L'artista Palù de Andrade, brasiliana trasferitasi a Roma, giunge all'anima del Brasile usando le immagini del proprio popolo, dei suoi paesaggi, delle sue icone. Per cogliere tale anima occorre guardare queste immagini da vicino, osservarne i dettagli, percepirne i contrasti. Una "intimità" tra l'opera ed il fruitore che permette di decifrare e capire una nazione; la sua bellezza, la sua allegria, il suo dolore. |
Qual' è il volto del Brasile? Qual' è l'essenza dell'anima brasiliana? Difficile rispondere, poiché si parla di uno dei più grandi paesi al mondo: quasi trenta volte più grande dell'Italia, accoglie duecento milioni di persone dalle origini più disparate: africane, indi, tedesche, giapponesi, olandesi, francesi, italiane...
L'artista Palù de Andrade, brasiliana trasferitasi a Roma, giunge all'anima del Brasile usando le immagini del proprio popolo, dei suoi paesaggi, delle sue icone. Per cogliere tale anima occorre guardare queste immagini da vicino, osservarne i dettagli, percepirne i contrasti. Una "intimità" tra l'opera ed il fruitore che permette di decifrare e capire una nazione; la sua bellezza, la sua allegria, il suo dolore. Con la sua installazione Palù de Andrade percorre il suo paese di origine carpendone il ritmo, l'imprevisto, lo stupore, la povertà. Nel sorriso di una 'sambista' o nella solitudine di un bambino di strada, nell'incanto delle spiagge o nell'aridità delle 'favelas', questo è il Brasile di Palù: complesso, ricco, diverso, vero. Un Brasile che accoglie chi è disposto a guardarlo senza pregiudizi e con amore. Da vicino.
Klester Cavalcanti Giornalista, redattore di cultura del "ESTADÃO- Jornal do Estado de São Paulo" e scrittore brasiliano.
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