SA: Parlatemi un po’ di voi (quando vi siete formati) e dell’etichetta World Too Small rec., che se non sbaglio siete voi stessi a gestire.

A: Gli Aidoru si sono formati nel 1998. da allora hanno prodotto un 7” split su etichetta Freack Out, un demo ed il cd che hai tra le mani in questo periodo. Il tutto nasce da un’esperienza precedente sempre insieme ma con un altro nome. World Too Small records è di proprietà di due ragazzi di Cesena e dintorni: Michele che è il fratello di Diego il nostro batterista, ed Enrico. È un’etichetta portata avanti con passione, al momento ha fatto uscire solo il nostro cd ma la loro intenzione è quella di dar spazio con continuità alle proposte innovative ed interessanti che ci circondano.

SA: Cosa significa Aidoru? Immagino sia qualcosa di Giapponese. Il retro di copertina del disco è un fotomontaggio o avete realmente suonato in Giappone?

A: Aidoru significa “Idolo” in giapponese. Gli Aidoru sono coloro che vengono costruiti a tavolino col solo scopo di far fruttare soldi. La foto del retro non è un fotomontaggio. Ma il gruppo non siamo noi. Però la foto è autentica!

SA: Nel disco sento delle componenti molto varie, spesso arditamente accostate, è il caso di “nero”, il pezzo che preferisco, inizia noise/postpunk e diventa quasi progressive inoltre qua e là si sentono echi stoner e pop. La cosa m’incuriosisce molto, quali sono le vostre principali influenze, e, se c’è, qual è il tipo di sound che vi proponete di raggiungere?

A: Le influenze che hai citato sono tutte azzeccate. Altre influenze determinanti ma forse non così trasparenti sono anche la musica classica, il jazz e la canzone d’autore. Il sound viene di conseguenza. In ogni caso far stare cose diverse a contatto fra di loro è la nostra “specialità” (anche un vizio).

SA: Venite da una regione, l’Emilia-Romagna, dove c’è parecchia attenzione per un certo tipo di musica, con parecchia intendo in relazione al resto d’Italia ovviamente. Sentite questa realtà? Avete un’opinione in merito?

A: Il fatto che ci sia una certa attenzione in Romagna è vero. Anche a Cesena come conseguenza di questo fatto molte cose stanno cominciando a muoversi. Ci sono un sacco di studi di registrazione e tantissima gente che suona.

SA: Domanda di rito per salutarci, quali sono i vostri progetti per il futuro? Ci sono tour o nuove uscite in programma?

Progetti futuri sono: canzoni nuove e collaborazione col mondo del teatro sperimentale.