Akademia Ruchu a Palermo 3 GIORNI 3 PERFOMANCE
Il progetto si divide in tre parti:
8 Maggio ore 21:00 "Army" in Piazza Bologni - Un’azione dinamica e artistica, una riflessione sulle sorti europee. “Army” parla di ordine e di perturbazione dell'ordine.
9 maggio dalle 12:00 alle 15:00 presso Museo Riso - workshop "CONDIZIONI DI COMUNICAZIONE VISIVA" (max 25 partecipanti).
9 maggio ore 21:00 "Clearly in Silence" Foro Italico - L'azione esterna comprende un’area corredata dai cubi illuminati che formeranno a loro volta una scritta monumentale.
10 maggio ore 19:00 "Chinese Lesson" presso Museo Riso - Le azioni disinibite del gruppo si spostano tra momenti privati e quelli di teatro fisico.
“ARMY” è resa attuale l’azione stradale degli anni 90° con la suo forma semplice e commuovente. Il titolo allude all’esercito di terracotta della tomba del primo imperatore cinese Qin Shi. Il gruppo degli artisti si muove nell’archeologia della quotidianità, nella concretezza delle sue immagini, nei testi e cerca di reagire e sopravvivere nello stato di pericolo. Il ritmo del movimento è dettato dalla musica dalla quale un colona sonora deriva dalla registrazione demoniaca dell’ esorcista televisivo. Simbolico e reale pericolo rappresenta il campo di ardenti pali di bambù i quali dopo l’uscita di scena degli artisti creano una vivente installazione.
“CLEARLY IN SILENCE” è un azione esterna che comprende un area di circa 500 metri quadrati, inizialmente corredata dai cubi illuminati che poi creano una scritta monumentale. Nell’azione partecipano oltre al gruppo dell’AKADEMIA RUCHU altre 25 persone che prima hanno partecipato al workshop formativo di durata di un giorno. Questo conduce per stabilire una adeguata comunicazione che sia in grado di rispondere al contesto culturale e sociale del posto nel quale l’azione viene realizzata. L’ azione drammaticamente si sposta dall’area piena di gente che si muovono nel trance, verso la scritta monumentale che si sta costruendo. Le trasformazioni e i cambiamenti estraggono il senso dell’azione che viene sviluppata insieme .
“ CHINESE LESSON” si articola in una serie di brevi performance del gruppo composto da cinque persone la cui durata va dai cinque ai dieci minuti. Le loro fondamentali caratteristiche riguardano la loro unità formale, che deriva da un lungo processo di ricerche, che da oltre trenta anni l’ AKADEMIA RUCHU sperimenta nel settore dell’area del linguaggio visuale del teatro. Le libere azioni del gruppo passano dalla sfera privata alla condensata azione plastica che richiede un eccezionale abilità fisica, questa rappresenta una delle caratteristiche particolari del teatro, come lo descrive L’AKADEMIA RUCHU. Analogamente, come nel maggior parte delle loro realizzazioni anche in questo caso l’esperienza formale non esclude il significato sociale ma, al contrario serve per estrarlo dal sottotesto della stessa materia del lavoro artistico, in qualsiasi condizione e in riferimento a qualsiasi pubblico.
