“PAROLA, SILENZIO” Dal 20 maggio al 19 giugno si svolgerà la settima edizione di “Letterature -Festival Internazionale di Roma”, l’evento letterario internazionale che celebra ogni anno la centralità del testo e della parola sul palco dell’incomparabile Basilica di Massenzio al Foro Romano, in compagnia degli autori più interessanti sulla scena mondiale invitati a confrontarsi e pronunciarsi su un tema specifico. Nato nel 2002, il Festival Letterature ha riscosso un grande successo di pubblico registrando un afflusso eccezionale di spettatori in ogni sua edizione, ed ha ospitato autori di grandissimo prestigio quali David Grossman, Toni Morrison, Gunter Grass, Manuel Vasquez Montalban, Daniel Pennac, Ian Mc Ewan, Abraham B. Yehoshua, Doris Lessing, Andrea Camilleri, Don De Lillo, Susan Sontag, Banana Yoshimoto, Paul Auster, Antonio Tabucchi, Jonathan Franzen, John. M. Coetzee, Carlos Fuentes, Salman Rushdie, Javier Marias, Amos Oz, Nadine Gordimer, Zadie Smith, Gore Vidal, Isabel Allende, E. L. Doctorow, Scott Turow, Roberto Saviano … solo per citarne alcuni. IL TEMA Ogni anno gli scrittori partecipanti propongono al pubblico un loro testo inedito scritto appositamente per il Festival sulla base di un tema particolare, diverso in ciascuna edizione: “soli, insieme” nel 2002; “passato, futuro” nel 2003; “reale, immaginario” nel 2004; “paura, speranza” nel 2005; “naturale, artificiale” nel 2006; “vicino, lontano” nel 2007. Il tema scelto per l’edizione 2008 è “Parola, Silenzio”. “Parola, Silenzio”: una sfida a spiegare il rapporto tra il ruolo e il valore della parola e quello del silenzio nella nostra vita, nel nostro tempo, e nella letteratura. È stato chiesto agli autori ospiti di scrivere un testo ispirato a questi due termini apparentemente in conflitto, ma che rappresentano elementi imprescindibili nella letteratura. “Scrivere è riconoscere il silenzio come ritmo della parola”, affermava Edmond Jabès, a sottolineare la costante e fondamentale interazione tra parola e silenzio che fornisce linfa vitale alla letteratura. E se le parole possono essere viste come un atto di resistenza al silenzio, come un atto che nega e spezza la stasi del silenzio, al tempo stesso si nutrono di silenzio, come territorio sul quale lo scrittore ricerca la parola. La parola stessa, per di più, nella società attuale può trasformarsi in un vuoto, uno dei molti rumori della vita contemporanea, degradata a mero “suono”; e il silenzio divenire, per contro, ricco di significati in opposizione a questo flusso continuo e molesto, a una sterilità di significazione dovuta all’ipertrofia comunicativa della contemporaneità. LA FORMULA DEL FESTIVAL Nelle prime cinque edizioni, la formula delle serate del festival ha sempre visto noti attori della scena cinematografica e teatrale presentare gli autori leggendo brani tratti da loro opere già edite in Italia. Seguiva il reading in lingua madre dei testi inediti da parte degli stessi scrittori ospiti, il cuore stesso della serata, accompagnato da momenti musicali. Già nel 2007, è stato introdotto un elemento innovativo rispetto a questa formula tradizionale: in cinque delle dieci serate del festival sono state video opere di grandi artisti ad introdurre gli scrittori. La novità del format 2008 è che sono gli autori stessi protagonisti delle serate a suggerire il mezzo espressivo che introdurrà, accompagnerà o concluderà la lettura dei loro testi inediti, scegliendo tra linguaggi musicali, visivi o teatrali. L’autore potrà quindi indicare i brani musicali che desidera ascoltare e far ascoltare al pubblico, o preferire che siano parti di film, video arte o altro tipo di immagini ad integrare la propria lettura. Potrà in alternativa segnalare brani tratti da un proprio libro già pubblicato in lingua italiana, che un attore o un’attrice leggerà come introduzione. Quest’anno saranno 36 gli autori che si avvicenderanno nel corso di dieci serate sotto le volte della basilica costantiniana. Le novità più importanti: la serata iniziale e quella conclusiva sono due speciali eventi collettivi e tematici.
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