La performance è un viaggio immaginario del corpo, attraverso il corpo, in cui ogni emozione si fa movimento. E il movimento scritto o improvvisato, è un’esplorazione sul senso e significato di armonia dell’uomo con se stesso: chi siamo, dove andiamo? Come l’individuo interpreta se stesso? Il corpo è colui che segue e ascolta ogni nostra parola o viceversa? La vita è un dialogo, silenzioso e quotidiano, tra essere e apparire. L’individuo (a tratti una sola danzatrice, poi un musicista e un’attrice con cui entrare in relazione) è consapevole della sua storia, egli è la sua storia, carica di ricordi e segreti, ed osserva e racconta se stesso con “occhi altri” . Sulla scena sospesa quasi surreale, un gioco di luci e ombre, oggetti e “forme” in moto e un corpo solo che si svela e si trasforma. Dal respiro si genera il movimento …. che genera la danza(Silvia Giuffrè) |