Venerdì 17 ottobre Palermo Museo delle Marionette Antonio Pasqualino ore 20 Fabio Caronna, Gigi Razete : conferenza ore 21.15 concerto performance
Il meraviglioso mondo sonoro. Olanda ALAN GUNGA PARVES
Alan ‘Gunga’ Parves strumenti a percussione
in collaborazione con Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
a grande richiesta
Accontentiamo volentieri le numerose richieste pervenuteci dal nostro pubblico di voler incontrare ancora una volta il virtuoso e meraviglioso mondo sonoro ed umano di Gunga.
Chi fa da se fa per tre. Se ci possiamo ancora permettere il lusso di scherzare, non c’è miglior occasione che utilizzare questo proverbio per il percussionista di origine scozzese, ma residente ad Amsterdam da più di venticinque anni. Lo abbiamo visto all’opera già nel 1998 per il glorioso festival di Curva Minore - pratiche inusuali del fare musica, festival purtroppo cancellato da Guglielmo Serio, allora Commissario straordinario (… mi sembra proprio il caso di dire) al comune di Palermo, che ha creduto bene destinare ad altre più produttive manifestazioni i fondi destinati per quattro anni consecutivi al nostro festival che grandi emozioni ci regalava riempiendo lo Spasimo di un pubblico nuovo e meravigliato dalle nostre nuove e temerarie proposte.
Durante la seconda edizione invitammo di ripiego, essendosi improvvisamente sciolto il Clusone trio previsto in cartellone, Ernst Reijseger in duo con Alan Parves detto Gunga. Il concerto, come spesso capita nelle circostanze più fortuite, ebbe un gran successo non solo per le acrobazie e le profondità espressive di Reijseger, ma anche per il percussionista, sconosciuto ai più, grande musicista che si guadagnò allora le simpatie del nostro pubblico.
Il suo virtuosismo risulta senza pari sia per il non offrirsi a sterili esibizionismi circensi, riuscendo piuttosto ad emanare un senso di magnificenza affettuosa nei confronti di una maniera espressiva dove l’utilizzo delle percussioni etniche, pur riferendosi inevitabilmente a percorsi di tradizione orale, tuttavia riesce ad esplorare ulteriormente i vasti territori dell’improvvisazione senza però risultare mai ripetitivo né addirittura prevedibile. Un grande musicista come pochi al mondo, dotato di una disponibilità umana che rispecchia perfettamente le proprie doti musicali. Africa e Irlanda, America ed Oriente legati dai suoni degli strumenti percossi, o meglio dal primordiale senso umano del suono. Un grande. Uomo e musicista. Come pochi al mondo.
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