Palermo doveva essere meravigliosa ai tempi della Magnifica Primavera: sul mio monitor vedo giardini e strani quadrupedi aggirarsi in cerca di pascolo, arcaici relitti di materiale ferroso e onnipresenti manifesti dell' Avo Berlusca dominare ogni punto nevralgico della città.
Cara mamma, qui dal fronte ti scrivo col cuore in gola, angosciata come il giorno prima degli esami potrebbe sentirsi qualsiasi studente, per un'insicurezza, non so, un'improvvisa perdita di memo
In questo momento sto perlustrando virtualmente Palermo. E' la città di cui mi hai tanto parlato, quella della porta felice e delle mura cattive o qualcosa del genere, quella dove un sacco di gente si ammazzava per un'associazione con fini di lucro - e pensa che oggi posso comprare una wappata di 60 secondi al costo di sole 5 codi-parole in italiano puro - come si chiamava, aspetta, maffia o qualcosa del genere. Certo nel Tomo Unico se ne parla come di una malattia (la stessa capricciosa divinità alla quale tributare con regolare periodicità un certo numero di vittime, per sedarne l’ira) ma se facevano fuori gli Stronzi del Potere Occulto magari questa guerra non si faceva, che dici (?), io non ci capisco molto. Mi piacerebbe toccarti oltre che guardarti attraverso questo monitor. Le mamme, mi dicevi, abbracciano, allattano e addirittura allevano i loro bambini.
Ho avuto un altro figlio proprio ieri, mi hanno detto che è femmina e forse sarà abbastanza intelligente da superare la prova del berlusca. E' più difficile per i soggetti XX: ad un calcolo quantitativo delle cellule cerebrali dei tre emisferi - il terzo, quello sintetico di recente introduzione, è il più sviluppato - sono i soggetti 0X ad essere i favoriti nella gara. Ma io non mi scoraggio, certo se mi hanno messo in questo luogo privilegiato ad ascoltare musica in continuazione, con delle lenti scure a proteggermi dalle ingiurie della luce - sempre nuove ed eleganti - e mai a dormire (ogni essere umano passava più della metà della sua esistenza in posizione orizzontale, ti rendi conto? a copulare o dormire, bah, che tempi) ci sarà pure una ragione.
Sono stata inserita da poco nel reparto gestanti DOC: i miei parti - come le gestazioni - sono sicuri, rapidi e senza complicazioni; in più produco quasi sempre XY o 0X. Nonostante tutto mi stancano un po' queste gravidanze continue, a volte ho la sensazione di vivere soltanto un dejavu (un arco temporale indefinito o un intervallo tra due momenti?): questa è una bella parola che ho trovato nel Tomo Unico, ma non viene contemplata fra le voci in genuine italiano. Così dalla mia consolle factotum non ho potuto inserire il termine che mi mancava per l'ennesima wappata. E' favoloso, sai, qui al fronte è l'unica distrazione, poi devo ricominciare subito a combattere. Ti scrivo anche per questo, da laggiù potresti farmi scovare ancora qualche reperto linguistico, tu sei sempre stata così brava. Per carità, io non mi lamento: ho il tempo per ogni mia necessità (anche per consultare il Tomo Unico) e se mi rompo qualcosa me la sostituiscono immediatamente. Ecco che c'è sempre bisogno di pezzi di ricambio, ed ecco che, essendo la donna più giovane, i miei pezzi sono quasi tutti originali (tranne il naso e la mascella inferiore: ricordi quando mi suggerirono di rimanere al fronte per il periodo successivo alla leva obbligatoria?) e dunque divento anche la madre per antonomasia.
Palermo doveva essere meravigliosa ai tempi della Magnifica Primavera: sul mio monitor vedo giardini e strani quadrupedi aggirarsi in cerca di pascolo, arcaici relitti di materiale ferroso e onnipresenti manifesti dell' Avo Berlusca dominare ogni punto nevralgico della città. C'è anche la sua prima statua che troneggia al centro di un'ampia piazza, dove forse una volta c'era un grande teatro. E dire che col Grande Fratello avremmo potuto conoscere in anticipo le mosse degli Uomini del Potere. Questi stronzi che scoprirono un immenso giacimento di petrolio - per l'epoca una ricchezza incommensurabile - proprio nella piazza, quelle stupide formiche che lo volevano devolvere alla collettività per arginare il debito pubblico. Il grande Berlusca intuì lo sporco affare e - lo insegnano tutti i libri di storia - decise di impossessarsene per strapparlo alla cupidigia del mondo. Che arma micidiale poteva diventare l'infinito pozzo di combustibile nel centro di una città del Sud, se nessun pugno deciso prendeva in mano la situazione? Il Tomo Unico - una completa raccolta dello scibile umano - contiene la precisa versione dell'accaduto, che tu mamma hai confermato in più di una occasione. Mi piacerebbe solo sapere come si viveva prima del Little Bang - si temeva che la deflagrazione spazzasse via ogni forma di vita (avete mai visto esplodere un pozzo di petrolio?!) sulla faccia della terra - e se secondo te le ancora la pena vivere nei bunker dei sopravvissuti. O se pensi che ci siano alternative e luoghi lontani dalla guerra. E se hai novità dal centro del pianeta.
