115 film da 21 paesi per raccontare l’ambiente e l’uomo nel suo rapporto con la natura, i suoi simili, gli oggetti che fabbrica e ciò che coltiva.
Nel mese di ottobre Torino sarà ancora una volta sede del più importante festival di cinema a tematica ambientale in Italia con l’11a edizione del Festival CinemAmbiente, per raccontare con immagini e film, suoni, incontri, mostre, workshop e dibatti lo stato di salute dell’uomo e del pianeta e soprattutto per immaginare insieme un nuovo modello di vita ecosostenibile.
Gli allarmi ormai quotidiani spingono sempre più i governi ma soprattutto le persone comuni ad ammettere l’urgenza dei problemi ambientali e la necessità di strategie economiche sostenibili e rispettose del pianeta. I problemi che la nostra epoca ci pone, il riscaldamento globale, lo sviluppo demografico, la carenza di risorse energetiche, l’instabilità e l’incertezza socio-economica, lo sviluppo incontrollato delle nuove potenze economiche sono temi complessi e controversi. Le occasioni di riflessione e approfondimento diventano pertanto urgenti e necessarie.
Negli ultimi anni contributi utili alla riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente giungono da differenti settori dell’arte e della cultura. Il cinema, impegnato in prima linea e con grande attivismo in questa “battaglia”, ha trovato nel documentario lo strumento di eccellenza per la diffusione e il sostegno della coscienza ambientalista.
Fondato e diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, il Festival CinemAmbiente avrà luogo a Torino dal 16 al 21 ottobre 2008 per superare con l’11a edizione lo straordinario successo di pubblico e di attenzione dello scorso anno e ribadire il ruolo di maggiore manifestazione cinematografica italiana a tematica ambientale.
Obiettivo del Festival CinemAmbiente è di dare voce alle istanze di difesa dell’ambiente e alle possibili soluzioni per lo sviluppo sostenibile.
A conferma della crescita e del riconosciuto profilo culturale del Festival, l’11a edizione di CinemAmbiente si svolgerà in numerose sedi, coinvolgendo il centro della città di Torino. Proiezioni e incontri avranno luogo nelle sale del Cinema Massimo, del Museo Regionale di Scienze Naturali che oltre a proiezioni e conferenze ospiterà tre mostre fotografiche nella splendida “crociera” dell’ultimo piano, recentemente inaugurata. Si confermano partner del festival anche Amantes, sede di molte proiezioni della sezione Panorama e il Circolo dei Lettori che ospiterà gli aperitivi letterari ecosostenibili con la presentazione di importanti libri a tematica ambientale e l’UGC Citè di Moncalieri che, insieme alla Cascina Marchesa, sarà sede di iniziative collaterali.
Tornano le iniziative di sensibilizzazione della sezione Ecokids, un festival nel festival, che grazie all’appoggio di volontari e personaggi del mondo dello spettacolo porta il cinema ambientalista nelle scuole elementari, medie e superiori di 15 comuni piemontesi e, per la prima volta, raggiunge anche la Valle d’Aosta.
Confermata la formula concorso con le tre sezioni: Doc Internazionali, Doc Italiani e Cinema di Animazione, ma il Festival CinemAmbiente non si esaurisce con i suoi concorsi. Il cartellone è, infatti, impreziosito dalla sezione Panorama, che porta a Torino molti medi e cortometraggi a tema ambientale, così come è sempre più rilevante il contributo alla riflessione delle sezioni Ambiente e Diritti e Ambiente e Lavoro, così come di grande importanza e interesse sono le mostre fotografiche allestite al Museo Regionale di Scienze Naturali.
Il Concorso Internazionale, che presenta 10 film dei quali 7 in anteprima nazionale selezionati tra le centinaia di film iscritti, rivela innanzitutto un nuovo modo di proporre al pubblico le tematiche ambientali. Una scelta che CinemAmbiente appoggia per l’atteggiamento che non si limita alla denuncia e agli allarmismi ma propone nuove pratiche di ethical living. In Garbage! The revolutions starts at home, per esempio, il regista americano Andrew Nisker ha convinto la famiglia di due amici a essere protagonista del suo esperimento cinematografico/ambientale: madre, padre e 3 figli per 3 mesi accettano la sfida di tenere nel garage tutti i rifiuti prodotti. Un documentario che in maniera divertente ma approfondita fa riflettere sull’importanza non solo di riciclare ma soprattutto di ridurre la produzione di rifiuti. La presidenza di giuria del concorso internazionale, affidata a Leo Hickman, porterà ancora di più l’attenzione sul concetto di buone pratiche e su ciò che si può fare nel nostro quotidiano, nelle nostre famiglie. Hickman infatti, a Torino anche per presentare nel corso degli Aperitivi Letterari di CinemAmbiente il suo libro “Ultima chiamata” è una delle figure di riferimento dell’ambientalismo internazionale. Con i suoi articoli sul The Guardian (tradotti in Italia da Internazionale) suggerisce un nuovo – e affrontabile, a patto di sapersi sacrificare – atteggiamento nei confronti della vita e soprattutto dei consumi. Per un intero anno questo combattivo giornalista inglese ha verificato la possibilità di vivere senza mai violare rigidi principi etico-ecologici: ha creato un allevamento di vermi in giardino per riciclare autonomamente i rifiuti organici, ha utilizzato solo prodotti rispettosi dell’ambiente, ha usato per la figlia solo pannolini lavabili ed è arrivato addirittura ha trascorrere le sue vacanze estive in Italia senza mai usare l’aereo o l’auto!
