Il primo e più importante teatro di Potenza accoglie nel foyer due interventi istallativi di ElleplusElle. Il primo, "ID #01" (interno domestico), è una sorta di kit per realizzare micro esposizioni di fotografie di paesaggio realizzate dal duo potentino. ElleplusElle, in questo modo, affida la propriaopera alla soggettività altrui, mettendo in atto un dispositivo capace di giocare con la "messa in mostra" e i processi relazionali. |
Il primo e più importante teatro di Potenza accoglie nel foyer due interventi istallativi di ElleplusElle. Il primo, "ID #01" (interno domestico), è una sorta di kit per realizzare micro esposizioni di fotografie di paesaggio realizzate dal duo potentino. ElleplusElle, in questo modo, affida la propriaopera alla soggettività altrui, mettendo in atto un dispositivo capace di giocare con la "messa in mostra" e i processi relazionali. La seconda opera, "Inferno 26", abbandona invece l'ambito visivo per esplorare quello sonoro e lasciar giocare il pubblico con uno dei versi più noti della Divina Commedia, in una riproposizione dell'identico che assume forme nuove fino all'irriconoscibilità.
All'intero della sala del teatro sarà invece proiettato un video di Elena Bellantoni: "La ragazza dello Spielplaz" (2011, 7'30"). Un lavoro che insiste sul "paesaggio interiore", sulla catena dei ricordi e delle sensazioni. Su quel luogo, chiamato dall'artista Spielplaz (in tedesco "parco giochi"), che rappresenta la memoria e i ricordi infantili e che qui diventa lo spazio "nascosto" del teatro: il retro del palcoscenico, i camerini, le macchine sceniche, ecc. Oggetti e spazi da percorrere e accarezzare, esplorare e mappare fino a una sorta di ricongiungimento finale.
Il video è stato pensato, girato e proiettato all'interno del Teatro Valle Occupato di Roma e qui riproposto in uno scambio di luoghi, in un gioco di rimandi e suggestioni, una sorta di straniante mise-en-abyme.
Precede la mostra un incontro-dibattito con gli artisti, il curatore e Francesco Scaringi, presidente di Basilicata 1799, presso la sala Conferenze del teatro. |