Primo di una serie di eventi a sostegno della nascente Fondazione Tito Amodei (www.titoamodei.org), Croce di luce, è un’ esperienza emozionale composta da 14 racconti, narranti il percorso spirituale della Via Crucis. 14 pannelli ad encausto, appartenenti alla Chiesa di Santa Bertilla a Vicenza, che mostrano in forma astratta il cammino della Croce che diventa luce intrisa dei segni e del colore della sofferenza del Cristo. Un incontro tragico ma illuminato che non cade mai nel silenzio della narrazione ma continua a parlare attraverso il sensibile, attraverso la musica delle vibrazioni del colore e delle forme. Quello che ripresenta Laura Stocco, in questa cornice pre-quaresimale, è una riflessione attiva sulla fede, sull’incontro con la Croce, simbolo e materia, luce e forma del divino.LAURA STOCCO: Laura Stocco nasce a Montebello Vicentino nel 1938. Frequenta per qualche anno lo studio della pittrice vicentina Mina Anselmi perfezionando varie tecniche espressive tradizionali. Con una vetreria artistica esegue vetrate per chiese in Veneto, Sicilia e Sud-America e nel 1964 progetta e realizza un vasto ciclo di vetrate nella chiesa di Santa Bertilla a Vicenza. Nel 1962 vince una cattedra di disegno e storia dell’arte in un Istituto Superiore a Vicenza e insegna fino al 1995. Allestisce la prima mostra personale a Vicenza nel 1963. Staccatasi dalla impostazione novecentista, si orienta verso un linguaggio postcubista. Con il gruppo La Bilancia partecipa al dibattito artistico nel Veneto, approfondendo la conoscenza delle ricerche sulle avanguardie storiche. Dall’inizio degli anni Settanta si avvicina a composizioni di forme più meditate e rigorose verso un’Arte Povera e Minimalista. Con W. Costa, R. Lanaro, P. Lovato, A. Urbani fonda il Gruppo Incontri Arti Visive che spazia dall’Arte Povera alla Conceptual Art con cui espone: Oltre la Pittura, galleria “Numero”, Venezia (1977); Gruppo I.A.V., Künstler Haus, Salzburg (1978); Gruppo I.A.V., Orangerie, Palais Stutterheim, Erlangen (1978); Gruppo I.A.V., a cura di G. Segato, Accademia dei Concordi, Rovigo (1979). All’inizio degli anni Ottanta torna alla pittura, frantumando l’unità compositiva mediante una successione di sequenze seriali e sviluppando i cicli pittorici: Visioni Simultanee, Muri Antichi, Nello Spazio, Il colore della Materia, Cromostrutture ritmiche. Nel 2001, con l’architetto A. Pizzolato, vince il concorso nazionale C.E.I. “Nuove Chiese Italiane” per una chiesa pilota a Catanzaro e realizza due grandi opere murali e una serie di vetrate in cui la percezione del sacro è veicolata da rarefatte cromie e dalle tensioni dei ritmi segnici. Nel 2010 tiene una mostra personale al MUSINF, Museo Comunale di Senigallia a cura di Maurizio Cesarini. Partecipa alla XIV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea (2010), San Gabriele, Isola Gran Sasso, Teramo. |