Non mancheranno, sempre nella sezione del concorso internazionale, importanti spunti di rifessione su argomenti di grande attualità: The Nuclear Comeback affronta infatti un viaggio nei principali impianti nucleari del mondo. Il nucleare, visto da alcuni come unica vera alternativa al petrolio e soluzione per il riscaldamento climatico, continua a essere estremamente rischioso e costoso dividendo la comunità scientifica, l’opinione pubblica e gli ambientalisti stessi. Il film bulgaro Corridor#8 racconta le vicissitudini del progetto europeo nato per collegare con una grande autostrada il Mar Nero e il Mare Adriatico passando attraverso Bulgaria, Macedonia e Albania. The Beast Within è un’incredibile documentazione di un fenomeno diffuso nel mondo ma poco conosciuto: i combattimenti organizzati tra animali. Il regista Scagliola compie un viaggio dal Messico alla Cina, dagli Usa all’Indonesia e crea un film, meraviglioso anche dal punto di vista fotografico, che indaga l’istinto di violenza dell’uomo. L’Africa è al centro dell’attenzione internazionale: film come Taking Root: the Vision of Wangari Maathai che racconta la storia della prima donna africana ad ottenere il Premio Nobel per la Pace per la sua lotta per lo sviluppo del Kenya o The End of the Rainbow che testimonia l’impatto dei nuovi impianti per l’estrazione dell’oro in Guinea, raccontano un continente in radicale evoluzione.
Il Concorso Documentari Italiani conferma l’interesse e la capacità della cinematografia italiana nel confrontarsi con tematiche ambientali. Saranno 12 i film in concorso, con la presenza in gara di tre grandi registi come Silvio Soldini, Daniele Segre e Guido Chiesa.
Il Concorso Cinema di Animazione vede la partecipazione di 11 film da altrettanti paesi. E l’animazione, sempre attenta alle tematiche ambientali, è presente trasversalmente in tutte le sezioni del festival.
Molti i temi forti sui quali si articolerà il resto della ricchissima programmazione del festival: dall’Ecodesign nell’anno in cui Torino è capitale mondiale del design e uno dei temi forti è quello dell’architettura sostenibile, con film come Ecopolis e Greensburg al festival grazie a Discovery Italia, nuovo canale satellitare presentato in anteprima proprio al CinemAmbiente, al focus sull’Anno Polare Internazionale che si celebra nel 2008 e per il quale saranno chiamati a testimoniare gli Inuit, la popolazione di indiani nordamericani che più di ogni altra è custode del valore delle terre ghiacciate del pianeta. Tra gli argomenti proposti dall’edizione 2008 troviamo quello dell’acqua; le risorse idriche sono sempre più rare e preziose e oggi sono circa 1.400.000.000 le persone che nel mondo che non hanno accesso all’acqua potabile, più di 2 miliardi quelle che non hanno alcun sistema sanitario domestico, e una persona su 3 non beneficia di sistemi di depurazione delle acque usate. Numeri allarmanti sui quali il Festival ha deciso di concentrare una parte del lavoro. Fra gli altri il film One Water, nel concorso internazionale, racconta attraverso immagini splendide il controverso rapporto dell’uomo con questa indispensabile risorsa. Rinnovata per importanza e qualità la sezione Ambiente e Lavoro, organizzata da quest’anno in collaborazione con Inail, presenta lunghi e cortometraggi che esplorano lo sfaccettato e contraddittorio rapporto dell’uomo con le proprio occupazioni e la sicurezza ambientale e personale. Come ormai è tradizione il Focus sui Diritti Umani, organizzato dal festival in collaborazione con Amnesty International, si concentra in questa edizione sul Tibet e la sua lotta per la sopravvivenza e sul dramma dei bambini soldato in Darfur.
http://cinemambiente.it/media/comunicato-stampa.pdf
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