"Al Maestro Leo Cimpellin", era proprio questa la dedica. E' meglio iniziare dal principio. Leone (o Leo) Cimpellin è nato nel... ma questo dato ha realmente importanza? Una persona ha, dimostrandolo, il tempo che si sente e Cimpellin se ne sente e ne dimostra, moralmente e fisicamente, molti e molti di meno di quelli che ha. Cimpellin, dicevo o meglio mi diceva Riccardo, Leone Cimpellin, domandandomi se lo conoscevo come fumettista, dato che ci stavamo dirigendo ad incontrarlo. Se lo conoscevo? Lo conosco così bene, come autore, al punto da non riuscire a credere (sebbene il nome sia unico), che era proprio "Quel" Leone Cimpellin, fino al momento in cui l'ho visto di persona. E' indescrivibile la sensazione che si può provare nell'incontrare una persona che è stata, nella nostra adolescenza, l'artefice di una miriade di nostre fantasie. Stando comodamente a sedere ad ascoltarlo mentre parlava, osservando quella vitalità che gli brillava negli occhi, quella voglia di fare che riesce a trasmettere ai presenti e che molte persone più giovani non riescono ad esprimere con lo stesso impeto di Cimpellin. E' realmente un'emozione anomala. Già in altre occasioni, varie mostre-mercato, come alla mostra-mercato di Lucca alla quale ho più volte partecipato sia come standista sia come visitatore, ho avuto il modo di incontrare molti autori di fumetti. Vedermeli passare vicino, essere nello stand al lato di quello del duo Berardi/Milazzo, o bere il caffè al banco con al fianco il "piccolo/grande" autore Magnus, ebbene in quegl'attimi il trasporto, l'emozione sono mitigate nel vedere di persona gli artefici dei miei sogni di ragazzino. Forse la colpa è dell'ambiente, le mostre-mercato cosi asettiche, fredde e, soprattutto, false dove gli autori si trovano non per esprimersi al pubblico ma per mercanteggiare, con i relativi e notevoli problemi che ne comporta. Ritornando a noi, e dopo? A Milano, in una giornata cupa e piovosa, nell'appartamento dove Cimpellin risiede, all'interno dei suoi studi (due!) con un'infinità d'opere da lui realizzate, una vera babele di scritti, tavole e schizzi di quella sarabanda di personaggi che Cimpellin ha concretato in cinquant'anni di operato. Stupende immagini dei personaggi del "Corriere dei Piccoli", schizzi per i personaggi della vecchia Edizioni Dardo: come dimenticare il real-grottesco Jonny Logan (che oggi, dati i tempi, non sarebbe male proporlo, ricorretto, come Jonny Jogan a un pubblico giovane che non conosce il sarcasmo - per chi ha orecchie da intendere...-), mai preso in considerazione come realmente meritava (purtroppo sempre etichettato come copia di Alan Ford, come affermare che tutti i supereroi d'oggi sono copie di Superman -non so se mi spiego...-), e tanti, tantissimi altri esilaranti personaggi. Proprio così, esilaranti, perché lo stile di Cimpellin, unico ed irripetibile, si è sempre abbinato in maniera adatta ai personaggi ai quali ha dato vita: uno stile vicino alla realtà con una grafica umoristica-caricaturiale, accattivante ma sempre ben godibile; uno stile che meriterebbe di essere riproposto per quello che realmente è (sempre per chi ha orecchie da intendere...). Ed è proprio là, nell'ingresso di quell'appartamento che fa mostra di se la moltitudine d'opere omaggiate, dai vari affermati autori (Toppi, Ambrosini, Casertano, Santosuosso, Ramella, Tonietti, Riboldi, Gligorov, Tacconi, D'Antonio, Diso, Stano, Mari, Cavazzano e tantissimi altri grandi autori), con riportata, nella maggior parte dei lavori, la dedica "al Maestro Leo Cimpellin". Da un mezzo secolo è uno dei più prolifici autori, realizzatore di molti personaggi che, dalla fine degli anni '40 ad oggi, hanno accompagnato, e stimolato, le fantasie di non poche generazioni di adolescenti. E' certo che il suo operato, eseguito in tutti questi anni, equivale ad un contributo sociale di ottimo materiale culturale, consistente in decine di migliaia di tavole, striscie testi e illustrazioni. Da Plutos, uno dei primi supereroi italici, eseguito in coppia con Gian Luigi Bonelli (il "papà" di Tex), ai vari e divertenti personaggi proposti, come colonna portante, dalla mitica testata Corriere dei Piccoli Gigi Sprint, Tribuzio, Gelsomino, ecc. Chi, tra i ragazzi della fine degli anni '70, non si ricorda del personaggio real-grottesco Jonny Logan, realizzato in coppia con il riminese Romano Garofalo? Leo Cimpellin è un artista a 180° che, nel trascorrere della carriera, ha saputo comprendere e proporsi al pubblico con il suo stile, unico, inimitabile e versatile, valido per rappresentare l'aspetto interiore ed esteriore dei personaggi pubblicati. Uno stile proprio caratterizzato da un aspetto real-grottesco che affonda le sue radici nelle immagini dei primi pionieri fumettistici; da Dick Tracy di C. Gould a Red Berry di W. Gould passando per Spirit di W. Eisner. E', in ogni caso, uno stile valido e attualissimo, legato alla quotidianità come dimostrano i vari personaggi creati o adattati, allo stile grottesco, dalle grandi Case Editrici americane; personaggi come Lobo, Judge Dredd, Spiderman, Batman, Superman, etc. Un grande autore con una forte carica di vitalità, attivo e dinamico, non solo sul lavoro, Cimpellin è sempre ben disposto nei confronti degli esordienti consigliando ed esprimendo le proprie opinioni costruttive a coloro che ne fanno richiesta. Per anni ha portato avanti lo Studio Cimpellin, fucina di molti attuali autori affermati: Casertano, Riboldi, Tonietti, Ambrosini, ecc., oggi validi fumettisti della Casa Ed. Bonelli. Un autore completo sempre ben disposto ad accettare sfide artistiche, come la realizzazione di nuovi personaggi da proporre ad un pubblico sempre più esigente. Ne è recente esempio, con tutte le carte in regola, i nuovi personaggi che propone e pubblica sulle pagine dei vari periodici come Il Giornalino e altri.
