The bitter new comedy with a dreaming touch of Virzì, “Tutta la vita davanti”, is a portrait of the Italy we are living. A portrait of those who should be the protagonists but who succeed only to appear due to a lot difficulties...
The bitter new comedy with a dreaming touch of Virzì, “Tutta la vita davanti”, is a portrait of the Italy we are living. A portrait of those who should be the protagonists but who succeed only to appear due to a lot difficulties...
One sicilian girl in Rome, recently graduated in philosophy with the highest mark, is discarded by the editorial and academic world and is therefore received in a house like baby-sitter and in a call-center of a company where in order to create a team spirit some ridiculous tips are organized. Even if sometimes is intentionally exhagerated this is an extremely sensitive film, that gives an idea of the difficult moment that Italy is living, that is giving day by day few perspectives and possibilities for the young people.
Tutta la vita davanti / Paolo Virź / 2008 / 117’
La nuova commedia amara con punte oniriche di Virzì, “Tutta la vita davanti”, è un ritratto dell’Italia che stiamo vivendo. Un ritratto di coloro che dovrebbero esserne i protagonisti ma che a stento riescono ad esserne comparse, se non in una grande bolla di sapone.
La nuova commedia amara con punte oniriche di Virzì, “Tutta la vita davanti”, è un ritratto dell’Italia che stiamo vivendo. Un ritratto di coloro che dovrebbero esserne i protagonisti ma che a stento riescono ad esserne comparse, se non in una grande bolla di sapone.
Una giovane siciliana a Roma, neolaureata in filosofia con lode e abbraccio accademico, viene scartata dal vecchio e soffocante panorama lavorativo editoriale e accademico italiano. Marta viene quindi accolta in casa come baby-sitter da una bambina e la sua mamma mai cresciuta, che la introduce anche nel call-center di un’azienda promotrice di inutili elettrodomestici, dove per creare un fittizio ed entusiasta spirito di squadra si organizzano balli motivazionali da villaggio turistico.
Questo film fotografa le difficoltà dei giovani di sentirsi valorizzati; il deludente mito del numero uno; l’inadeguatezza delle vecchie strategie sindacali; la solitudine della donna illusa in carriera; la fragilità egoista di una giovane madre goffamente in ricerca di quell’affetto mancante, che sa esprimere solo con l’urlo disperato “Qui nessuno è gentile!”; il tutto attraverso gli occhi di una ragazza intelligente, sensibile, positiva ma non illusa, umile e senza l’eroicità di chi vuole cambiare il mondo.
Come nella ri-attualizzazione del quadro “Il quarto stato” della locandina, senza nessuna nota ideologica e pedante, con ironia e sospensione del giudizio, il regista riesce a suscitare un’ amarezza resa quasi positiva dalla speranza.
La fiducia nel futuro vince simboleggiata da una sconosciuta, sola e comprensiva anziana che aspetta Marta a braccia aperte.
Anche se a volte volutamente caricaturale e caricato, “Tutta la vita davanti” è un film estremamente consapevole e sensibile, che rende bene il momento ed il luogo che stiamo vivendo, che tutti abbiamo dentro ma non riusciamo forse ancora ad elaborare.
Tutta la vita davanti, un film di Paolo Virzì, prodotto da Medusa Film e Motorino Amaranto (Italia, 2008, 117’)
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