Corrado Zeni’s first personal exhibition in Milan, a site-specific display of new works and an installation of drawings.
In the words of Luca Beatrice, Zeni’s painting is fully in line with recent investigations in contemporary art, understood in essence to be a form of relationship:
Zeni’s painting is [...] a “form of relationship”, one which is capable of establishing, as with other contemporary languages, connections and systems, finding completion by means of an “active” intervention on the part both of the spectator and the object represented.
At the basis of Zeni’s pictorial research lies the skilled use of photography: the artist captures people in the act of performing daily, and thus anti-rhetorical and undifferentiated, tasks which, as such, succeed in simply revealing the act of existence. Painting, in this way, finds its foundations in the conceptual art that has made of photography a space of relationship and documentation of the traces of human presence (from Vito Acconci to Franceso Jodice to Beat Streuli).
With this matrix as a starting point, Zeni works until he has transformed the text that is the painting into a synthetic language, one characterized by the anti-descriptivity of the white background, which the spectator must needs come into relationship with. Zeni’s painting, there where it attempts to separate itself from a merely contemplative function, becomes a challenge to the medium of painting itself, that is, the necessity of painting to make itself dynamic and active.
For the Bird’s eye project, Zeni undertakes a deeper exploration of the contours of his genuinely unique poetics, developing the verticalism of his vision from a new perspective: from a bird’s eye view.
Corrado Zeni was born in 1967 in Genoa, where he lives and works. In 2003, he was amongst the finalists for the Cairo Award; the following year (2004), he participated in the Anteprima (Preview) of Rome’s XIV Quadriennale, and exhibited at the Mart of Rovereto. In 2007 he was featured in the exhibition Nuovi pittori della realtà (New Painters of Reality) at the Pac in Milan, as well as in the exhibition Linee all’orizzonte (Lines to the Horizon) at Genoa’s Gallery of Modern Art.
Corrado Zeni | Bird’s Eye
L’artista genovese presenta, in un allestimento site-specific, una serie di nuove opere e un’installazione di disegni.
La galleria Glenda Cinquegrana: The Studio è lieta di presentare Bird’s Eye, la prima personale di Corrado Zeni a Milano.
Secondo le parole di Luca Beatrice, la pittura di Zeni è pienamente allineata alle recenti ricerche dell’arte contemporanea nella suo essere intesa come forma di relazione:
La pittura di Zeni è […] “forma di relazione”, in grado di stabilire, al pari di altri linguaggi contemporanei, connessioni e sistemi, completandosi per mezzo dell’intervento “attivo” sia dello spettatore sia dell’oggetto rappresentato.
Alla base della ricerca pittorica di Zeni, c’è un uso sapiente del mezzo fotografico: l’artista cattura le persone nell’atto di compiere gesti quotidiani e quindi antiretorici, indifferenziati, che in quanto tali, sono semplicemente rivelatori dell’atto di esistenza. In questo modo la pittura trova i suoi fondamenti in quell’arte concettuale che ha fatto della fotografia uno spazio di relazione e di documentazione di tracce e presenze umane (da Vito Acconci, a Francesco Jodice, a Beat Streuli).
A partire da questa matrice Zeni lavora sino a trasformare il testo costituito dal quadro in un linguaggio sintetico, caratterizzato dall’antidescrittività del fondo bianco, con il quale lo spettatore deve necessariamente relazionarsi. La pittura di Zeni, laddove tenta di svincolarsi dalla funzione meramente contemplativa, si pone come una sfida che riguarda il medium della pittura in generale: ossia la necessità della pittura di farsi dinamica e attiva.
Per il progetto Bird’s eye, Zeni approfondisce le caratteristiche di una poetica del tutto peculiare, sviluppando il verticalismo della visione in una nuova prospettiva a volo d’uccello.
Corrado Zeni è nato nel 1967 a Genova, dove vive e lavora. Nel 2003 è incluso tra i finalisti del Premio Cairo; l’anno seguente (2004) partecipa all’Anteprima della XIV Quadriennale di Roma, ed espone al Mart di Rovereto. Nel 2007 è inserito nella mostra Nuovi pittori della realtà al Pac di Milano, e nella mostra Linee all’orizzonte alla Galleria d’Arte Moderna di Genova.
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