In questa quarta edizione Komikazen, Festival Internazionale del Fumetto di Realtà, è lietissimo di ospitare la prima mostra di disegnatori libanesi in Italia – che incontreranno tra l’altro il pubblico e le scuole cittadine - ed è particolarmente onorato di avere tra gli ospiti Anke Feuchtenberger, che non solo farà due mostre, ma terrà anche un seminario con le donne della casa rifugio del progetto prostituzione di Ravenna. Sarà inoltre ospite del Festival, Federico Del Barrio, un altro indiscusso maestro del fumetto spagnolo insieme a Raùl e allo sceneggiatore Felipe Cava già ospiti delle edizioni precedenti. Oltre alla disegnatrice tedesca e a Del Barrio, sarà presente anche la giovane autrice libanese Zeina Abirached: novella Satrapi, acclamata all’ultimo festival di Angouleme, racconta con delicatezza e ironia storie di una Beirut scomparsa con stile calligrafico e naif Un altro ospite proveniente dal Vicino Oriente sarà il disegnatore palestinese Samir Harb: di professione architetto (fa parte dello staff della Riwaq Biennale, unico evento internazionale di arte contemporanea nei territori palestinesi) ama però la letteratura disegnata. La Palestina ha avuto un grande disegnatore, Naji al Ali, ucciso in circostanze misteriose a Londra nel 1988. Samir utilizza lo stesso sguardo disincantato e testimonia quanto l’arma della caricatura possa essere efficace per svelare l’ipocrisia, l’ingiustizia, ma anche la gioia di vivere quotidiana.
Per il secondo anno inoltre saranno premiati i migliori talenti del fumetto della regione Emilia Romagna: proprio in occasione di Komikazen saranno presentati i due libri dei vincitori della scorsa edizione Leonardo Guardigli (per Centro Andrea Pazienza) e Marino Neri (Kappa Edizioni). Le mostre saranno dislocate in diversi spazi espositivi della città e saranno aperte al pubblico per un periodo più lungo: alcune fino al 7 gennaio 2009 (fare riferimento al calendario dettagliato sul sito)
Notizie biografiche di alcuni degli ospiti Federico Del Barrio, nato a Madrid nel 1957, è uno dei più importanti autori di fumetti spagnoli. Disegnatore, illustratore, grafico e scrittore teatrale. È un intellettuale poliedrico che fa parte del felice cenacolo che fa capo allo sceneggiatore Felipe H. Cava e che ha costituito l’humus creativo dell’arte sequenziale nella Spagna post franchista. Ha partecipato a numerose opere collettive tra cui 11-M Once Miradas, sull'attacco terroristico de l'11 marzo a Madrid (presentato nel 2005 alla prima edizione di Komikazen). Ha pubblicato diversi fumetti in Francia, mentre in Italia è in uscita El Artefacto perverso per Comma 22 editore in occasione di questa nuova edizione di Komikazen.
Anke Feuchtenberger, nata a Berlino Est nel 1963, ha pubblicato per molti anni le sue storie sulla stampa internazionale e sui maggiori quotidiani tedeschi come ”Die Zeit”, “Junge Welt”, “Süddeutsche Zeitung”. Il suo primo libro – una raccolta di storie dal titolo Herzhaft – lebenslänglich - risale al 1993 e negli anni continua a pubblicare da sola o collaborando con la scrittrice Katrin de Vries con la quale realizza, tra gli altri, La puttana P getta il guanto (Die Hure H zieht ihre Bahnen, 2003), ultimo libro edito in italiano da Logos e presentato al Festival. Lavora inoltre come illustratrice disegnando manifesti per spettacoli di danza e teatro, e dal 1997 insegna in un corso alla Fachhochschule für Gestaltung di Amburgo. In Italia ha realizzato illustrazioni per “Lo Straniero” mentre un suo libro - Quando muore il mio cane mi faccio una giacca - è stato pubblicato da Coconino Press (2005) facendoci conoscere la sua narrazione onirica e frammentata, innocente e spietata al tempo stesso.
Zeina Abirached, nata a Beirut nel 1981, ha trascorso la sua infanzia in una casa situata sulla ‘linea verde’, zona di demarcazione che tagliava in due la città di Beirut durante la guerra civile. Sua madre inventava per lei ogni giorno una storia per nascondere la realtà della guerra che si svolgeva a pochi metri dallo loro strada. Dopo gli studi all’Accademia Libanese delle Belle Arti si è ispirata a questi episodi per realizzare il suo primo album, Catharsis. In Catharsis, primo premio del festival del fumetto di Beirut nel 2002, si ritrova in bainco e nero, in uno stile pulito, tutta la drammaticità di Beirut unita allo sguardo di una bambina che scopre la realtà del mondo. Nel ‘libro-oggetto’ 38 rue Youssef Semaan, secondo album che prende il titolo dal suo indirizzo di casa, raffigura, con la stessa poesia e gli stessi contrasti, le figure familiari dei vicini e dei commercianti che hanno appreso la guerra dimenticata. Nel suo ultimo album Mourir, partir, revenir dà a Beirut il personaggio principale al quale si aggiunge il tema della fuga verso altro.
Le mostre saranno aperte fino al 7 gennaio. |