Dopo una lunga giornata trascorsa fuori casa, due sorelle si ritrovano in camera loro, sono distese ognuna sul letto, dopo attimi intervallati da sospiri e sbadigli si voltano l’una verso l’altra, si guardano in viso e ridono, prima piano, poi sempre più forte fino a ridere a crepapelle. Le due sorelle non ridono per qualcosa di concreto, il loro riso non ha oggetto, il fatto di esserci provoca gioia, l'essere che gioisce perché è. Questo è l’incipit del manifesto della gioia scritto da Annie Leclerc, una filosofa e militante femminista francese. La jouissance, che è dolce, onnipresente e continua.
Per la donna, tutto è un piacere, anche mangiare, bere, orinare, defecare, toccare, udire, o semplicemente esserci. Vivere significa farsi sentire, far valere le proprie motivazioni, manifestare, rivendicare un’autentica libertà.
Màrgara Russotto, scrittrice palermitana di nascita, venezuelana di adozione, nella sua poesia ''Tra tutte quelle che sono'', denuncia gli abusi dell'interpretazione del patriarca che vorrebbe controllare il discorso della donna, fermare il suo desiderio, frenare il riso senza motivo, regolamentare la sua identità a piacimento, avere il controllo del suo corpo.
Riconoscere gli abusi per combatterli, promuovere coscienza, consapevolezza del proprio genere: questo è l’obiettivo primario del collettivo di sorellanza e libertà, nato a Palermo, lo scorso 27 novembre. Il gruppo nasce dal bisogno di alcune donne di creare una rete di relazioni di vicinanza e collaborazione che permetta ad ognuna di riflettere sulla situazione personale ma anche generale della condizione femminile. Il gruppo ambisce al raggiungimento della pienezza e della molteplicità dell’essere femminile attraverso il confronto con le altre donne, abbandonando la competizione estetica e o economica o di altra natura che troppo spesso non permette uno scambio reciproco.
Io sono ciò che sono in virtù di ciò che sono gli altri, è quanto afferma l’ideologia africana dell’ubuntu, che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone. In un’epoca di individualismo e diffidenza, dove ogni sguardo sembra inteso come una sfida, trovo sia molto bello riunirsi e discutere cercando insieme soluzioni ai problemi che una giovane donna incontra giorno per giorno.
Il collettivo è luogo di confronto, di crescita personale, di sostegno reciproco, perciò invito tutte le ragazze che sono interessate e curiose di conoscere il progetto a mettersi in contatto con una delle fondatrici del collettivo.
Le riunioni si svolgono in via Principe di Belmonte, al numero civico 47, di fronte a Piazza Ignazio Florio. Un sano riscontro tra donne permette un migliore approccio con l’altro sesso, che spesso ci intimidisce e viene a sua volta intimidito a causa della diversità di sentire il mondo.
Virginia Woolf, quando scrisse "Orlando: A biography", insisteva sul fatto che l'essere umano è essenzialmente androgino, in ogni persona convivono una parte maschile e una femminile, entrambe da esplorare con naturalezza; sta a noi interpretare il messaggio.
L’essere umano ha una vocazione alla felicità, solo attraverso la comprensione e la collaborazione reciproca dei sessi può sperare di raggiungerla.
Per info contattare Martina: marti888@hotmail.it
.......................................... Pen: Rosalba Di Giuseppe
Bibliografia: Màrgara Russotto, "El diario íntimo de Sor Juana (poemas apócrifos)"; Vittoria Franco, "Care ragazze, un promemoria"; Virginia Woolf, "Una stanza tutta per sé"; Virginia Woolf, "Orlando: A Biography"; Carol Gilligan, "Con voce di donna. Etica e formazione della personalità"; Elena Pulcini, "Il potere di unire, Femminile, desiderio, cura"; Kristeva Julia, "Melanie Klein. La madre, la follia"; Lucy Irigaray, "Etica della differenza sessuale"; Lucy Irigaray, "La democrazia comincia a due"; Hannah Arendt, "Vita activa. La condizione umana". |