Quella stronza della donna bisonte si alza e grida: "fermate questo film è sessista, è sessista!". Io per conto mio ho sempre detestato le femministe, intendo dire le femministe cattive, quelle ottuse, le vere responsabili di una rivoluzione sessuale tentata e mai attuata. Il sesso non va spiegato, va messo in atto: violenza animale ed eversiva, l'unica energia capace di rompere l'inganno della cultura e di fare esplodere questo pazzo, sciocco e sonnolento pianeta. Prendiamoci, annusiamoci, tocchiamoci, penetriamoci dolcemente e ferinamente. Russ Meyer è un totale irresponsabile, non si è mai posto il problema di questa rivoluzione, Russ Meyer è un vero anarchico del sentimento sessuale. A lui non importa nulla di noi, di come "useremo" il suo cinema, di quanto lo capiremo, è un genio solitario come jesus franco. Gli importa soltanto di farselo venir duro con le sue super-tettone non meno dissennate, sagge e cattive dell'immortale, carpenteriano Jena. Faster Pussycat è stato un film capace di permeare un modello di donna unico, lontano dalle stupide teorizzazioni europee: forte, americano, violento come i sadici provinciali di David Lynch. Ma possiamo non amare questi archetipi? Avremo la forza di imitarli? Diciamoci la verità: vogliono trasformarci in angeli asessuati, corretti, civili ma io mi sento una bestia e amo Tura Satana con le sue tette fuori misura, lo sguardo tagliente, le mani che non perdonano, le gambe guerrigliere. Forse io, Russ, Tura siamo solo degli alienati, tutto il nostro mondo è rintanato in una piccola parte nera del cervello/uccello. E' così? Hannibal pensaci tu! Questa intervista a Tura Satana è un invito a tutti i lettori a riscoprire il cinema di Russ Meyer, a vedere e rivedere un film che mi ha cambiato la vita. La mia vita è sempre uguale, un occhio al soffitto ed uno alla minchia.
F: Vorrei iniziare dicendo che sei è davvero la donna più importante della mia vita. Vidi Faster Pussycat Kill Kill quando ero un adolescente e nel corso della mia vita ho sempre cercato una donna che in qualche modo ti somigliasse. Vorrei sapere che effetto ti fa sapere (perché, credimi non sono il solo a pensarla così) di essere un modello femminile così forte e assoluto.
TS: Innanzi tutto ti ringrazio per l'apprezzamento. Mi spiace davvero che tu non abbia mai trovato una donna come Varla, ma devi sapere che esiste solo UNA Varla. Sono sempre molto eccitata all'idea di essere "guardata" in tutto il mondo. Ci sono tanti uomini che adorano Varla e ci sono anche troppe donne che cercano di emularla, specialmente donne europee. Queste donne sono state allevate per essere il suo opposto, così è davvero dura per loro farsi valere. Spero davvero che impareranno ad essere come lei guardando Faster Pussycat Kill Kill.
F: Ho sempre desiderato vederti ballare ma non ne ho mai avuto la possibilità, riusciresti con le parole a farmi rivivere le emozioni dei balli che praticavi già da adolescente?
TS: Quando ballavo mi esibivo con vesti che dovevano sembrare kimono giapponesi, con lunghe maniche sventolanti e lunghe gonne a strascico tutte piene di gioielli e piume. Sul capo portavo ornamenti molto elaborati. Iniziavo lentamente danzando con la mia musica particolare in onore di una statua di Buddha. Aveva delle fiammelle e un piccolo coltello. Dopo essermi tolta le vesti e il resto dell'abbigliamento di sopra rimanevo solo con delle mutandine di perline e fiocchetti. Facevo molti esercizi acrobatici nel mio numero e esercizi a terra. Danzavo tenendo il coltello puntato al petto e all'addome. Di solito come ultimo numero facevo un assolo di tamburi per 30 minuti e dopo che era finito offrivo la mia vita a Buddha. Poi affondavo il coltello nel petto. Il pubblico impazziva in delirio. Ho fatto questi spettacoli di danza così per circa 15 anni. Parlavo anche con il pubblico e scambiavo barzellette.
F: Tutto quel mondo immaginario creato da musicisti come Martin Denny, Jack Costanzo, la cultura "Bachelor" sembra assolutamente fantastico a noi europei. Come vivevi il clima dell'epoca? Torni mai a pensare a quel periodo?
TS: Vorrei dire che adoravo quel periodo. La gente era molto più amichevole e voleva essere intrattenuta. Certamente una volta rivelato il mistero della donna nei topless clubs la faccenda si faceva meno intrigante. Se ti portassi in una stanza con 100 donne, di cui 99 nude e una vestita chi guarderesti? Saresti certamente curioso di sapere cosa quella donna non vuole mostrarti e così guarderesti solo lei.
F: Come ti spieghi un così grande revival della cultura exotica in questi ultimi anni?
TS: Credo che le cose andassero così perché erano i tempi del LIBERO AMORE. Quando c'erano tutti i movimenti pacifisti e le donne erano lì e si divertivano un mondo.
F: Quando giravate "Faster Pussycat Kill Kill" pensavate che il film sarebbe stato un oggetto di culto per intere generazioni?
TS: No, devo dire di no. Interpretare il film mi ha aiutata a superare la rabbia nei confronti della guerra. Sono stata prigioniera durante la seconda guerra mondiale.
