L'artista espone una selezione di arazzi e carte che mettono in scena un universo dai tratti mitici e arcani: sullo sfondo di una natura primigenia e incontaminata, presenze misteriose conducono una vita sospesa nel tempo e nello spazio.
Queste figure, dalle fattezze collocate a metà tra l'umano e l'animale, si travestono di piume, foglie, rami e fiori, diventano un tutt'uno con la natura che li circonda, si mimetizzano e si mascherano con l'intento di avvicinarsi a quelle divinità per cui eseguono rituali, processioni e sacrifici. Nelle opere di Fiorino la spiritualità e la superstizione si mescolano alle dimensioni del sogno e della magia. Accadimenti soprannaturali e resurrezioni caratterizzano un mondo in cui la morte non è percepita come una fine, in cui tutto si trasforma e si rigenera, e le anime abbandonano i corpi in attesa di un nuovo inizio.
L'artista è suggestionato da sculture, decorazioni e maschere di popoli precolombiani, nonché dall'attenzione riservata al primitivo da parte di alcune correnti artistiche di inizio secolo, come l'espressionismo tedesco e il fauvismo. Da queste riprende l'immediatezza espressiva e la semplificazione delle forme, l'uso della linea di contorno e l'attenzione per il colore, incredibilmente vivido. La pittura di Fiorino risente anche della concezione dello spazio dei pittori di epoca medievale. La noncuranza di prospettiva e proporzioni, la mancanza di profondità, la saturazione dello spazio sono alcune delle caratteristiche che legano lo stile dell'artista alle raffigurazioni due-trecentesche. Per alcune scene celebrative e processioni, punto di partenza sono ad esempio le pose dei personaggi e le deposizioni raffigurate da Giotto, Masolino o Duccio di Buoninsegna, rivisitate all'interno del nuovo contesto.
Le opere di Andrea Fiorino implicano un coinvolgimento diretto e multisensoriale dello spettatore: la mancanza di cornici o vetri non interpone filtri tra la tela e l'osservatore, e in molti casi consente a quest'ultimo di sentire l'odore della tela trattata e dipinta. Se potessimo udire i suoni delle raffigurazioni, inoltre, saremmo raggiunti dallo scoppiettìo del fuoco, il fruscio delle foglie, i canti e le danze di un popolo dai costumi e dalle usanze tanto affascinanti quanto distanti.
Durante la serata di inaugurazione sarà presentata sul palco del teatro un'opera inedita di grandi dimensioni mediante un allestimento suggestivo. Le altre opere saranno invece ospitate nella sala adiacente.
BIOGRAFIA Andrea Fiorino è nato nel 1990 ad Augusta, in provincia di Siracusa. Attualmente vive e lavora a Milano. Laureato in Grafica d’Arte all’Accademia di Brera, frequenta il biennio specialistico in Pittura e partecipa a mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
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Andrea Fiorino // Keep Alive a cura di Elisa Fusi Inaugurazione: domenica 1 febbraio 2015 ore 18.30 In mostra: dal 1 al 15 febbraio 2015 Teatro San Teodoro di Cantù (Co), via Corbetta 7 Orari: la mostra è visitabile negli orari di apertura della biglietteria, in presenza di spettacoli teatrali e durante gli aperitivi della domenica. Ingresso libero. Per maggiori informazioni: mostre@teatrosanteodoro.it; Elisa Fusi 347 8086566.
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