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Music - Musicians - Interview | by SuccoAcido in Music - Musicians on 01/01/2001 - Comments (0)
 
 
 
Jacopo Andreini

Jacopo Andreini è uno dei musicisti più spiazzanti che possiate conoscere in Italia: sassofonista funambolico, batterista dalle 100 braccia, in generale ottimo polistrumentista e, fondamentalmente, improvvisatore.

 

 
 

Jacopo Andreini è uno dei musicisti più spiazzanti che possiate conoscere in Italia: sassofonista funambolico, batterista dalle 100 braccia, in generale ottimo polistrumentista e, fondamentalmente, improvvisatore. Coniuga preparazione jazz, approccio no wave, cultura musicale a 360° ed una carica umana letteralmente esplosiva. Lo potreste vedere una sera suonare al gran festival d'avanguardia a Milano, la sera dopo mettere musica nel peggiore strip-bar di Pistoia, quella dopo ancora rantolare leggendo i suoi assalti letterari AssCult Press nel club di provincia, e quella dopo ancora prendere un aereo per andare in tour in USA. Io lo incrocio sempre così, tra un concerto, una dormita su improbabili materassi improvvisati, una cena da me ... questa volta gli uomini del mondo si sono incontrati sul web per un'intervista su Succo Acido...

JACOPO QUANTI DISCHI HAI FATTO?

Non ho voglia di contarli separatamente, se qualche malato di mente vuole ce lo faccia sapere...

ME NE’ INDICHI TRE CHE CONSIGLIERESTI A CHI LEGGERA' SUCCO ACIDO E VORRA' CONOSCERTI?

Nando Meet Corrosion "Do you nando? Yes I do!" CD, Stereosupremo, 24 pezzi, 60 minuti

Bz BZ Ueu "Whozmerigoz" MCD, Wallace, 7 pezzi 20 minuti

Jacopo Andreini s/t CD-R, Frigorifero prod./Snowdonia, 24 pezzi (mi pare) 65 minuti

sono gli ultimi, facili da trovare.

QUANTI CONCERTI FAI IN UN ANNO? VOGLIO DIRE, ESCLUSI QUELLI IN CUI TI PRESENTI LA SERA STESSA COL SAX AL GRUPPO CHE DEVE SUONARE E DICI: " IO STASERA SUONO CON VOI " ...

Non così tanti, penso tra i 30 e i 50, compresi i gruppi reggae, dub, jazz.... comunque quella cosa non la faccio mai (quasi mai), magari è il gruppo che mi dice "ah, suoni il sax? non abbiamo mai suonato con un sassofonista!". Considera che i Nando hanno fatto 25 concerti in 7 anni, gli Bz Bz ueu lo stesso... non ho gruppi che lavorano molto dal vivo.... quindi mi devo arrangiare da solo.

ORA UN ESERCIZIO TIPO ELEMENTARI: CONFRONTA IL NUMERO DI DISCHI COL NUMERO DI CONCERTI E TRAI LE TUE CONCLUSIONI.

Nel totale, 70 dischi e 200 concerti in 8 anni; nel particolare una media di 5 dischi e 60 concerti all'anno.... significa che ho le mani piene di suoni e non mi riesce svuotarle se non così. E' una malattia; sai quando si dice "Ma non te l'ha mica ordinato il dottore di fare il musicista!" ecco, per me non è proprio così.....

MINGUS, STOCKHAUSEN O MOTORHEAD?

