L'opera di Violeta racchiude in modo totalmente sincero il rapporto tra vita di tutti i giorni ed erotismo che spesso viene scisso sia dal punto di vista concreto “di vita” sia dal punto di vista della produzione artistica. Sono rare infatti le opere e più in generale le produzioni artistiche ove si possa riscontrare la compresenza di molteplici temi e significati, provenienti da tutto il mondo, dai culti, dal sapere popolare e dal privato dunque dalla sfera dell'eros. Temi che riscontriamo nei piccoli disegni su carta o nelle grandi tele, spesso dittiche o trittiche di Violeta Caldrés. Nell'opera più recente dell'artista, (premetto di giovanissima età), oltre a quanto già detto è presente una straordinaria modernità che la rende ancora più interessante, in uno scenario dove marketing e packaging sono il pane quotidiano e il sesso è sotto gli occhi di tutti, nessuno ha mai parlato di packaging per il sesso... o almeno come lo intende Violeta. Ispirandosi ai siti porno e a contenuto erotico più cliccati del mondo crea disegni che poi impacchetta come un prodotto da Super Market, pronto, precotto, da prendere e scartare all'uso, ogni disegno se associato agli altri è però allo stesso tempo anche una brillante mappatura dei siti erotici “da visitare perché più visitati” sul panorama del web. É chiaro che l'opera di Violeta si evolve con straordinaria dinamicità e attualità, così volge all'installazione, si ramifica tra fotografia, pittura, disegno e culmina nel video dove il tema supera la guida erotica in pacchetto e, fermo restando il legame con la società e l'attualità, entra nel mondo della cellula, della vita, della vita interrotta, nella ricerca di vita, di vita da vivere, di conoscenza dell'essere, del piacere per l'essere e di ciò che è buono, perché serve a sopravvivere; così l'arte vive sul gioco della vita. Testo critico: Paolo Insolera |