S’inaugura sabato 23 maggio 2015 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Coincidenze significative” di Patrizia Mori a cura di Elena Colombo. La mostra resterà aperta fino al 3 giugno 2015 con orario 15:30 – 19:00 dal martedì al sabato.
Le opere di Patrizia Mori ci conducono in un viaggio nella memoria fatto delle piccole cose che ognuno di noi si è lasciato alle spalle nello scorrere dei giorni. Entriamo dentro le stanze abbandonate con la sensazione di trovarvi un’intimità straziante e straziata. Eppure conserviamo la consapevolezza della testimonianza di qualcosa di famigliare. Frammenti che ritraggono frammenti, brani strappati dal notes della nostalgia, in cui foglie secche segnano le pagine e un intreccio di corde ricorda l’inesorabile procedere del calendario, almeno quanto i ritratti che, fermati su pellicola, vorrebbero non invecchiare. È una ricerca storiografica che, seguendo le più recenti scuole di archiviazione documentale, ha come fulcro il micro - racconto, ossia quella parte di Storia che generalmente non compone la cronaca ufficiale ma che è la base dell’identità individuale e collettiva. È l’approccio seguito da studiosi liguri come Antonio Gibelli, che sottolinea l’importanza di libri, riviste, immagini, reliquie e persino cocci quali fonti che fanno risaltare una complessità narrativa spesso ignorata, esposta al rischio di dispersione e tuttavia in grado di alimentare le nostre radici più profonde. D’altronde le case abbandonate, con la polvere delle loro stanze, hanno sempre costituito un polo di attrazione per i maestri della fotografia. Il pulviscolo sospeso nell’aria e sugli oggetti riverbera la luce che filtra dalle imposte scostate; le imposte socchiuse lasciano filtrare un bagliore che richiama le porte degli ambienti di Edward Hopper, donando allo sguardo la possibilità di una prospettiva che da limitata si fa aperta verso l’infinito trascendente, in una descrizione emotiva che si rifà allo stream of consciousness e a “Gita al Faro” di Virginia Woolf. |