La zona, in cui oggi sorgono Borgo Aquila e Borgo Saladino, era già stata scelta dall’Ente di Colonizzazione del Latifondo (anni ’40) per ospitare Borgo Giusto Ferrara o, come indicato dall’Ortensi nella prima edizione del suo testo [altre info QUI], Borgo Madonna del Rosario. Intitolato ad un caduto di guerra, su progetto dell’Arch. Giuseppe Spatrisano, si sarebbe dovuto sviluppare intorno agli edifici preesistenti – la chiesa e la casa del parroco – e avrebbe compreso le strutture tipiche di un borgo di tipo A (la chiesa, la scuola, l’infermeria veterinaria e il macello, l’officina larvicidi, la sede del PNF e la delegazione podestarile, la caserma dei Carabinieri, l’ufficio postale e la casa sanitaria). Lo stesso architetto verrà incaricato nel 1942 di realizzare “ex-novo” anche Borgo Giovanni Bonanno che, in maniera analoga a Borgo Lupo dell’Ing. Marino, avrebbe avuto due piazze in cui concentrare i diversi nuclei funzionali: politico-religioso e commerciale-residenziale. Nonostante tutto, però, entrambi i progetti, di cui rimangono solo carte e progetti, non furono mai realizzati.
Borgo Aquila e Saladino, invece, furono costruiti dall’ERAS negli anni ’50 in piena riforma agraria. Rientrano tra i piani di ripartizione voluti dall’Ente che pianificò la nascita di diversi centri, esclusivamente residenziali, sparsi per le varie province siciliane. I due agglomerati sono composti da tipiche case coloniche con tetti a spiovente e ad unica elevatura. La zona di fondazione fu scelta, come per i borghi ECLS di cui abbiamo parlato prima, rispettando le indicazioni per cui ogni borgo doveva assicurare dei servizi minimi ai coloni. In questo caso, i dirigenti e progettisti dell’ERAS, sfruttarono la vicinanza col Santuario della Madonna del Rosario [altre info QUI] per garantire l’appoggio spirituale ai coloni. Il complesso religioso, detto anche Madonna di Tagliavia, sorge su una collinetta da cui è possibile scorgere i monti Sicani e rimane uno dei santuari più suggestivi della Sicilia. Il complesso nacque come cappella nel 1896 per volontà di un abitante di Vita miracolato. Nel 1933 fu trasformato ed ha assunto l’attuale aspetto. Il culto verso la Madonna di Tagliavia, rappresentata in un dipinto custodito nella chiesa, trae origine dal santuario mariano di Tagliavia, situato nel Corleonese. Lì infatti, nel secolo scorso, i contadini e i massari di Vita, conducevano i propri animali per ottenerne la benedizione.
All'inizio della giornata, verrà fatta una breve introduzione teorica sui concetti legati al soundscape e pratica sull'utilizzo delle attrezzature. Sarà possibile, infatti, usufruire di alcuni microfoni messi a disposizione dall'Ass. Cult. Vacuamoenia - i soci sono liberi di portare anche i propri - con cui poter effettuare alcune registrazioni. L'intento è quello di un approccio al luogo mediato da un mezzo tecnologico, paragonato all'uso delle orecchie, e un coinvolgimento attivo per avvicinare i nostri soci ai mezzi e agli oggetti basilari del field recording. I materiali raccolti saranno pubblicati sul sito come documento sonoro della passeggiata insieme alle foto della giornata.
L’incontro è fissato a Piazzale Lennon-Giotto alle ore 09.30. Iscrizione obbligatoria all’ Ass. Cult. VacuaMœnia su vacuamoenia.net/associarsi. Per chi fosse già socio ricordiamo, invece, di conferma la propria presenza sulla pagina dell’evento (http://vacuamoenia.net/event/soundwalk-tra-il-santuario-di-tagliavia-e-borgo-saladino/)
Per maggiori informazioni contattare l’Ass. Cult. Vacuamoenia al 3490534941 oppure al 3271558689 o alla mail info@vacuamoenia.net |