NABA – THE UTOPIAN DISPLAY PLATFORM
curated by Marco Scotini and Maurizio Bortolotti

THE COLLECTING DISPLAY
Panel discussion with
Nico Dockx, Emilio and Stefania Giorgi, Hans Ulrich Obrist.

Saturday, April 18th, 2009 MIART 6 pm – Bolaffio conference room


The new edition of the Utopian Display Platform 2009, curated by Marco Scotini and Maurizio Bortolotti, confirms the collaboration between MIART and NABA. It aims to analyze current artistic and curatorial practices, launching this year a dialogue with –ACACIA, art friends’ association.

After having focused on the most theoretical aspects of these practices with the events organized since 2003, also this year there will be a focus on the wider experiences that converge and that produce curatorial practice, seen as a crucial moment for more specific situations.

These events, born within NABA Visual Arts and Curatorial Studies MA Degree program, are on purpose taking place in spaces external to the Academy, and open to the public in order to stimulate a debate, a confrontation, on exhibition related topics, both in Italy and abroad.

This year, The Utopian Display Platform develops its own reflection exploring the idea of collecting seen as a display and comparing it with the idea of archive.
Beyond the anthropological connotation, the idea of collecting is also a practice that involves the artist, the curator and the collector in their way of working, as they all share a common ground - the idea of building an ideal exhibition as a working model.

The action of collecting seen as the creation of an archive, a collection of materials, finds an explanation in the attempt of building a relation/interpretation of the contemporary world, where art is one of the possible interpretation keys.
The way of collecting offers a meeting point between different point of views of the artist, the curator and the collector, and becomes a core concept that can offer a multiple platform for the creation of a display. Several meanings and interpretations of contemporary art can be drawn from the gathering of art works in an “ideal collection”. Approaching collectors, artists and curators paths means finding new stimulus and interpretations, as well as a common ground for dialogue; a flexible display where a permanent renegotiation of contemporary art interpretation takes place.

This year the choice fell on the Belgian artist Nico Dockx, because in his work he often uses the practice of the archive; on Hans Ulrich Obrist, for his work as a curator, in which he made of the archive practice a proper way of work; on Emilio and Stefania Giorgi, as young collectors with an unusual way of collecting, representing ACACIA- Art Friends’ association.

Info:
http://www.theutopiandisplay.com
http://www.naba.it

NABA – THE UTOPIAN DISPLAY PLATFORM
A cura di Marco Scotini e Maurizio Bortolotti

THE COLLECTING DISPLAY
Tavola rotonda
con Nico Dockx, Emilio e Stefania Giorgi, Hans Ulrich Obrist

Sabato 18 Aprile2009, ore 18
MiArt– Bolaffio conference room

Con questo nuovo appuntamento di The Utopian Display Platform 2009, a cura di Marco Scotini e Maurizio Bortolotti, continua la collaborazione tra MIART e NABA per sviluppare una riflessione sulle pratiche artistiche e curatoriali contemporanee; quest’anno iniziando un dialogo con l’associazione dei collezionisti milanesi ACACIA.
Dopo aver focalizzato sugli aspetti più teorici di queste pratiche con gli appuntamenti che si sono susseguiti dal 2003, continua anche quest’anno un’indagine più allargata sulle pratiche che convergono o da cui si origina quella curatoriale, come momento di messa a fuoco di situazioni più specifiche.
Gli incontri nascono all’interno del biennio specialistico in Arti Visive NABA ma si aprono al pubblico coinvolgendo anche spazi esterni all’Accademia con la volontà di aprire un dibattito, un confronto, in Italia e all’estero, sulle tematiche espositive.
Quest’anno, The Utopian Display Platform sviluppa la propria riflessione esplorando l’idea del collezionare come forma di display, accostandola a quella di archivio.
Il collezionare, oltre ad avere una matrice antropologica, è una pratica che accomuna l’artista, il curatore e il collezionista nelle loro modalità di lavoro e trova quale terreno comune il tentativo di costruzione di una mostra ideale come modello operativo.
Il collezionare come realizzazione di un archivio in quanto accumulo di materiali che trovano giustificazione nel tentativo di costruire una relazione/interpretazione al mondo contemporaneo, di cui l’arte rappresenta una delle chiavi di lettura.
La modalità del collezionare offre un punto di contatto tra le posizioni diverse dell’artista, del curatore e del collezionista e diviene un concetto centrale in grado di offrire una piattaforma molteplice per la creazione di display. Attraverso le modalità con le quali le opere d’arte vengono accostate oggi nella “collezione ideale” possono nascere molti significati e interpretazioni dell’arte contemporanea. Intrecciare i percorsi di collezionisti, artisti e curatori significa trovare nuovi stimoli e letture nonché un terreno comune di confronto; un display flessibile nel quale avviene una continua rinegoziazione delle modalità di lettura dell’arte di oggi.
La scelta di quest’anno è caduta sull’artista belga Nico Dockx poiché nel suo modo di lavorare si avvale spesso della pratica dell’archivio; su Hans Ulrich Obrist, per il suo lavoro di curatore che ha fatto dell’archivio una modalità di lavoro; Emilio e Stefania Giorgi quali giovani collezionisti con un modo inedito di collezionare, in rappresentanza di ACACIA, l’associazione dei collezionisti milanesi.

Info:
http://www.theutopiandisplay.com
http://www.naba.it