Venerdì 20 febbraio 2009, dalle ore 15.30 alle 19, presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (via delle Belle Arti 54), Nosadella.due propone una tavola rotonda per avviare un’indagine trasversale sul tema della percezione, condivisione, suddivisione e trasformazione degli spazi urbani, in conseguenza al cambiamento in atto nella geografia europea rispetto alla convivenza tra popoli di culture diverse.
La giornata nasce in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna per offrire agli studenti come ai cittadini un momento di riflessione e dialogo cosciente su temi di attualità come quello delle diversità culturali. Fin dalla mattina Elisa Del Prete e Giusy Checola di Nosadella.due e la curatrice in residenza Vessela Nozharova visiteranno gli atelier dell’Accademia per incontrare alcuni studenti, selezionati appositamente da docenti di Arti Visive, per un momento interamente dedicato alla discussione sulla ricerca dei giovani artisti, offendogli la possibilità di confrontarsi con esperti di livello internazionale.
La tavola rotonda Territorio e diversità, intesa come momento di confronto speculativo tra esperienze dislocate su vari territori nazionali e internazionali, si colloca all’interno di PASS- Produce Art (as) Social Strategy, il programma 2009-2010 di Nosadella.due a cura di Giusy Checola ed Elisa Del Prete, dedicato al rapporto tra l’Italia e i paesi dell’area balcanico-mediterranea.
La storia delle culture, in primis quelle italiane, è una storia di dominazioni e flussi migratori. Oggi, come in passato d’altronde, gruppi di etnie eterogene affluiscono nelle città distribuendosi nello spazio urbano, alterandone le condizioni di condivisone e fruizione. Insediamenti che si caratterizzano per necessità contingenti e che introducono tradizioni culturali diverse da quelle di accoglienza, generando fenomeni di aggregazione come di segregazione. A partire da questa riflessione la tavola rotonda si propone di indagare concetti che sono tuttora alla base del dibattito europeo come “occupazione”, “diritto”, “tutela delle diversità culturali” e “protezionismo”.
Con l’intervento di esperti provenienti dal mondo dell’arte ma anche da ambiti quali l’architettura, la giurisprudenza e l’urbanistica, la tavola rotonda vuole stimolare una riflessione critica a partire dalla presentazione di progetti artistici e architettonici realizzati in diversi ambienti e città, nazionali e internazionali. Da Sofia, dove il contesto socio-culturale è caratterizzato da una forte presenza italiana e da un’influente minoranza bulgaro-turca, si giungerà a Torino, che negli ultimi anni si è distinta per aver promosso pratiche di arte pubblica come linguaggio di ricerca e di impatto sociale; da Tirana, protagonista di recenti trasformazioni del tessuto urbano, spesso di natura privata e abusiva, si arriverà a Roma, dove un laboratorio di arte urbana sperimenta nuovi modelli di ricerche e azioni con particolare attenzione agli spazi abbandonati; infine, particolare attenzione sarà rivolta a Bologna e ai progetti di riqualificazione e trasformazione territoriale attualmente in atto.
La discussione sarà moderata da Giusy Checola di Nosadella.due e interverranno Vessela Nozharova, Alessandro Quaranta, Federico Zanfi, Lisa Parola, Giovanni Ginocchini e Camilla Sanguinetti.
Giusy Checola, ideatrice del progetto biennale 2009-2010 “PASS - Produce Art (as) Social Strategy” in collaborazione con Elisa Del Prete, con cui cura e coordina il programma di residenza di Nosadella.due. Curatrice indipendente e giornalista, collabora con “Purple Magazine”, rivista di Purple Press, specializzata in editoria d’arte ed edizioni d’artista.
Vessela Nozharova, curatrice indipendente, vive e lavora a Sofia. Dopo la formazione alla National Academy of Fine Arts di Sofia e il tirocinio presso lo S.M.A.K. Museum di Gent, ha diretto l’Irida Art Gallery e lavorato come Visual Arts Manager e curatrice presso la Red House Centre for Culture and Debate di Sofia.Collabora con riviste specializzate come Art Magazine, Newspaper 'Culture', ‘Theatre’ Magazin, e per i quotidiani ‘Sega’, ‘Standart’, ‘Democracy’, ‘Duma’ e ‘Dnevnik’. Nel 2007 ha curato il Padiglione Nazionale Bulgaro alla 52° Biennale di Venezia.
Alessandro Quaranta, artista torinese, opera da tempo sull'intreccio dei concetti di casa/relazione/viaggio/rito, attento ai nuovi contesti e ai nuovi valori, alle istanze sociali e alle trasformazioni in corso. Temi centrali del suo lavoro sono le appartenenze, le differenze, la cittadinanza, i meccanismi d'inclusione e d'esclusione, gli stili di vita e l'abitare. Le comunità di Rom che abitano il territorio italiano sono oggetto della sua osservazione da alcuni anni.
Federico Zanfi, architetto e dottore di ricerca in Progetti e Politiche Urbane, è docente a contratto di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano. Ha lavorato con l’agenzia di ricerca Multiplicity ed è curatore di Post-it City, mostra sulle forme temporanee di spazio pubblico prodotta dal Centre de Cultura Contemporània de Barcelona. E' autore di Città latenti. Un progetto per l'Italia abusiva (Bruno Mondadori, Milano 2008).
Camilla Sanguinetti è un architetto bolognese che collabora da anni con il gruppo Stalker di Roma (www.osservatorionomade.net), un laboratorio di arte urbana nato in seno alla facoltà di Architettura dell’università di Roma Tre. Il gruppo compie ricerche e azioni sul territorio - con particolare attenzione alle aree di margine e ai vuoti urbani - volte a indagare le complesse dinamiche sociali ed economiche legate a processi di insediamento e trasformazione. Tra i progetti realizzati Savoregno Ker (La casa di tutti), un esperimento di auto-costruzione che si è tenuto nel Campo Rom “Casilino 900” in risposta all’esigenza di alloggi sostenibili per l’uomo e l’ambiente.
Giovanni Ginocchini, architetto, si occupa di urbanistica, partecipazione, comunicazione. E’ dal 2005 consulente del Comune di Bologna e collabora inoltre con il Dipartimento Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano. E’ coordinatore di redazione della rivista internazionale Planum.net. Con Cristina Tartari ha curato il volume Il Mercato: una storia di rigenerazione urbana a Bologna (Edisai, Ferrara 2007).
Lisa Parola è membro di a.titolo, un’ organizzazione no profit fondata a Torino nel 1997 con lo scopo di promuovere l'arte contemporanea orientata verso le dimensioni sociali, politiche e culturali dello spazio pubblico. Una delle linee guida della ricerca di a.titolo è rappresentata dalla riflessione sullo spazio pubblico inteso come spazio fisico e come complesso di relazioni nel quale l’arte contemporanea è strumento per la lettura e il “ridisegno” del territorio.
Nosadella.due – Residency for artists and critics Via Nosadella 2, Bologna www.nosadelladue.com Informazioni: info@nosadelladue.com; tel +39 3923457410
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