Il testo rappresentato è la riduzione teatrale del racconto “Vucciria” (ILA Palma, 1993) dello stesso Autore Si racconta uno scontro. Uno scontro presentato attraverso il racconto di tre storie parallele che si intersecano: 1) la storia di due belle persone : Amanda e Luigi 2) la storia di una città volgare : la città del chiacchiericcio, del supposto, delle certezze infondate, della volgarità gratuita. 3) la storia del Potere munifico, del Potere che elargisce beni di consumo e privilegi 1) Amanda & Luigi -colti funzionari, presso due Amministrazioni pubbliche-, improvvisamente separatisi nella vita, sono pure fisicamente separati sulla scena che invece mette al centro il dialogo di quattro -il coro- rappresentanti della Città. Seppure distanti l’uno dall’altra vivono il presente con grande complicità intellettuale. Si parlano, anche se non si vedono. E si incontrano senza guardarsi. E per realizzare quest’ incontro sono costretti ad attraversare la città: una città volgare, della quale mantengono/coltivano la cultura della memoria. Luigi è la radicalizzazione di una scelta colta, Amanda lavora per almeno un suo recupero sul piano dell’impegno civile. Due belle persone giunte al punto di snodo 2) La città è raccontata attraverso il dialogo del Coro e lungo tre quadri. In questi tre quadri la recitazione ha un ritmo preciso, una cadenza ciclica : si parte dalla testimonianza di una aggregazione intorno al tema “scomparsa di Luigi” [la partecipazione al presunto lutto], poi c’è il passaggio onirico [l’auto-soddisfazione, il piacere di se stessi], infine il cedimento : quando la disponibilità a ricevere un regalo diventa prima “meschinità individuale” e, subito dopo, mutazione in famelico ed insaziabile branco di cani randagi. A fianco di questa città borghese e volgare, ce ne è una seconda non meno famelica: quella che vive il bisogno, l’ignoranza, l’emarginazione, la mancanza di valori con supponente accettazione. Sopraffatti ed allora sopraffattori. Con un ricorso quotidiano alla furbizia, non essendoci altra via per resistere nel gorgo. Che istaura un rapporto di forza con il Potere. C’è anche la città del futuro, anagraficamente la città delle speranze riposte: ed è stata chiesta presenza, testimonianza, complicità agli studenti dei principali istituti superiori della nostra città. ( speriamo che vengano! )
3) Il potere è presentato da tre donatori di regali. Tre clown (ballerina, chitarra barocca e fisarmonica) determinano il ritmo del racconto e del raccontare. Donano, in ingressi successivi, indumenti, oggetti della memoria, mangiare, volantini elettorali (del 1948)
La regia sottolinea la diversità fra l’uso solare degli oggetti che caratterizza il quotidiano dei quattro del Coro e la loro ferocia nell’ accaparramento di quegli oggetti omaggiati dal Potere Durante la recitazione dei singoli quadri, i quattro realizzano il segno minimalistico della loro vita, il pensiero intimo, la “fissazione” mentre vivono il quotidiano, mentre parlano, mentre interferiscono, mentre esprimono giudizi. E ciclicamente si ripetono
Una recitazione per scarti -dal drammatico al burlesco- a fissare questo nostro tempo dominato da gags e canzoncine che per nulla rinviano alla felicità del comico, piuttosto alla tragica sofferenza del sopruso da patire
Franco Carollo Presidente dell’Associazione “Leggere Palermo”.
Testi narrativi editi : “Vucciria” (Ila Palma, 1993), “Teatro del Coro” (Perapp, 2004), “Ragazzi in marcia” (Kalòs, 2004)
Ultimi lavori tetrali rappresentati : - Omicidio ai “ Pezzi Vecchi ” (Aula monumentale interna al Liceo B.Croce, 11/2006. Testo ambientato all’interno dello storico Monte dei Pegni della Cassa di Risparmio, a Palazzo Branciforti, e riferito al tema della “uccisione” della memoria); - Una giornata d’acqua, una sposa... (Conservatorio Bellini Palermo, in memoria della strage di Via Maqueda ) - Ninfa è morta (Teatro Nuovo Montevergini, 12/2007); - Quattro elezionati spettatori (Sala Consiliare Palermo-Giornata Diritti Umani, 10/12/08 ); - La ballata del pescatore (Auditorium Rai, 12/2008); - La Sirena ( Auditorium Rai, Giornata della Donna/2009 )
Le Associazioni LEGGERE PALERMO e ARCI SICILIA rivolgono un particolare ringraziamento a RAI Sicilia, Addiopizzo, ANIO, A.N.P.I., CIVES, Coop 25 Aprile, L’ALTRO Artecontemporanea, Cae network I ragazzi della Casa Famiglia “Federica”, del Centro Aggregativo “In testa ai miei pensieri”, delle Scuole Medie Superiori
Palermo, Auditorium RAI- Viale Strasburgo dal 9 al 13 dicembre 2009
Calendario : Mercoledì 9 h. 21,15 Sabato 12 h. 17,30 Giovedì 10 h. 17,30 Domenica 13 h. 21,15 Venerdì 11 h. 21,15 |