Se ogni anno si ha la sensazione che il giornalismo abbia finalmente segnato il passo decisivo verso il cambiamento epocale, significa che questa lunga evoluzione è davvero in moto e che ha bisogno di essere raccontata. Concentrarsi sulla transizione da vecchio a nuovo giornalismo non può più bastare: messa da parte l’ormai irreversibile irruzione del digitale, che come un Big Bang ha ridisegnato il panorama e scelto chi sarebbe sopravvissuto al cambio di paradigma, a conquistare l’interesse e l’ispirazione dei media è soprattutto il lettore, scrutato dal punto di vista editoriale, commerciale, ‘ideale’.
È al lettore che le redazioni guardano per capirne le abitudini e adattarsi, per aderire naturalmente all’«ecosistema del web», quello del «flusso libero» d’informazioni più simile alle dinamiche dei social network che alle classiche gerarchie top-down. È al lettore che bisogna tornare per conquistarsi credibilità, fiducia e disponibilità all’acquisto. Al lettore bisogna parlare per coinvolgerlo nella vita della redazione e della notizia stessa, perché una comunità forte può prendersi cura del lavoro giornalistico, aiutarlo a migliorare e a crescere anche dal punto di vista economico. Ed è l’attenzione del lettore che si cerca in tutti i modi di catturare, cercando di sconfinare nel terreno della viralità, una delle ossessioni più ricorrenti degli ultimi mesi di dibattito mondiale: dietro al successo di un post, o di una testata online, c’è una scienza ancora da decifrare che sta impegnando le analisi degli esperti e il denaro degli investitori.
L’obiettivo, al solito, è la sopravvivenza della professione, mai come oggi vessata da poteri di varia grandezza in una sorta di “guerra al giornalismo” che dalle intercettazioni contro la Associated Press alle pressioni sul Guardian ha dovuto fare i conti con uno degli scoop del decennio, quella sorveglianza globale per la quale l’esercizio del disvelamento della verità diventa sempre più faticoso tra le ritrosie di chi non vuole compromettersi contro un potere immenso e i mezzi di cui la politica dispone contro la libera informazione. Il giornalismo è cambiato ma la sua funzione resta essenziale: davanti a sé ha uno sterminato campo d’azione per cercare di sperimentare, sopravvivere e prosperare. Un campo tanto grande e inesplorato da far paura.
L’ascesa del lettore nell’era dell’open web e il caso Snowden (a partire dallo scoop del Guardian e tutte le sue innumerevoli implicazioni) saranno perciò due fra i temi principali dell’VIII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo che si terrà a Perugia dal 30 aprile al 4 maggio.
E proprio perché questo continuo e rapido cambiamento richiede allenamento costante il nostro slogan quest’anno è: Stay fast, stay fit with #ijf14.
Come sempre arriveranno da tutto il mondo i volontari del Festival, studenti, aspiranti giornalisti, fotografi provenienti 25 Paesi diversi: Albania, Armenia, Australia, Bielorussia, Belgio, Bulgaria, Canada, Cina, Egitto, Francia, Germania, Iraq, Italia, Lituania, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Filippine, Tunisia, Gran Bretagna, Ucraina, USA, Uzbekistan.
Quella che sta per avvicinarsi è un’edizione sicuramente speciale: a ottobre avevamo annunciato la chiusura del Festival per mancanza di fondi adeguati; a novembre, sotto la spinta di una comunità di persone che amano e apprezzano la manifestazione, abbiamo deciso di accettare la sfida del crowdfunding (Telecom e Working Capital hanno messo a disposizione del Festival la piattaforma fornita da Starteed e abbiamo raccolto 115.420 euro in 90 giorni) e di andare avanti, grazie anche a un maggiore investimento di sponsor “storici” del Festival come ENEL e TIM e al sostegno del nostro nuovo main sponsor, AMAZON.
Sempre tra gli sponsor, oltre ai confermati Nestlè e Sky e agli sponsor istituzionali (Commissione Europea rappresentanza per l’Italia e Camera di Commercio di Perugia), da quest’anno ci saranno anche Google e Autostrade per l’Italia.
La nuova formula di business model (crowdfunding + corporate sponsorship) ha permesso ancora una volta la realizzazione di quello che viene considerato ormai tra i più importanti media event nel panorama europeo: oltre 200 eventi, quasi 400 speaker da tutto il mondo, tutto rigorosamente a ingresso libero.
