Dall'11 dicembre al 9 gennaio il Cenacolo dei Giovani porta in scena "Il ragazzo di San Frediano" al Teatro di Cestello. Questo testo di Oreste Pelagatti, per la regia di Marcello Ancillotti, anche se si snoda drammaturgicamente come una vera e propria commedia, vuole essere uno spaccato di vita popolare nel quartiere di S.Frediano, ambientata tra la fine degli quaranta e l'inizio dei cinquanta del secolo scorso. Oreste Pelagatti scrisse questo lavoro come omaggio allo scrittore Vasco Pratolini, grande illustratore del sentimento cittadino, di quello più popolare e reale, quello che mette in luce il modo tutto fiorentino di affrontare piaceri e dolori della vita. Omaggiando Pratolini, Pelagatti rese anche omaggio al quartiere che ospita il Teatro di Cestello, che con amore riportò in auge negli anni novanta. La decisione fu quella, oltre l'ispirazione “pratoliniana”, di ricostruire vicende e personaggi il più vicino possibile allo spirito dei veri sanfredianini di oltre sessant'anni fa. Le tante storie che si raccontano, tra le quali spicca la storia dell'anziano barbiere mai ricambiato da una matura zitella, si intrecciano con i personaggi reali e vicende realmente accadute, di cui Pelagatti ebbe notizia da vecchi abitanti del quartiere; in particolare, un povero idiota che tutti chiamavano "Macario" e la storia della cavalla di nome "Sanfrianina" acquistata da un fiaccheraio con l'aiuto di molti abitanti del quartiere. Certi che non solo gli abitanti del quartiere di San Frediano, ma tutti i fiorentini che vedranno questa storia, rivivranno con nostalgia e commozione la "Firenze che fu”. Per la notte di San Silvestro: lo spettacolo avrà inizio alle ore 22,00 e prevede il brindisi di mezzanotte con gli attori.
Il Teatro di Cestello, gestito dalla compagnia teatrale stabile Il Cenacolo dei Giovani è oggi sia pure nel suo piccolo una delle poche realtà produttive di cultura in città. La maggior parte della stagione infatti consta di spettacoli auto prodotti di livello professionale. Tra le scelte culturali che animano la filosofia gestionale del Cenacolo dei Giovani c’è il ritorno alla tradizione teatrale più genuina, sia per quanto riguarda la riscoperta e valorizzazione del patrimonio teatrale fiorentino, sia per quanto concerne il teatro in lingua |