè scelgono me…e questo indica che hanno un buon gusto perchè mi hanno scelto. Quindi quando farò il grande salto vorrà dire ancora che queste persone hanno veramente buon gusto perchè mi avranno scelto…
SA: Che musica ascolti? sei stato paragonato spesso a Battisti e a Beck... che te ne pare?
Bugo: Non sono un grande ascoltatore di musica. Ultimamente ascolto molto rap. I paragoni con altri artisti sono a discrezione di chi li fa. Mi piacciono sia Battisti che Beck. Mi piacerebbe essere paragonato al Papa quando canta quel pezzo a San Pietro…
SA: Ho un tuo 45 giri che conservo come una reliquia, e dunque volevo chiederti... perchè non hai messo su CD quel pezzo meraviglioso che è 'Questione d'Eternità?
Bugo: Primo perchè sono un coglione…secondo perchè nel contesto degli album che ho fatto finora non aveva un suo spazio per me, però ho già pensato di metterlo da qualche parte e spero di farlo.
SA: Quali progetti hai per il futuro? collaborerai ancora con i RUNI? com'è nata questa prolifica amicizia?
Bugo: Ho completato un disco con il Magister e sono in ballo con qualche etichetta per la pubblicazione. I R.U.N.I. li ho conosciuti tre anni fa e abbiamo fatto uno split insieme per passione musicale, nonostante facciamo due diversi tipi di musica. Sul prossimo cd remix dei R.U.N.I. ci sarà uno mio delle 'bottiglie…'
SA: il sesso compare poco nei tuoi brani, ora mi viene in mente solo 'cosa fai con quella corda, vuoi del porno con me'... quand'è che ci farai un bel disco porno? sei esperto in materia? (ehi, non è una proposta!)
Bugo: Be’, io sono un profeta del porno e come tutti i buoni profeti divulgo personalmente le mie teorie ai miei discepoli, che praticano con costanza e successo...quindi non ho bisogno di fare un disco porno.
SA: Un concerto a Palermo, una città molto all'avanguardia a livello europeo in ambito fanzinaro... che te ne pare?
Bugo: Io so che Marco ha fatto molta pubblicità per il mio concerto ai Candelai di Palermo, era un mercoledì e musicalmente non c’era nient’altro da fare. Io non dico che la gente è obbligata a venire a vedere un mio concerto, però non lamentiamoci se poi in certe città non si fa niente…ieri al locale parlavo con un amico di Marco il quale mi diceva che Palermo è grossa ma anche provinciale. Io non sono palermitano ma mi piacerebbe vedere i giovani interessarsi a quello che succede in fatto di concerti e fanzine. Bisogna sostenere anche le realtà underground perchè da lì arriva molta buona roba tra cui Bugo, Bar La Muerte, Wallace, Snowdonia, Beware!, ONQ, Motorama, Succospermico, Laze Bioze…
SA: il tuo pezzo più divertente? ...Autodomanda…
Bugo: Buona morte… Che auto ti piace? Le macchine d’epoca.
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