C'è bisogno di aggiungere altro? LEONE (LEO) CIMPELLIN nasce a Rovigo l'11 giugno del '26, ancora adolescente, si trasferisce con la famiglia a Milano. Entra nell'universo fumettistico, alla fine degli anni '40, collaborando con la bravissima autrice LINA BUFFOLENTE, realizzando la storia "Petto di Pollo". Prosegue il suo esordio agli inizi degli anni '50 con personaggi di genere avventuroso e poliziesco. Per GIAN LUIGI BONELLI disegna "Red Carson" (Casey Ruggles) e (sotto lo pseudonimo di ALEX LYON) il personaggio mascherato "Plutos"; per le Ed. Alpe, storie tratte dai romanzi, "Il Tamburino del Re", "Camicia Rossa"... e, qualche anno dopo, "Don Cicciotte" pubblicato in appendice a Picchiarello. Per Ed. Beretta disegna "Sten il giramondo" e per Fasani pubblica sugli albi Oscar i personaggi: "Indian Sarge", "Il Generale McKarty", "Celestino il Tigre Marino". Per le Ed. Mondadori collabora alla realizzazione di "Oklahoma", "Pecos Bill", di GUIDO MARTINA, ed alcuni episodi di "Nembo Kid". Ulteriore collaborazione è con La Domenica del Corriere, dove illustra fatti di cronaca, e si cimenta anche per la testata Amica. Negli anni '60 entra nello staff del Corriere dei Piccoli proponendo storie di genere umoristico dando vita ad una folta schiera di personaggi: "Papero grosso e Fiorello", "Codinzolo", "Cibernetta", "Gelsomino", "Carletto Sprint", "Gigi Bizz", "Tribuzio", "Gianni & Robot 8", "Tam Tam", "Nero Fumo"... Per le Ed. Ariete disegna alcuni episodi della serie Collana Ariete Grandi Avventure; per la testata Girandola TV, di T. Torelli, disegna il personaggio "Svanitella". Alla fine degli anni '60 per la EdiPeriodici disegna la serie di "Belfagor" e per le Ed. Lo Squalo "Top". E' molto attivo anche nel campo pubblicitario, per la ESSO crea la mascotte "Un Tigre nel Motore" pubblicato in albi dati in omaggio nei distributori di benzina e, nel mercato estero, lavora per la Francia e la Germania. Molti dei suoi personaggi pubblicati sul Corriere dei Piccoli vengono ristampati in Spagna, Argentina, Turchia, Cile. Agli inizi degli anni '70, dopo aver realizzato alcune matite per "Diabolik", in coppia con ROMANO GAROFALO e sotto lo pseudonimo di GILBERT, da corpo al personaggio di "Alem", l'unica tentata trasposizione del francese "Asterix", e con lo pseudonimo GHILBERT presentano, per le Ed.Dardo, il personaggio real-grottesco "Jonny Logan"; sempre in quel periodo ha inizio la cooperazione con La Gazzetta del Popolo, nella quale illustra le vicende sportive. E' promotore dello Studio Cimpellin dove si sono formati molti dei grandi autori di oggi: CASERTANO, RIBOLDI, TONIETTI, AMBROSINI e tanti altri giovani. Per Il Mago disegna il simpatico personaggio "Il Barone Von Strip", realizza storie libere per Horror e pubblica su mensile Eureka "Kid Barboun". Negli anni '80 in coppia con lo sceneggiatore MAX BUNKER, disegna le matite di "Maxmagnus"; per la testata Più, i personaggi di "Tom Tom" - "Tappo e Balestra" - "El Cico Mas" - "Mister T", per TV Junior "Falco il superbolide" - "Ryu" e collabora anche al SuperGulp televisivo presentato "Jonny Logan". Prosegue la collaborazione con Il Corrierino disegnando trasposizioni di cartoni animati televisivi, come "Ledy Oscar", "Daltanius", "Ninja Turtles", "Il Tulipano Nero", "La piccola Robinson" e, recentemente, "I Tre Moschettieri", "Mac Fargo", "Ninja". Alla fine degli anni '80 ritorna a collaborare per la Sergio Bonelli Ed. disegnando storie di "Martin Mystère" e "Nathan Never". Per le nuove Ed. Dardo ha matitato "Gordon Link" oltre a disegnare alcune storie per la testata Tiramolla. Oggi LEONE CIMPELLIN, prolifico e versatile fumettista, è una realtà dinamica e attiva nel panorama del fumetto, oltre ad essere sempre pronto ad iniziare tante altre storie.