La parola chiave del Festival della Scienza 2010 è Orizzonti, la linea verso la quale ci avviciniamo indefinitamente, che attrae il nostro sguardo e che ogni volta si allontana prima di essere afferrata. Per la scienza è metafora ideale della spinta verso il nuovo, verso l’ignoto, verso l’inedito.
L’orizzonte sembra anche voler separare il cielo, là in lontananza, dalla terra e dal mare. Può rappresentare un piano fisico e un atteggiamento mentale, un modo di pensare, un raggio d’azione, una prospettiva, una direzione di indagine. È un campo che delimita le possibilità e al contempo ci stimola a superarle. Proprio come hanno sempre cercato di fare le menti insaziabili degli scienziati.
L’orizzonte è figura dell’immaginario che travalica le culture, è colonna d’Ercole, siepe che prelude all’infinito. Ma è anche metafora pertinente di scoperte scientifiche e tecnologiche appassionanti: è il limite estremo di ciò che possiamo osservare nell’universo con gli strumenti terrestri; è l’“orizzonte degli eventi” oltre il quale materia ed energia non possono più sfuggire al buco nero; negli aeroplani è l’indicatore di assetto che orienta il volo in assenza di visibilità.
La parola chiave sarà esplorata anche quest’anno attraverso differenti percorsi interni al programma. Così le conferenze e i dialoghi con i protagonisti della ricerca mondiale, le mostre, gli spettacoli, i laboratori e le esperienze interattive toccheranno gli orizzonti della mente, gli orizzonti della vita, gli orizzonti della materia, gli orizzonti del cosmo, gli orizzonti delle nuove tecnologie e delle forme di comunicazione. E come sempre saranno i visitatori a realizzare davvero il Festival e ad ampliarne gli orizzonti.
Gli eventi del Festival della Scienza sono organizzati in sei orizzonti tematici. L'intero programma è consultabile anche per tipologia di evento e ordine cronologico .
In 6 orizzonti
Orizzonti dell'uomo
Medicina, ambiente, energia, sviluppo, demografia: le possibilità si mescolano alle emergenze, i problemi si trasformano in opportunità. La nostra specie deve fronteggiare le tremende forze mareali del progresso, accettando il concetto di sostenibilità e ridisegnando il nostro modo di vivere, pensare, intendere il benessere. Siamo chiamati a pensare a una nuova società, a un nuovo uomo, al nostro nuovo futuro.
Orizzonti delle idee
Avere una visione del futuro significa alimentare il nostro presente. Il Pianeta di domani è figlio di sfide ambiziose, che vanno vinte con immaginazione, responsabilità ed equilibrio, perché ciò che decidiamo oggi determinerà ciò che consegneremo alle generazioni future. Coscienza del passato, chiarezza del presente, fantasia del futuro: questa è la nostra prossima idea.
Orizzonti della tecnologia
Nuove macchine: non solo per nuovi compiti, ma per nuove efficienze. Per rispondere alle questioni energetiche, per riconquistare un rapporto più equilibrato con il nostro Pianeta, per garantire un progresso sostenibile. Ne abbiamo gli strumenti: sta a noi scegliere l'orizzonte verso il quale cominciare a muoverci.
Orizzonti dell'universo
A cent'anni dalla scoperta dei raggi cosmici, siamo sempre più vicini a raggiungere i confini del tempo e dello spazio, a giustificare l'origine del tutto, completando l'affresco che ci permetterebbe di guardare all'Universo attraverso la sua storia. Lhc è pronto a farci incontrare la Particella di Dio, i telescopi ci riportano i segni degli straordinari corpi esotici che abitano lo spazio profondo: il nostro punto di osservazione, la nostra piccola orbita, guarda dritto all'infinito.
Orizzonti della luce e della materia
Cinquant'anni fa imparavamo a dominare la luce: nasceva il laser, il raggio di luce coerente che ancora oggi nasconde enormi potenziali tecnologici. I nostri strumenti sanno indagare il microscopico, distinguere gli atomi, raccontarci le strutture più intime in cui è organizzata la materia. Capire ciò che sapremo fare con queste conoscenze è parte del percorso che abbiamo intrapreso per raggiungerle.
Orizzonti della vita
Il confine della nostra conoscenza sul vivente si spinge costantemente oltre, permettendoci ormai di intervenire sui processi alla base della vita, di guidarli e indirizzarli. Questo apre nuovi scenari etici, morali ed emotivi, che hanno a che fare con ciò che percepiamo come naturale e artificiale, ma ci offre anche la possibilità di proteggere la vita - anche quella umana - salvaguardando l'inestimabile patrimonio di biodiversità che rappresenta il futuro del nostro Pianeta.
Sezioni speciali sono dedicate agli eventi dedicati alla Biennale del Mediterraneo , ai grandi " contenitori " del Festival e al Festival in Liguria. Su invito del Ministero italiano degli Affari Esteri, Genova inaugurerà a fine ottobre 2010 con un format innovativo, che combina elementi culturali con le vocazioni industriali e tecnologiche della città, la prima edizione della Biennale del Mediterraneo.
La Biennale non rappresenta soltanto un insieme di eventi collegati da un comune fil rouge rappresentato dal Mediterraneo e dal ruolo che Genova può e deve oggi giocare in quest’area del mondo, ma costituisce l’affermazione di un nuovo ruolo per la città nello scacchiere mediterraneo. Un ritorno al glorioso passato che l’ha resa “Superba”, punto di riferimento dei traffici, centro finanziario di prim’ordine, nonché piazza culturale nella quale si sono realizzate importanti integrazioni culturali, religiose e commerciali.
L’area mediterranea rappresenta un’occasione per ripensare, durante e dopo gli effetti drammatici dell’attuale crisi economico-finanziaria globale, i percorsi di sviluppo in un’ottica di sostenibilità e integrazione culturale.
Nell’ambito della Biennale del Mediterraneo, il Festival della Scienza ospiterà, una selezione di eventi che svilupperanno temi legati al Mediterraneo e alla sua variegata cultura scientifica, esplorando i risultati della cooperazione sui grandi temi della scienza e della tecnologia, anche con il supporto di grandi personaggi provenienti dai vari paesi del Bacino del Mediterraneo.
Rashika El Ridi, vincitrice del Premio l'Oréal Unesco 2010; George Saliba, grande specialista di storia delle scienze arabe presso la Columbia University di New York; l'israeliana Hermona Soreq, i cui studi vertono sulle risposte del cervello umano allo stress psicologico; il libanese Nassim Nicholas Taleb, autore dell'acclamato "Il cigno nero", parteciperanno alle conferenze in programma sui temi della ricerca in biologia, medicina, neuroscienze ed economia.
Numerose mostre e laboratori scientifici avranno come base di partenza il Mediterraneo, analizzandone da vicino specie e varietà vegetali, esplorando il tema del viaggio e dell’orizzonte, immergendosi nelle sue acque per analizzare i temi della biodiversità, dell’inquinamento e dello sfruttamento delle risorse naturali.
Il Festival della Scienza aderisce all’Anno Internazionale della Biodiversità 2010 proclamato dalle Nazioni Unite ed è partner di LaserFest , iniziativa internazionale per il 50° anniversario della realizzazione del primo LAS.
Per aiutare i visitatori ad orientarsi in città e nel nostro vasto programma vi segnaliamo i poli del Festival: 9 zone della città dove si svolgeranno gli eventi principali: in ogni polo troverete proposte che per tipologia, target e tematica trattata potranno soddisfare tutti le vostre esigenze. Clicca sul polo per conoscere i luoghi di quella zona.
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