F: Ti sembrerà strana la mia affermazione ma io ho sempre pensato a te come una sorta di eroina femminista. Ho sempre avuto l'idea che il tuo corpo, il tuo volto, il tuo atteggiamento di forza, "controllo" sia molto più femminista di molte chiacchere movimentiste degli anni 70, che ne pensi?
TS: Faster Pussycat era un film che precorreva i tempi. Non so se puoi considerarmi una femminista perché mi piace che gli uomini si prendano cura di me. Mi piace che mi aprano la porta e mi accendano la sigaretta (quando fumo). Io voglio solo mostrare al mondo che una donna può essere forte, così come sexy e femminile. Voglio anche mostrare agli uomini che devono pensarci bene prima di ferire una donna, potrebbero restare scottati!
F: Hai molte amiche donne? Come sono stati i tuoi rapporti con gli uomini?
TS: sicuramente più amici uomini. Le donne sono sempre in competizione con le altre donne. Inoltre io amo gli uomini! Sono l'altra metà di me.
F: Come sono stati i rapporti con gli uomini nel corso della tua vita?
TS: Le mie relazioni sono sempre state ottime. Mi rendo conto di aver usato molti uomini quando ero più giovane ma d'altra parte molti hanno usato me. Sono stata bene con tutti i miei uomini. Sono stata molto amata e continuo ad essere amica con tutti quelli che sono ancora vivi.
F: Puoi descriverci la tua casa? Io la immagino come un posto bizzarro, pieno di oggetti bellissimi, è così?
TS: Vivo in un piccolo Ranch sulla Sierra Nevada. La mia casa è piena di cose che mi fanno sentire ricca, tranquilla e in salute. La maggior parte della casa è arredata a metà strada tra oriente e puro stile texano.
F: Cosa è successo tra il 1973 e il 2001? Com'è stata la tua vita? Ti è mancato il cinema?
TS: Questo periodo della mia vita è stato molto pieno. Quando ho smesso di ballare ho cominciato a lavorare nel pronto soccorso di un ospedale per circa cinque anni. Poi fui coinvolta in un incidente d'auto che mi provocò una triplice rottura alla spina dorsale. La mia degenza durò tre anni e dopo tre operazioni fui di nuovo in grado di camminare. Mi sposai nel 1981, il matrimonio durò fino alla morte di mio marito, nel 2000. Adesso sono di nuovo sola.
F: Com'erano all'epoca i tuoi rapporti con Russ Meyer, vi capita mai di sentirvi ancora?
TS: Russ Meyer e io siamo rimasti amici per tutti questi anni, forse perché non sono mai stata una delle sue donne. Ero solo una sua amica e periodicamente mi incontravo con il cast e con Russ per una cena e quattro chiacchiere per aggiornarci sulla vita dell'uno e dell'altro. Mi dispiace così tanto che sia malato e che non ricordi più niente. Fa male al cuore sapere che il suo talento e il suo genio se ne siano andati per sempre adesso che è così malato.
F: Puoi parlarci di Mark of the Astro Zombies? COme puoi immaginare io personalmente non ho parole per descrivere l'emozione di poterti rivedere sullo schermo.
TS: Spero che il film ti piacerà, uscirà su videocassetta e in DVD. Ho interpretato la parte di Malvira, la mia sorella gemella. Sono diabolica come allora!
F: Quali sono i tuoi film preferiti?
TS: Mi piacciono i film d'azione con Jackie Chan, Jet Li, Chuck Norris, Jean-Claude Van Damme e Steven Segal. I miei registi preferiti sono Danny Mann, Billy Wilder, Jackie Chan e suo fratello. Mi piacciono anche Mel Gibson e John Waters.
F: Hai mai pianto guardando un film?
TS: Si, piango sempre quando guardo film tristi, sento tutto il dolore e l'angoscia anche se gli attori non sono particolarmente bravi.
F: Quali sono i tuoi musicisti preferiti?
TS: Adoro la musica country e l'easy listening. Mi piacciono Montovani, Martin Denny, Andre Previn, Jackie Gleason. Apprezzo anche il rhythm and blues e qualcosa di rock'n'roll.
F: Sei mai stata in Italia? Conosci qualcosa della nostra cultura?
TS: Mi piace moltissimo l'Italia. Conosco un po' della vostra cultura e dei vostri artisti. Una volta ho ballato a Genova, ma è stato tantissimi anni fa.
F: Se dovessero girare un film sulla tua vita c'è un'attrice che sarebbe degna di interpretare la parte di Tura Satana?
TS: E' una cosa sulla quale sto riflettendo da quando ho iniziato a scrivere la mia autobiografia. Pensavo a Lucy Lawless. Lei ha le qualità per farlo.
F: C'è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
TS: Si, vorrei ringraziare tutti i lettori che sono miei fans. Se non fosse per loro io non sarei dove sono oggi. Provo sempre a rispondere a tutte le e-mail che ricevo dal mio sito e se non lo faccio subito è solo perché ricevo circa mille messaggi al giorno, così mi serve tempo per leggerli tutti! Comunque risponderò a tutti. Vorrei dire ai tuoi lettori che li ringrazio davvero e li amo tutti.
F: Puoi mandarmi un bacio?
TS: Ti mando un grosso bacio!
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