Abbiamo iniziato a scandagliare il disegno e le sue potenzialità del raccontare la realtà nel 2001. Sembra un'era passata, allora nessuno o pochi adepti, si interessavano in Italia alle potenzialità narrative del fumetto. C'era un mondo che ribolliva, ma era ancora molto nascosto, veramente underground. Molte cose sono cambiate, la visibilità del fumetto è aumentata, ma certo le condizioni lavorative e la possibilità di diffusione del sapere non sono migliorate con l'aumento della visibilità mediatica. In questi dodici anni abbiamo invitato più di cento autori, sceneggiatori, studiosi, scrittori, registi ad interrogarsi con noi su come il fumetto e il disegno in generale possano non solo rappresentare il reale, ma anche influire su di esso. La crisi politica, istituzionale ed economica non ha cambiato il nostro interesse, ma certo ci chiama maggiormente ad agire e non solo a fotografare il reale. Per questo l'edizione del 2013 Komikazen 99% riprende indirettamente lo slogan di Occupy Wall Street, che insieme ad altri movimenti nel globo ha reso evidente la nudità internazionale del “re”. Vogliamo creare un'azione collettiva, che si ispira indirettamente all'attivismo artistico di Ai Weiwei, che mostri non solo un concetto (noi siamo il 99%), ma anche la maturità del fumetto come forma di espressione artistica e politica.
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