Può capitare oggi in Italia...

Che una parte di una città muoia o venga lasciata morire, abbandonata a se stessa...
Che qualcuno voglia riprendersela per scopi non economici ma culturali...
Che ciò comporti mettersi dalla parte dell'illegalità, per una serie di motivi...
Che ci si debba arrangiare a qualsiasi costo, anche esponendosi e rischiando denunce...
Che si organizzi un capodanno troppo rumoroso per far moneta di bar e poi pagarsi bollette luce e costi ristrutturazione...
Che ciò comporti un richiamo all'ordine pubblico da parte dell'amministrazione pubblica e una minaccia di sgombero... poi mancato in attesa di non si sa cosa.

Non è così che dovrebbe andare secondo noi, ci sarebbero molte domande ancora da fare, e parlare di rotazioni, teatri aperti poi chiusi, svenduti alle lentezze della burocrazia in attesa di... etc etc...
Il fenomeno dei teatri aperti è un fenomeno squisitamente italiano, una meteora impazzita che pone domande non solo alla cultura che muove cultura o al pubblico e alla cittadinanza, lasciati liberi di offrire e sostenere, ma anche agli storici, agli economisti, ai politici sopratutto...
Come siamo arrivati fino a qui... e perchè?

Lasciate che ce lo invidino questo fenomeno, come ci hanno invidiato la Vespa. Lasciatelo andare dove può...
E forza Italia, sacra Italia che sei ancora un po' di chi ti vuole bene.

ps... avremmo voluto sbobinare e farvela leggere, ed estendere con altre domande che forse verranno dopo ma siamo in crowdfunding e sotto di troppe energie per tutto il 2015, quindi buon ascolto stavolta. Leggerete più in là, forse.