Non guasterebbero codi-parole nuove per contribuire così alla ricostruzione di un patrimonio inestimabile, la lingua... perduta in una babele di stantìe ciarle politiche, fra i silenziosi meandri dei software; fra intellegibili sigle e impronunciabili codici di accesso alle reti. Questo mi hai drammaticamente preannunciato dopo la mia chiamata alle armi. Ma a me manca il corpo del testo, una canzone infinita che mi hai scritto dentro tanto tempo fa. La tua voce suadente e le tue carezze, favole che temo di aver dimenticato come il profumo delle torte (questo suono mi fa venire in mente grafici, statistiche di decessi e qualcosa come Agenda 2000, mi pare, ed era un piatto irresistibile, purtroppo anche per i palati meno fini) e il risveglio della mattina presto all'odor di caffè e della tua prima sigaretta.
Ma forse mi confondo. Bizzarre anomalie stravolgono campi magnetici e leggi della fisica: le menti forse si offuscano, e sogni già fatti diventano consistenti e attuali. Epilessia endemica da Little Bang, dicono gli esperti, il male del nuovo secolo che arranca su per una ripida salita, senza colori e senza altre direzioni, ottuso e ripetitivo come una demo. A proposito di immagini, il video che mi hai spedito prima di eclissarti, senza appello, dietro la cortina buia del monitor era davvero speciale: una massa informe e azzurra in tumultuoso movimento. Mare, schiumoso e denso come le nubi sulfuree che si agitano sopra la calotta del rifugio. Solo che poi un tanfo mortale inonda la cabina - per me è insopportabile - e allora devo per forza premere stop e riprendere fiato. Mi guardo intorno e mi ritrovo a casa. Piena di ninnoli col proiettile in canna, di poster che inneggiano alle libertà, alla purezza della razza, all'importanza basilare dei figli. La forza e la selezione naturale (secondo cui soccombe il più debole) sarebbero stati rimedi opportuni per sanare la piaga dell'autonomia di pensiero e dell'arbitrarietà dell'opinione. Ciò che ci ha portato alla guerra, al distacco - non credi, mamma? Da fondamentalista qual sono, penso che i nostri valori avrebbero potuto salvare l'umanità dal disastro, dalla guerra fratricida che sta dilaniando gli stessi stati della Confederazione Mondiale dei Paesi OVERPIL. Sono i tuoi insegnamenti, ricordi?
Per concludere, mamma, ti chiedo ancora di mandarmi dei video e di spedirmi il maggior numero possibile di messaggi (ricorda: le nuove codi - parole). Ho bisogno di trovarti, ma ancor di più di individuare i tuoi compagni. Siete gli unici a non avere ancora il terzo emisfero, è come se foste dei minorati. E poi nelle alte sfere haideriane si ventila la possibilità di premere il famoso bottone rosso: non ci sarebbe scampo per nessuno al di fuori della calotta. Non voglio essere spoetizzante, ma di loro non m'importa, di te sì. Sei sempre così romantica e pronta a difendere la causa che ti sembra giusta. Sii ragionevole. Vorrei farti vedere i miei figli e consumare con te il gustoso incontro annuale con loro; poi in ordine decrescente di importanza ci sono i cloni: il penultimo, di cui vado particolarmente fiera, è il decimoterzo Haiderjoerg.
Mi auguro di abbracciarti presto e di inaugurare con te una vita nuova: se non mi sterilizzano prima e tu sei d'accordo potremmo fare lo stesso figlio, dovresti difenderti ancora bene in fatto di gravidanze. Infine, quando non dovremo più combattere, stenderemo sulle rovine dei paesi nemici una bella colata di cemento, come all'epoca fecero nella Valle dei Templi (se la memoria non mi tradisce) per rimediare al crollo del tunnel (era in Sicilia o era in via Notarbartolo, una palazzina liberty… o erano le centinaia di migliaia di costruzioni a due passi da quell'odiato e devastato mare - ma forse la memoria m'inganna), per costruirci sopra il simbolo della nostra vittoria. Il tanto agognato TOTEMAFIA…
Ti aspetto. Dammi il segnale, ti prego, non criptare la trasmissione dei dati: è per il nostro bene.
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