L’Associazione Culturale Scarti organizza quattro laboratori di ambito teatrale, tenuti da docenti di esperienza e rilevanza internazionale, che si svolgeranno alla Spezia, al Centro Giovanile Dialma Ruggiero, dal 13 Marzo al 3 Maggio 2009. Il filo conduttore sarà il “tema del doppio”, del demone, della parte oscura dell’uomo. Il progetto ha ottenuto il Patrocinio della Licra Italia, Lega Internazionale Contro il Razzismo e L’Antisemitismo e del Comune e della Provincia della Spezia.
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“IL DOPPIO”, Stage sulle tecniche del Living Theatre
di Cathy Marchand
foto-cathy-marchandBiografia del docente: Cathy Marchand è un’attrice francese tra i personaggi più rappresentativi del Living Theatre. Nasce come attrice classica, si è formata a Parigi con J.Louis Barrault. E’ entrata giovanissima nel 1978 nel Living Theatre, la compagnia di Julian Beck e Judith Malina, ed ha partecipato a tutte le più importanti creazioni della compagnia.
Ha lavorato anche nel cinema italiano con Fellini (La città delle donne, Ginger e Fred) e con Sergio Citti (Casotto); recentemente ha avuto un ruolo negli ultimi film di Battiato, Musikanten e Niente è come sembra.
Dirige regolarmente laboratori e seminari sulle tecniche teatrali elaborate dal Living Theatre in tutta Italia e all’Università di Roma La Sapienza in collaborazione col Centro Teatro Ateneo.
Programma di massima: L’epoca che stiamo vivendo si contraddistingue per un periodo storico dove sono quasi del tutto assenti le “barriere” di tipo morale, etico e sociale che hanno aiutato l’umanità a salvarsi dalle barbarie sino ad ora. Parafrasando Dostoevskij, si potrebbe dire che la totale assenza di Valori e Punti di Riferimento fa entrare in ballo i Demoni, cioè il doppio, la parte d’ombra… Diceva Artaud che “l’attore deve stare sul palco come se stesse sul rogo, lanciando segnali fra le fiamme” Ovviamente, il lavoro che stiamo progettando si focalizza su una dinamica relazionale tra le parti chiare e le parti scure dell’umanità.
Concentrarsi solo sullo scuro sarebbe una banalizzazione. Tra le altre cose, le apparizioni in tv dei personaggi totalmente negativi che, tuttavia, agli occhi del pubblico diventano eroi, fa riflettere sull’urgenza di rappresentare – partendo da un classico come “Il sosia” – l’eterno conflitto della dualità dell’uomo: la lotta tra il bene e il male.
Attraverso le tecniche del Living Theatre si giungerà dunque al tema del corso.
Orari:
venerdì 13 Marzo 2009 ore 16-20 sabato 14 Marzo 2009 ore 10-13 e 15-20 domenica 15 Marzo 2009 ore 10-14 e 17-20; ore 21 performance finale ad ingresso libero e presentazione del libro di Cristina Valenti "Storia del Living Theatre"
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“DALLA VITA AL TEATRO…”
di Eva Babbini
Biografia del docente:
Eva Babbini è una giovane attrice e ballerina nata a Carrara. Si è diplomata alla scuola di spettacolo MAS di Milano e ha ottenuto il diploma professionale di “Educatore al movimento” presso la scuola APID “Il Melograno”. Dopo diverse esperienze cinematografiche e teatrali in produzioni nazionali e internazionali come ballerina, approfondisce la sua preparazione di attrice presso il Teatro Verdi di Pisa, dove frequenta il corso propedeutico all’Accademia d’Arte Drammatica “S. D’Amico” di Roma. Partecipa a stage di perfezionamento con Michel Azama, Armando Punzo e Riccardo Caporossi. Dal 2007 frequenta l’École Internationale de Théâtre Jaques Lecoq di Parigi.
Programma di massima:
Il lavoro che affronteremo riguarderà, oltre che le tecniche del movimento specifiche Lecoq, L’IMPROVVISAZIONE, come studio delle azioni della vita quotidiana (rejeu) per poi arrivare coscientemente alla dimensione teatrale con i suoi ritmi, tempi, spazi. Si arriverà così a dar sempre maggior forma alla propria impro’ percependo anche il forte rapporto con il pubblico. Il silenzio sarà un grande protagonista, attraverseremo lo spazio prima della parola, per permetterle di acquistare in seguito più forza, evitando i discorsi e le spiegazioni. Silenzio quindi, come fase ispiratoria, territorio inesplorato e, anche se conosciuto, sempre sorprendente, ricco di insidie, umanità, curiosità, che detengono spesso la portata scenica di un discorso. Gli attori allievi sperimenteranno così come relazionarsi, nella fuggevolezza dell’attimo, con il visibile e l’invisibile, con lo spazio, gli oggetti e il pubblico, cioè con il valore di qualsiasi relazione.