Per prenotarsi al WORKSHOP e per altre info 3898773918 patriziastefanek@gmail.com Ingresso gratuito
Progetto con il contributo del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica di Polonia e dell’Istituto Polacco di Roma, con il patroncino del Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Consolato Onorario della Repubblica di Polonia a Palermo, Autorità Portuale di Palermo, Museo Riso, Dimora OZ, PaMaP Lab, Europa Condivisa. Grafica: Luca Campanella; Sponsor: Suite alla Cattedrale, Fabbrica102, Caffè del Kassaro, Ferro di Cavallo, Acanto Bianco B&B
________________ AKADEMIA RUCHU L’Akademia Ruchu, che opera ininterrottamente dal 1973, è un esempio unico di un gruppo di creativi, che realizzarono in Polonia negli anni '70 e '80 un regolare programma di interventi anonimi caratterizzati da una contestazioneverso la situazione socio-politica del tempo. Le azioni che sfuggivano alla censura erano effettuate in diversi ambienti, spesso in cicli di più giorni. I membri dell’Akademia Ruchu, spesso definita come un teatro comportamentale e di narrazione visuale,hanno creato azioni, prossime al carattere dell’happening, fuori dalla sfera artistica ufficiale - in spazi "non-artistici"; per le strade, in aree residenziali e industriali. In totale, l'Akademia ha realizato in questo periodo più di 100 interventi. A differenza di oggi, nella maggior parte delle dimostrazioni gli spettatori e partecipanti della prima Akademia Ruchu erano passanti, passeggeri di trasporti pubblici, residenti delle case vicine. La presenza di una telecamera nascosta o di un fotografo che lavorava con discrezione non era parte del messaggio di azione sociale. La pratica creativa dell’Akademia Ruchu a partire dalla fine degi anni '70, e poi coerentemente fino ad oggi, si arricchisce con l'iniziativa di portare lo spettatore a diventare partecipe e co-creatore della manifestazione. Essi rappresentano un esempio di azioni innovative per il recupero di legami sociali, di creazioni sulla vita quotidiana, e di originali forme di espressione sociale. Questa attività è proseguita con i cambiamenti degli anni '90 ed è stata sviluppata per il presente, collezionando più di 200 progetti da circa 600 rappresentazioni in Polonia e all'estero. Parallelamente l’Akademia Ruchu ha attuato ed attua a tutt’oggi un programma di teatro visivo, basato su parti in movimento della vita quotidiana negli spazi dell’arte, presentando i suoi spettacoli e performance in ambienti di teatro alternativo, musei e gallerie d'arte. L’Akademia Ruchu ha presentato il suo lavoro in quasi tutti i Paesi europei, nelle Americhe e in Giappone, in tournèe e in importanti festival di teatro (tra cui i festival internazionali di teatro di Caracas e Nancy, il Festival Kaaitheater a Bruxelles, il Festival Internazionale del Teatro di Chicago, il Live Festival Art di Glasgow). Le attività visive e il lavoro dell'Akademia sono state presenti, tra l’altro, al Documenta 8 di Kassel, al Performa 13 a New York, alla Biennale di Istanbul 2014, all'Institute of Contemporary Arts ICA di Londra, al Museum for Contemporary Arts PS1 di New York al Museo di Arte Moderna di Yokohama.
CHINESE LESSON Una serie di spettacoli brevi da parte del gruppo Durata: 70 minuti; Premier nel febbraio 2006. L'intero pezzo è composto da una serie di performance; brevi dai 5 ai 10 minuti, pezzi che coinvolgono cinque membri del gruppo. Ha origine da 30 anni di esperienza di AR nel creare il proprio linguaggio teatrale visivo, la performance adotta una forma all'unisono. Le azioni disinibite del gruppo si spostano tra momenti privati e quelli concentrati che necessitano di funzioni di teatro fisico eccezionali - una caratteristica che è strettamente associata alla definizione di Akademia Ruchu delle proprie pratiche creative. Come con la maggior parte delle performance di AR, la forma non elimina il lavoro sociale, infatti, al contrario, in questo caso serve a portare alla luce proprio significato implicito dell'azione. Una caratteristica importante di questa nuova iniziativa è l'universalità della formula, che comporta l'applicazione dello stesso materiale creativo in qualsiasi condizione, prima di ogni tipo di pubblico, e sotto qualsiasi numero di configurazioni