Mingus, assolutamente. Ha la passione, la violenza, la gentilezza, l'amore, la composizione, l'improvvisazione, l'odio, il cazzo grosso..... Stockhausen non ha il cazzo grosso, ma tanti amplificatori. Mi ricordo di aver letto un libro/intervista fatto molto bene in cui s’incazzava con gli italiani perché organizzavano le cose alla buona, e lui doveva portarsi le casse dalla Germania, perché avevano requisiti che gli servivano... stiamo parlando dei primi anni '70, quando i Beatles scoprirono a loro spese (o forse a spese del pubblico) che tre amplificatori e una tromba da megafono non bastavano a far sentire la loro musica... comunque Karl Heinz è importante ma brutto, come la maggior parte dell'avanguardia. Dei Motorhead ho "No Sleep til Hammersmith" registrato senza bassi su una Raks nel 1988 e un poster che mi ha regalato mio fratello per i miei 16 anni, attaccato sul soffitto sopra il letto dal 1989. Due ricordi volanti sono Lemmy che legge la posta vestito da Babbo Natale e risponde a lettere tipo "il mio ragazzo mi ha lasciata per la mia migliore amica" dicendo "cazzi tuoi, vuol dire che sei racchia". E poi Mat Pogo in giro per Firenze con la maglietta MOTORHEAD ENGLAND.

MINGUS, STOCKHAUSEN, MOTORHEAD O CONTORSIONS?

Ah, ci riprovi? Sempre Mingus. I Contortions sono stati geniali finché James Chances/White ha avuto King Heroin dalla sua (e Anja Phillips "se essere una puttana fosse un'arte lei sarebbe Picasso"). Poi lei è morta per King Heroin e lui ha messo su pancia, gli si è afflosciata la banana e si è ritrovato nel 1996 a suonare alla festa di Rifondazione di Firenze dopo un gruppo finto-irlandese con un sassofonista fiorentino odiato da tutti a fare un assolo a tradimento.... e un chitarrista appena uscito di prigione che cercava di sgozzare il fonico... e Pennello che aveva paura a portarseli a casa... Mi sono sempre piaciuti, quelli vecchi per lo meno. Ne parlavo con Craig Flanagin dei God is My co-pilot quando abbiamo suonato insieme a Bari con Bz Bz Ueu e lui mi ha detto "io li ho sentiti dal vivo, e VOI siete molto più bravi, lascia stare!"

CI PARLI DI FRIGORIFERO E DI ASSCULT PRESS ?

Frigorifero è un modo per perdere soldi in allegria. Mi permette di avere elencate tutte insieme (o quasi) le mie produzioni, offre l'opportunità a quei maniaci che mi scrivono lettere tipo "Tu non mi conosci, ma io ti farò ricco, visto che ho deciso di comprare TUTTE le tue produzioni!" di scriverle, appunto, e ogni tanto di fare bella figura dicendo "sai, io ho un'etichetta discografica...".Ho pubblicato circa una cinquantina di titoli (non sono numerati in nessun modo, quindi non lo so con esattezza, e poi chissenefrega), perlopiù su cassetta o su CD-R. Coprodotto un po' di 7" e CD... Sarò presente con un mio stand all'OFFest, per la qual cosa ho sborsato la bellezza di 100.000 lire, che non rivedrò nemmeno se mi metto in ginocchio, visto che i prezzi delle mie cose vanno dalle 4 alle 10.000 lire... e non venderò niente. Porterò un paio di nastri a prendere aria, questo sì. Fra poco avrò anche la mia pagina web personale. Ass Cult Press è un po' diverso: una casa editrice pirata di libri all'assalto del mondo. Gestita soprattutto da Simone Molinaroli, ha pubblicato i nostri libri e assalti, anche qui una quarantina di titoli circa . Oltre a Simone e me, ospita testi di Andrea Betti, David Napolitano, Rocco Traisci, Christian Credi, Sarah Humphreys, Lola Malone... facciamo reading delle nostre cose più musica dal vivo (che può variare dal DJing al freejazz, circo, rock, noise, dub, elettronica...) in modo selvaggio e furioso, accompagnati dalle Allun, Edoardo Ricci, Francesco Donnini, Cesare Bevacqua, Drago, Valentina Forzani, Silvia Grosso e altri...Ne abbiamo fatti quasi 70 dal '96 ad oggi, in Italia e nella Svizzera Italiofona.