Date e Orari:
giovedì 2 Aprile 2009 ore 20-23 venerdì 3 Aprile 2009 ore 20-23 sabato 4 Aprile 2009 ore 15-20 domenica 5 Aprile 2009 ore 15-20
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“PSICANALISI DEL POTERE, per uno sviluppo coscente”
di Marie-Eve Gardère
Biografia del docente: Marie Eve Gardère, psicologa, ha seguito i seminari dei professori Lacan e Merleau-Ponty a La Sorbonne Università di Parigi. Figlia di Mireille Poggioli Gardère, “Giusta fra le nazioni”, è presidente della LICRA Italia, Ligue Internationale Contre le Racisme et l’Antisémitisme. Promuove eventi culturali con accademie straniere, istituzioni pubbliche e private. È stata responsabile del servizio di Psicologia e Orientamento presso il liceo francese Chateaubriand di Roma, e del Centro internazionale d’arte contemporanea Sala1. Ha curato le relazioni esterne del servizio culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia, dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, del Palazzo delle Esposizioni del Comune di Roma. Psicoterapeuta, fa parte del gruppo di Psicoterapia Istituzionale di François Tosquelles ed è psicodrammatista, esperta del metodo di Anne Ancelin Schützenberger. Ha insegnato presso l’Istituto di Psicoterapia Analitica di Roma. Ha pubblicato diversi contributi, tra cui: Arte e Cinema: Bresson, Capra, Wenders (Arte visiva e Pensiero creativo, ed. Carelli, 1995); Della seduzione, Alain Resnais (Cinema e Psicanalisi, 1997); LICRA Italie, le courage de la mémoire (Forum,2004; Le Droit de Vivre, 2004).
Programma di massima e tematica di riferimento: Lo spunto è venuto dalla proposta di Enrico Casale di tenere un seminario su Ubu re l’opera fondamentale dello scrittore francese Alfred Jarry, i cui valori sono in linea con l’operato della LICRA Italia Lega Internazionale Contro il Razzismo e l’Antisemitismo, che il docente rappresenta. Ubu re, scritto e diretto nel 1896, è un testo veemente, profondamente contro il potere. Roland Barthes ha scritto che la violenza del potere non consiste nell’impedire, ma nell’obbligare a dire.
Il pensiero si allea con le correnti profonde della psiche. Emerge l’idea del sentimento, del profondo e aperto sentire come vera forza rivoluzionaria. Ubu re ha un inconfondibile sapore autobiografico. Non per i fatti narrati, ma per i climi emotivi, e gli elementi onirici. Sotto la superficie, corrono energie sottratte al dominio della ragione. Lo psicodramma è un metodo di esplorazione di sé e delle proprie relazioni con gli altri. Il suo scopo è di aiutare ciascuno a svilupparsi nel senso dei propri desideri e valori, a trovare la spontaneità e la potenzialità creatrice, il surplus di realtà.
Quello che cambia a seguito di una scena rappresentata è l’immagine che ci facciamo di noi e dell’altro, e che ci immaginiamo l’altro si faccia di noi.
Lo psicodramma crea le condizioni per una raffigurazione esterna dei conflitti e ne rivela la vera natura. Il soggetto si sorprende delle sue reazioni prima ancora di capirle. Messa in gioco, la realtà psichica si riconosce e dispiega. Vi invento come siete diceva Robert Bresson.
Frantumando le consuetudini linguistiche si fa apparire la successione degli eventi legati fra di loro da una labile traccia emotiva. Lo stato d’animo che lega fra di loro gli eventi pubblici, come quelli privati, la loro ripetizione alogica apparentemente senza significato, è il soggetto del nostro seminario.
Marie-Eve Gardère
Date e Orari:
venerdì 24 aprile 2009 ore 20-23 sabato 25 aprile 2009 ore 11-14, 15-18 domenica 26 aprile 2009 ore 11-14 ____________________________________________________
“LA LUCE COME LINGUAGGIO”
Appunti per lo sviluppo di una drammaturgia dell’illuminazione
di Stefano Mazzanti
Biografia del docente: luce-in-scena1Stefano Mazzanti è lighting designer e artista visivo. Da diversi anni porta avanti un lavoro di ricerca nell’ambito dell’impiego espressivo e artistico della luce. Laureatosi in DAMS con una Tesi di Laurea dedicata al linguaggio della luce, per alcuni anni ha seguito, come assistente, uno dei massimi professionisti del settore: il lighting designer Gigi Saccomandi.
Ha pubblicato il libro “Luce in scena” specificamente dedicato all’illuminazione teatrale, e tenuto numerosi corsi sull’argomento.
In ambito lavorativo applica e sviluppa le sue conoscenze nei settori dello spettacolo e delle arti visive. Attualmente collabora con importanti artisti per spettacoli di teatro, opera e danza. Realizza installazioni, sculture ed eventi basati sulla luce e le nuove tecnologie.
E’ docente di Illuminotecnica e Light design all’Accademia di belle Arti S. Giulia di Brescia.
Programma di massima:
* Introduzione generale alla luce come linguaggio
* Elementi per sviluppare una drammaturgia dell’illuminazione: come la luce può servire a “raccontare”
* Progettare l’illuminazione di uno spettacolo.
* Il metodo di lavoro:
dal confronto col regista o coreografo, attraverso un lavoro di ricerca preliminare, alla progettazione vera e propria
* Analisi di alcuni spettacoli del docente
Date e Orari:
sabato 2 maggio 2009 ore 15.30 - 19 domenica 3 maggio 2009 ore 15.30 – 19
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Al termine degli incontri sarà rilasciato un attestato di partecipazione
Per INFORMAZIONI sui docenti, programmi dei laboratori, e sui costi : www.associazionescarti.it
Chiara De Carolis 340-8548724
Daniele Passeri 349-2530281
Enrico Casale 3498738202 |