ANTEPRIMA
Il Festival aprirà con un evento speciale, organizzato con Enel, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, lunedì 28 aprile alle ore 21.00 (ingresso libero).
“War on journalism. Lo scontro media e potere” Incontro con Ezio Mauro, direttore La Repubblica e Alan Rusbridger direttore The Guardian Modera: Enrico Franceschini, La Repubblica
Lo scontro secolare fra media e politica ha conosciuto in questi ultimi mesi una decisa evoluzione: la scoperta dell’esistenza di un sistema di sorveglianza di massa ha costretto testate e governi a un più profondo e reciproco controllo. Se da un lato però quello dell’indagine sull’esercizio del potere risponde a un mandato preciso e imprescindibile per il giornalismo, dall’altro questa forma d’invadenza rischia di minare le più elementari basi democratiche: solo nell’ultimo anno si sono seguiti episodi che vanno dalle intercettazioni a una delle maggiori agenzie di stampa (la AP) alle pressioni su chi ha scatenato il caso Datagate (Glenn Greenwald e persino il compagno David Miranda), fino a portare all’audizione del direttore del Guardian Alan Rusbridger alla Camera dei Comuni di Londra. Intimidazioni non senza effetti reali sull’esercizio dell’informazione, non ultimi i casi di crescente diffidenza delle fonti, che in un regime di sorveglianza si fidano sempre meno di condividere informazioni riservate. In questo veloce e pericoloso scivolamento dall’onniscienza all’onnipotenza, i giornali in questo campo di battaglia sono allo stesso tempo un nemico da normalizzare e un argine per la democrazia.
KEYNOTE SPEECH
Jeff Jarvis J-School City University of New York Margaret Sullivan Public editor The New York Times Richard Gingras Director news & social products Google Wolfgang Blau director digital strategy The Guardian
DATA JOURNALISM SCHOOL
In collaborazione con European Journalism Center e Open Knowledge Foundation, 13 appuntamenti in 5 giorni tra panel e workshop con alcuni degli esperti di data journalism più noti al mondo: Simon Rogers (Twitter), Giannina Segnini, Aron Pilhofer (New York Times), Craig Silverman, Steve Doig…
ONA - Online News Association
La Online News Association, una delle più importanti associazioni di giornalisti digitali, lancerà al Festival Internazionale del Giornalismo la seconda parte della sua "Iniziativa deontologica" (Ethics Initiative): una cassetta degli attrezzi per costruire "codici etici fai-da-te". Un esercizio collettivo per identificare in crowdsourcing i temi e le questioni etiche cui ciascuno o ciascuna organizzazione deve dare una risposta.
Sono previsti inoltre diversi appuntamenti - workshop e panel - su alcuni dei principali temi del giornalismo digitale: personal brand e reputazione online, video e mobile journalism crossmediale, sfide etiche…
PANEL DISCUSSION
Al centro dei dibattiti temi legati all’attualità e ai cambiamenti nel mondo giornalistico. Tra i tanti: - L’avventura del crowdfunding (l’esperienza dell’olandese De Correspondent che in pochi mesi ha raccolto oltre 1 milioni di euro a sostegno del suo progetto online, e i primi tentativi in Italia di reportage sostenuti dai lettori), - La ricerca di nuovi modelli di business (non solo paywall), - Il futuro dei media in Africa, - L’effetto delle rivelazioni di Edward Snowden sul giornalismo (cosa significa per l’informazione lo scoop su NSA e la sorveglianza di massa digitale), - Lo stato dei media indipendenti in Russia, - La Siria, la guerra, i media e le verità, - L’approssimarsi dell’era all-digital, - Il giornalismo economico-finanzario in Sud America, - Le donne nei media, - La giornata mondiale della libertà di stampa: esperienze a confronto, - Nuove metriche per la valutazione delle performance online, - Hate speech e libertà di espressione, - I commenti online e l’anonimato, - Il dominio della comunicazione politica sulla narrazione giornalistica, e altro ancora.
WORKSHOP
Il festival offrirà al pubblico circa 50 workshop gratuiti (inclusi quelli sul data journalism e quelli organizzati da ONA e quelli più tecnici dell’Hackers’ Corner) tenuti da alcuni dei principali esperti a livello internazionale.
Per la prima volta quest’anno alcuni workshop sono stati organizzati direttamente da Google, per far conoscere e approfondire tutte le potenzialità di Google News, e da Twitter “Content discovery, curation, verification.