ARMY Durata: 30 minuti 'Army' è un'azione artistica dinamica (visiva), le cui successive - sempre in aggiornamento - versioni sono un tentativo di interpretare le mutevoli sorti dell'Europa. La nostra conoscenza del mondo assume spesso il carattere di un puzzle statistico, impegnando la nostra attenzione e memoria con mezzi che creano dipendenza da esperienze culturali e la vita quotidiana di ogni giorno. 'Army' parla di ordine e di perturbazione dell'ordine. Parla di direzione e la perdita di direzione. Parla della sorte dell'umanità e del suo potenziale. Si rivolge alla drammaturgia simbolica e locale dell'umanità. Nella prima fase della performance, gli attori inizialmente segnano una serie di aree d'azione per poi lasciarle con atti simbolici accumulati dalla vita quotidiana. Questa pulizia o 'sterilizzazione' di ogni frammento scelto del posto o del marciapiede, apre la strada per la ricezione dell'altare sacrificale, o se si vuole, di una scheda bianca, su cui ci saranno scritti dei segnali di un messaggio universale. Questi atti hanno anche un riferimento alla drammaturgia dei fatti, che modellano la coscienza dell'uomo moderno. Dopo questo, il display - con la sua capacità di costruire un collettivo intrigante di equilibrio spaziale, così come il gioco tra il gruppo e gli individui che è piena di doppi significati e di istruzioni superflue - non deve trarre in inganno lo spettatore a credere che: questo mondo non è un mondo di percorsi e verità semplici. Poi, un'esplosione di musica demoniaca comincia a lanciare messaggi drammatici dal campo di battaglia del destino dell'umanità, e con un comportamento appassionato sempre crescente dagli attori, il mondo assume una drammatica lotta per il popolo. Questo luogo diventa anche un paesaggio concentrato di luci della memoria, rendendo l'individuo un partecipante cosciente del gruppo
CLEARLY IN SILENCE Clearly in silence – L’azione di questo ciclo è stata realizzata per la prima volta il 2 luglio a Varsavia, creando in tal modo un modello per la manifestazioni di intenzioni simili contenute in alcuni comunicati (riallacciandosi in un certo senso ai motivi precedentemente adottati delle “moralità”) in condizioni spaziali a loro volta molto somiglianti. Su due località sulle rive contrapposte della Vistola (Czerniaków e e Saska Kępa) operavano due gruppi di attori, ciascuno dei quali realizzava un proprio processo di “costruzione”. Essi costituivano allo stesso tempo il pubblico dell’azione visibile sull’altra sponda del fiume. Una premessa essenziale e sempre realizzata dell’azione era la partecipazione attiva di un numero illimitato di pubblico (sulla sponda dalla parte di Czerniaków, circa 300 persone, dalla parte opposta, circa 150 persona). Nella fase iniziale sono state accese delle luci all’interno di qualche centinaio di cubi di materiale sintetico(dalle dimensioni di 50 cm), che in tal modo diventavano dei lampioni visibili nella semi oscurità. I cubi, dalla luce intermittente creata con candele collocate al loro interno, diventavano materiale di costruzione, trasportato nell’area di circa 50 metri del campo d’azione, costituendo delle configurazioni variabili di forme di volta in volta raggruppate e smontate. Nel finale dell’azione, i suoi partecipanti riempivano un’impalcatura di 20m x 4m, inizialmente con insiemi di cubi astratti e geometrici, che gradualmente cominciavano a prendere le forme di lettere sistemate in un messaggio leggibile. I muri con le scritte monumentali collocate sulle rive della Vistola erano visibili da lontano, riflettendosi nell’acqua. Nella realizzazione dell’azione effettuata a Varsavia sono state utilizzate parole in qualche modo iscritte nel contesto storico della città. Sulle rive del fiume, dalla parte di Czerniaków è stata dunque inviato verso la Vistola il richiamo “GUARDA”. Dalla parte opposta la scritta era costituita dalla risposta al precedente richiamo: “RICORDA”. Nel caso delle azioni successive di questo ciclo (realizzate sulle due sponde del lago Malta di Poznań) le scritte, creata in modo simile a quelle di varsavia si riferivano ad un contesto politico più contemporaneo. La prima azione era costituita dalla relazione fra le parole “CONOSCI – SCEGLI”, mentre la seconda, realizzata il giorno successivo suonava “ NON RENDERE UGUALI LE COSE – CONFRONTALE”. |