Sin dall’uscita del loro primo CD (Melancholia, 2005) il duo jazz, composto dal sassofonista Heinz Sauer (classe 1932), indiscussa stella nel panorama jazzistico internazionale, e dal pluripremiato pianista Michael Wollny (classe 1978), uno dei talenti più precoci nella storia del jazz, è stato acclamato dal pubblico e accolto con entusiasmo dalla critica, che gli ha attribuito, fra l’altro, il rinomato premio trimestrale della Schallplattenkritik tedesca, e le 5 stelle del FonoForum. |
contemporary jazz. Germania
Sauer & Wollny Duo
Heinz Sauer sassofoni Michael Wollny pianoforte
In collaborazione con Goethe-Institut Palermo
Sin dall’uscita del loro primo CD (Melancholia, 2005) il duo jazz, composto dal sassofonista Heinz Sauer (classe 1932), indiscussa stella nel panorama jazzistico internazionale, e dal pluripremiato pianista Michael Wollny (classe 1978), uno dei talenti più precoci nella storia del jazz, è stato acclamato dal pubblico e accolto con entusiasmo dalla critica, che gli ha attribuito, fra l’altro, il rinomato premio trimestrale della Schallplattenkritik tedesca, e le 5 stelle del FonoForum. Ed è un gradito ritorno dopo lo splendido concerto che ci ha regalato la scorsa stagione con il suo EM trio
Heinz Sauer, sassofonista storico della NDR Big Band, a lungo partner musicale di Albert Mangelsdorff negli anni Sessanta e Settanta, e Michael Wollny, nome emergente del nuovo jazz, avevano già colpito per la loro capacità di disegnare atmosfere avvincenti con brani brevi (non più di tre minuti ciascuno) che pongono l'accento sull'individualità degli interpreti nei dettagli improvvisativi e sull'interplay tra i due musicisti.
Con il loro ultimo lavoro, Certain Beauty, premiato dalla rivista francese Jazzman-Magazine come miglior album del 2006, i due musicisti si spingono ancora oltre, rischiando la “rottura“ stilistica e mettendo insieme Bjork e Gershwin, Gil Evans e Prince, Thelonious Monk e l’E.S.T. Trio, Billy Strayhorn e Albert Mangelsdorff, più una manciata di originali. Questa varietà stilistica nella scelta della track list è il punto di forza del duo: infatti, la grande maestria dei due musicisti emerge proprio a contatto con temi tra loro diametralmente opposti. Ne nasce così un lavoro complesso e per nulla monotono dove ogni elemento sonoro sembra trovare nei due strumenti momenti di grande enfasi.
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