TI SENTI PARTE DI UNA SCENA ITALIANA O PENSI CHE MUSICISTI FREEFORM COME TE SIANO ANCORA UN'ECCEZIONE IN ITALIA ?

Non è questione di essere eccezioni, è che non ci sono molti posti per vederli. La maggior parte suona in casa sua, anche con gli altri, si scambia nastri, registrazioni, financo CD. Per esempio per suonare con Edoardo Ricci e Eugenio Sanna in trio dobbiamo trovarci a casa di Edoardo, suonare poco e piano, con batterie in miniatura e amplificatori da cintura... Ho una collaborazione aperta con Gi Gasparin che va avanti con nastri e CD registrati, faticosissima... Non mi sento parte di una scena, esistono associazioni di improvvisatori (tipo A Bao A Qu) ma mi schifano perché dal vivo faccio gestacci, e rido molto... non sono molto ironici, gli improvvisatori, anzi, quelli che suonano musica improvvisata, che è molto diverso. Sono molto legato a singole persone (Edoardo Ricci, Eugenio Sanna, Francesco Donnini, l'ex NEEM, BURP, Snowdonia, le Allun, L'Enfance Rouge) che fanno molto ma con scarsi risultati. Anche se dipende da cosa si intende per risultati: i dischi li pubblichiamo, i concerti li facciamo, qualcuno ci intervista pure... certo non saremo mai Laura Pausini con 100 dischi di platino, e non capisco perché, eppure la nostra musica è così immediata... anche più immediata della sua.

PER COSA TI TAGLIERESTI IL TUO KILOMETRICO PIZZO ?

Bella domanda. Penso che fra non molto gli darò un "taglio netto senz'anima" (una cassetta di jack andrews gratis ai primi 3 che indovinano la citazione), magari durante un concerto americano con i COCK ESP, quindi verso ottobre/novembre. Quando qualcosa mi scoccia non faccio fatica a tagliarmelo via, sia esso pizzo, capelli, amore, cazzo.... non mi sono ancora scocciato del mio cazzo, comunque.

AUTODOMANDA: PERCHE’ TUTTI PARLANO DI JOHN ZORN E NESSUNO DI ANTHONY BRAXTON?

Perché uno dei punti fondamentali è il sapersi vendere. Zorn lo sa fare, e quindi tutti paragonano chiunque a lui (come ogni cantante donna si sente paragonare alle solite tre harveyamosbjork, o minacasellicinquetti, o galaslunchnamtchilak...). Braxton non ha i soldi per pagarsi il riscaldamento e va a giro nei boschi a spaccarsi la legna... Roscoe Mitchell affermava che gente come Zorn o Berne non è degna nemmeno di portargli la custodia... Parlando con uno dei musicisti che faranno parte della mia orchestra a Chicago, lui mi assicurò che "per campare di musica bisogna essere laureati in marketing, solo che io ho studiato ARTE...". Domanda banale, risposta banale. Ma avendo lo spazio e il tempo di andare avanti, sai quante cose verrebbero fuori? Vi ho risparmiato la classica domanda "PROGETTI PER IL FUTURO", anche perché sono molti, non ce ne frega nulla, e prima voglio realizzarli, poi magari ne parliamo. Come diceva GG allin, "In the future what are my plans? I don't know about the future, FUCK TOMORROW..." In ogni modo grazie per l'opportunità, interviste anche sbrigative come queste non mi capitavano dai tempi del cassette-network con gli inglesi e i giapponesi...

 


© 2001, 2014 SuccoAcido - All Rights Reserved
Reg. Court of Palermo (Italy) n°21, 19.10.2001
All images, photographs and illustrations are copyright of respective authors.
Copyright in Italy and abroad is held by the publisher Edizioni De Dieux or by freelance contributors. Edizioni De Dieux does not necessarily share the views expressed from respective contributors.

Bibliography, links, notes:

pen: Bruno Dorella

links:

http://jacopoandreini.splinder.com/

http://www.myspace.com/jacopoandrein

 
 
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