We are living in hard times. The current day situation is much worse than the reality described by Pasolini. Now that the economic crisis which has gripped the world is radically diminishing wealth, we are left only with the values of stupidity, ignorance, perbenism, arrogance and the greyness of daily power abuses and violence. The tide of so-called "development" has come to a grinding halt, leaving behind a long trail of debris.

In this context, neofascism has taken on new shapes and forms, some blatant, others more devious and masked – but all aggressive and violent in their nature. Neofascism is attempting to rebuild its social legitimacy through the use of imagery and slogans from the politico-institutional ideology of state 'security', which simplifies, hides, mystifies and propagandises racist myths and instigates social hate.

The 5-day festival will be will be full of seminars, technical workshops, book presentations, video projections, projects, gigs and theatrical spectacles, comic reviews and photographic galleries, as well as everything else we will build through the contribution of all those who want to play a part in its realisation. We want to experiment a new method already in the creation of the event, decentralised and participated, open to the contribution of those who recognise themselves in Antifascism's culture and values.

At the centre of this event will be the expression of a culture we love to define as Antifascist, in its various contexts, deeply rooted in the concepts of justice, equality and solidarity.

Wir leben in harten Zeiten. Die aktuelle Situation ist viel schlimmer als die von Pasolini beschriebene Realität. Da die ökonomische Krise, die die Welt erfasst hat, den Reichtum radikal verringert, bleiben uns nur die Werte Dummheit, Ignoranz, Spießigkeit, Arroganz und dem grauen Alltag von Machtmissbrauch und Gewalt. Die Welle der sogenannten „Entwicklung“ ist zum Stillstand gekommen und hat eine lange Spur von Trümmern hinterlassen.

In diesem Kontext hat der Neofaschismus neue Formen angenommen, einige unverhohlen, andere verschlagen und verdeckt – aber alle in ihrer Natur aggresiv und gewalttätig. Der Neofaschismus versucht seine soziale Legitimität durch die Benutzung von Symbolik und Parolen aus der politisch-institutionellen Ideologie der Staatssicherheit zu erneuern, die rassistische Mythen vereinfacht, versteckt, mystifiziert und propagiert und zu sozialem Hass aufhetzt.

Das fünftägige Festival wird voller Seminare, technischer Workshops, Buchpräsentationen, Videoprojektionen, Projekte, Musik- und Theaterauftritten, Comicrezensionen und Fotogalerien, sowie aller anderen Dingen sein, die durch diejenigen beigesteuert werden, die sich an der Realisierung beteiligen möchten. Wir wollen bereits bei der Planung des Ereignisses mit neuen Methode experimentieren, dezentral und partizipativ, offen für Beiträge von denen, die sich in der antifaschistischen Kultur und ihren Werten wiederfinden.

Im Mittelpunkt dieses Ereignisses wird der Ausdruck der Kultur stehen, wir in ihren vielseitigen Zusammenhängen als antifaschistisch zu definieren lieben, tief verwurzelt im Konzept von Gerechtigkeit, Gleichheit und Solidarität.

Sono tempi difficili, e lo scenario odierno è assai peggiore di quello descritto da Pasolini. Ora che, con la crisi economica, il benessere va scemando, resta solo la stupidità, l’incultura, il perbenismo, l’arroganza, il grigiore di violenze e soprusi quotidiani. La marea dello “sviluppo” si ritira e lascia solo scorie e detriti.
In questo quadro, il neofascismo si manifesta con nuove forme, alcune evidenti, altre molto più subdole e mascherate, tutte aggressive e violente. Cerca di ricostruirsi una legittimità sociale, utilizzando immaginari e slogan dell’ideologia politico-istituzionale della “sicurezza” che semplifica, nasconde, mistifica, propaganda miti razzisti e istiga all’odio sociale.

L’incredibile aumento degli episodi di violenza in Italia nei confronti di attivisti politici, gay, lesbiche, trans, migranti, rom e sinti, senzatetto, mendicanti e di quanti appaiano “non allineati” sono solo la punta dell’iceberg di una diffusa cultura dell’intolleranza. Questi episodi trovano terreno fertile nel cortocircuito tra politica e società che fa dell’egoismo, dell’arroganza e della sopraffazione i nuovi valori culturali della “modernità”. La reazione della società civile diventa più difficile e complessa e, certamente, molte delle forme note dell’attivismo e della contestazione antifascista risultano superate dall’evolversi del panorama sociale.

I 5 giorni del festival saranno attraversati da tavoli di discussione tematici, seminari, workshop tecnici, presentazioni di libri, video, progetti, concerti e spettacoli teatrali, rassegne di fumetti e mostre fotografiche, e quant’altro riusciremo a costruire grazie agli stimoli e alla disponibilità di coloro i quali vorranno contribuire alla sua realizzazione. Vogliamo sperimentare un metodo nuovo già nella costruzione dell’evento, decentrato e partecipato, aperto ai contributi di quanti si riconoscono nella cultura e nei valori dell’Antifascismo.
La centralità dell’iniziativa sarà data ai diversi contenuti, espressione di una cultura che amiamo definire antifascista, che affonda le sue radici nei concetti di giustizia, eguaglianza e solidarietà.