PRESENTAZIONI
Case history, start-up e nuove realtà e tendenze editoriali:
Storyful Agenzia di acquisizione, verifica e curation di materiale multimediale veicolato dai social network, che vanta clienti come BBC, New York Times, Wall Street Journal: fondata nel 2010 dal giornalista irlandese Mark Little, è stata acquisita a fine 2013 da News Corp di Rupert Murdoch per un valore di 18 milioni di euro.
Liquid News Room Liquid Newsroom è una cloud app che integra le real time news, gli utenti e i loro interessi, in un processo di smistamento delle fonti gestito da tre diverse figure redazionali: il signal amplifier, il sourcing specialist e il data analyst.
Brown Moses blog Eliot Higgins è blogger inglese conosciuto in Rete col nome di Brown Moses. Non è mai stato in Siria, non parla l’arabo e non ha una formazione giornalistica, ma il suo blog è diventato in poco tempo una risorsa preziosa nelle redazioni per quanto riguarda le armi usate nel conflitto siriano. Ha da poco fondato una sua agenzia di giornalismo investigativo in crowdsourcing.
Barcroft Media Barcoft Media è una media content company londinese fondata nel 2003 che fornisce materiale multimediale ai propri clienti (dal Mail Online al Guardian, dalla carta stampata alla tv). Specializzata soprattutto in foto e video, gestisce un canale YouTube da più di 300 milioni di visualizzazioni.
De Correspondent Giornale online olandese indipendente e senza pubblicità, De Correspondent è nato grazie al contributo di una stupefacente campagna di crowdfunding, che gli ha permesso di raccogliere più di 1,7 milioni di dollari in soli 30 giorni e partire da una base di quasi 30mila abbonati.
HACKERS’ CORNER
Anche quest’anno il Festival Internazionale del Giornalismo ospiterà Hackers’ Corner, a cura delle cattedre di Informatica giuridica dell’Università di Milano (Giovanni Ziccardi) e Centro Hermes per la trasparenza e i diritti umani digitali (Claudio Agosti)
15 appuntamenti su sicurezza informatica, privacy, tutela della fonte anonima, whistleblowing e anti-corruzione, intercettazioni nell’era dell’NSA Gate, diffamazione e open source intelligence.
Alcuni di questi workshop sono stati approvati dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti per il riconoscimento dei crediti formativi.
SERATE TEATRALI
“Sulla corruzione. Da Mani Pulite a oggi cos'è cambiato?” Gian Antonio Stella e Don Ciotti
“Gazebo Live” Diego Bianchi, Makkox, Antonio Sofi
“Racconti di mafia” Lirio Abbate e Pif
DOCUMENTARI
“Killing the messenger: the deadly cost of news” “The Square” “EU 013, l'ultima frontiera” “(In)visible cities”
INCONTRI CON E PRESENTAZIONI LIBRI
Tra gli incontri e le presentazioni di libri segnaliamo:
Paolo Mieli - I conti con la storia Concita de Gregorio - L’isola Corrado Augias - Tra Cesare e Dio Luigi Zingales - Europa No Marco Travaglio - Viva il Re! Marino Sinibaldi - Spostiamo di un millimetro la storia. Intervista sulla cultura Alan Friedman - Ammazziamo il gattopardo Corrado Formigli - Impresa impossibile Susan Dabbous - Come vuoi morire. Rapita nella Siria in guerra Barbara Schiavulli - La guerra dentro Mario Calabresi - A occhi aperti Caterina Soffici - Italia yes, Italia no Andrea Scanzi - Non è tempo per noi quarantenni Ethan Zuckerman - Rewire. Cosmopoliti digitali nell'era della globalità Steve Buttry, Craig Silverman, Claire Wardle, Mathew Ingram, Rina Tsubaki - Verification Handbook Tony Wheeler - Fuori rotta: otto viaggi oltre la linea d'ombra
RASSEGNA STAMPA
Luca Bottura - Radio Capital Mauro Casciari - Le Iene Fulvio Abbate e Pietrangelo Buttafuoco
IN DIRETTA DA PERUGIA
Lateral - Radio Capital TG Zero - Radio Capital con Vittorio Zucconi e Edoardo Buffoni La Zanzara - Radio 24 con Giuseppe Cruciani e David Parenzo L’Altra Europa - Federico Taddia
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