Bothanica has been described as an ecologist voyage inside a wonderful and fascinating nature, threatened by men's misleading and disequilibrating incursions...
Momix american dance company is the sublime personification of a danced illusionism: passion of soul and body is recalled by graceful and evolving figures inside the stage's shadow. It is impossible to avoid the fascination of its peculiarity and the whole class, no expectations are disappointed, the outcome is always remarkable. Here on stage at Bologna, for the international opening that sees Momix's return to Italy, the show Bothanica. An event that recalls a world of surreal images connected to the nature through the interaction of human bodies, costumes, equipments and plays of light good for enchanting children and making adults dream. The representation sticks in our mind permanent figures: huge white roses, rising seas, mild auroras, centaurs dances, threes waltzes, birds and flowers...it seems clear the intention of celebrating a combating, indomitable, still living world that surrounds us. This is the effect of Moses Pendleton's work, the great director and choreographer who, since the beginning, succeeded in gaining the whole world audiences, thanks to the ingenious combination of shadows, colors, balancing acts and fantasies.
As sharp observer, Moses knows how to bring on the scene the external world, through widen and sensible researches of natural realities. Continual plays of lights, in turns, point out different parts of dancers bodies, into a mesmerizing tangle of shadows that shapes the dances. Mirrors, petals and voiles become inseparable parts of the bodies on the move; energetic, yielding and sinuous dancers create images that constantly dissolve in other images. The show suggests the perfume of a distant world, full by fantastic creatures that venture into unexplored places. Everything takes a different shape, nothing ever is what looks like.
Carefully observing the magical “wonderland” settled by unusual, but absolutely amazing flora and fauna we realize that we are immersed into a deep sea and, straight after, we abandon ourselves into a paleolithic atmosphere closely related to the dream world that for years by now abandoned our intimate self. Always recurs the use of the “black theatre” technique, with figures in sudden movement and hypnotic rotations, just as inside a kaleidoscope. The dancers are invisible, almost immaterial, their identity remains hidden under the efficacy of those images generated by optical illusions, video projections and illuminating engineering. The music always keeps a central role, Moses lets himself going to the delicate notes movements, responsible of the voyage of our senses into the discovery of a connection between man and nature for time existing, but impossible to perceive, if not inside an almost eastern philosophical perspective.
The show is an invitation to escape from the real world and a plunge inside the mystery enchantment. Beginning from seas, flowers, moons and mythological figures, once more Pendleton creates spectacular choreographies and fantastic dynamics, making bodies appear separating and reforming, and natural elements swinging one into the other. Momix, are called illusionists of the body, they practice an athletic dance that joins physical force, pretended by the discipline, to the grace of the academic dance. They prefer ironical themes and aim to evasion and intelligent entertainment. Their art is placed between fiction and illusionism, it makes impossible for the spectator to catch those practical and technical aspects of their acrobatic evolutions, and leaves the eyes to see only wafting bodies in unusual positions, wrapped by the darkness of the stage.
Momix are energy and dream. They are essence and sublimation of the same movement.
Bothanica / Momix
Bothanica è stato descritto come "un viaggio ecologista dentro a una natura meravigliosa ed affascinante, minacciata dalle incursioni disequilibratrici dell’uomo"...
La compagnia americana Momix è la sublime incarnazione di un illusionismo danzato: la passione dell’anima e del corpo è rievocata dalle figure che evolvono leggiadre nell'ombra di un palcoscenico. Impossibile non restare affascinati dall’originalità e dalla classe del complesso, ogni aspettativa non viene mai delusa, il risultato finale è sempre la sorpresa.
Ed ecco in scena a Bologna, per una prima internazionale che vede il ritorno dei Momix in Italia, lo spettacolo Bothanica. Un evento che rievoca un mondo di immagini surreali legate alla natura attraverso l'interazione di corpi umani, costumi, attrezzi e giochi di luce capace di incantare i bambini e di far sognare gli adulti. La rappresentazione imprime nella nostra mente figure indelebili: immense rose bianche, mari in sommossa, timide aurore, danze di centauri, valzer di alberi, uccelli e fiori...sembra chiaro l'intento di celebrare un mondo ancora vivo, combattivo ed indomabile attorno a noi.
Tutto questo è frutto del lavoro del grande regista e coreografo statunitense Moses Pendleton, il quale sin dagli esordi è riuscito a conquistare le platee di tutto il mondo grazie alla geniale combinazione di ombre, colori, equilibrismi e fantasia.
Abile osservatore, Moses riesce a portare sul palcoscenico il mondo che ci circonda, attraverso una approfondita e sensibile ricerca delle realtà presenti in natura. Continui giochi di luce risaltano in successione le diverse parti del corpo dei ballerini, in un ipnotizzante intreccio d'ombre che modella le danze. Specchi, petali e veli divengono parti inscindibili dei corpi in movimento, energici, morbidi e sinuosi danzatori creano immagini che si dissolvono costantemente in altre immagini. Lo spettacolo suggerisce il profumo di un mondo lontano, popolato da creature fantastiche che si avventurano in luoghi inesplorati.
Tutto assume una forma diversa, niente è mai quel che sembra.
Osservando attentamente il magico “paese delle meraviglie” composto da una flora ed una fauna alquanto insolite, ma assolutamente fantastiche, ci rendiamo conto in realtà di trovarci immersi in un mare profondo per poi, subito dopo, abbandonarci ad una atmosfera paleolitica strettamente connessa a quel mondo onirico che da anni ormai aveva abbandonato il nostro essere più intimo.
Ritorna sempre l'utilizzo della tecnica del “teatro nero”, con figure in repentino movimento ed ipnotiche rotazioni, proprio come in un caleidoscopio. I danzatori sono invisibili, quasi immateriali, la loro identità resta celata sotto l’efficacia delle immagini create dall’illusione ottica dalla luminotecnica e delle proiezioni video.
La musica ha sempre un ruolo centrale, Moses si lascia ispirare da lei come rapito da uno stato meditativo nel quale lasciarsi abbandonare al delicato movimento delle note, responsabili del viaggio dei sensi alla scoperta di quel legame con la natura che da sempre esiste, ma che l'uomo non è più in grado di percepire in una visione quasi da filosofia orientale.
Lo spettacolo è un invito alla fuga dal mondo reale ed un tuffo nella magia del mistero. A partire dal mare, dai fiori e dalla luna e da figure mitologiche, Pendleton crea ancora una volta coreografie spettacolari e dinamiche fantastiche, facendo apparire corpi che si scompongono e ricompongono, ed elementi della natura che oscillano l’uno nell’altro.
I Momix, definiti illusionisti del corpo, praticano uno stile di danza ginnico-atletico che riesce ad unire la forza fisica voluta dalla disciplina alla grazia della danza accademica, prediligono i toni ironici, mirando all'evasione ed al divertimento intelligente.
La loro arte è situata tra finzione ed illusione, rende impossibile per lo spettatore cogliere gli aspetti pratici e tecnici delle evoluzioni acrobatiche, e lascia soltanto che gli occhi colgano corpi aleggianti in posizioni insolite, avvolti dall'oscurità del palcoscenico.
I Momix sono energia e sogno. Sono essenza e sublimazione del movimento stesso.
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