Il progetto pittorico - installativo pensato appositamente per lo spazio espositivo, si situa a cavallo tra pittura, scultura e istallazione, generi e modalità esecutive in cui da anni si esplica la ricerca dell'artista e il cui filo conduttore si può cogliere nella sperimentazione continua dei valori formali e percettivi dell'opera d'arte a partire dalla realtà che lo circonda.
Sandro Sanna, espone in mostra un progetto pittorico - installativo pensato appositamente per lo spazio di TRAleVOLTE, che si situa a cavallo tra pittura, scultura e istallazione, generi e modalità esecutive in cui da anni si esplica la ricerca dell'artista di origine sarde ma romano d'adozione e il cui filo conduttore si può cogliere nella sperimentazione continua dei valori formali e percettivi dell'opera d'arte a partire dalla realtà che lo circonda. Le sue opere assumono la valenza di dispositivi per l'evidenziazione di mondi reali ma allo stesso tempo paralleli, celesti e sotterranei, in cui poesia e arte tendono a fondersi in un'unica entità. Il progetto espositivo, che prende avvio da una delle ultime serie pittoriche aventi come titolo "Origine e Primigenia", si pone come una meditazione coscienziosa sulle tragedie dei barconi d'immigrati che ogni settimana affondano nel cosiddetto Mare nostrum. L’artista, che ha sempre svolto la sua ricerca in ambito astratto indagando gli elementi vitali dell’esistente, intende con un gesto d’amore rivolgere lo sguardo a un orizzonte di mare che in quest'ultimi tempi è diventato sinonimo di dolore e di tragedia, realizzando un’opera che evoca la superficie dell’acqua, il confine e la separazione tra mondi. Un segno naturale di pura valenza simbolica ed etica al fine di stimolare una riflessione collettiva. A cura di Alberto Dambruoso
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