COMUNICATO STAMPA Mario De Leo CIRCUITO LIRICO
impollinazione sonora
Sabato 1 marzo inaugurazione ore 18.30 dal 1 al 26 marzo 2014 Apertura da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24 – www.spaziotadini.it
A cura di Claudio Rizzi e con la partecipazione di Moni Ovadia
Mario De Leo, artista e musicista, è alla sua terza mostra presso l’associazione culturale Spazio Tadini. In questa esposizione presenta anche dei manufatti in ceramica realizzati con Tiziana Rizzi. La serata inaugurale vedrà la messa in scena di una composizione inedita di Mario De Leo cantata da Marie Antonazzo, accompagnata al pianoforte da Carlo Zerli per arrangiamento di Giancarlo Disnan. Scrive del suo lavoro il critico Claudio Rizzi: “Graffiti incisi nell’anima come nel sasso. Scrittura di ritmo, metrica di poesia classica, di spartito musicale, di passi reiterati nella sequenza delle generazioni. Presente e passato, nord e sud, concreto e fantastico, quasi una linea continua di unico circuito lirico, si avvicendano e ritornano, dagli albori del mondo all’era tecnologica, rinnovando cammino, scoperta e ascolto. Testimonianza della realtà contemporanea e ritratto della natura umana, unica e immutabile, radicata alla terra e alla grandiosità del cielo”. Mentre il suo amico Moni Ovadia scrive: “La conoscenza e l'amicizia che mi legano a Mario de Leo superano l'età di quattro decenni. Ci siamo incontrati e riconosciuti nella comune passione per il linguaggio artistico, per la sua naturale dotazione nell'esprimere la pulsione irrefrenabile alla ricerca dell'umano nelle sue aspirazioni, ad esistere al di là della sopravvivenza. A esprimere e a farsi verità nell'anelito alla giustizia, all'uguaglianza, alla pace ( …). Quella pace, che sembra così lontana, nell'opera d'arte "impollinazione sonora" diviene un messaggio urgente auspicato dalla lingua del segno grafico-pittorico-materico che si offre come una nuova tavola dell'alleanza fra le genti”.
Biografia
Mario De Leo, 63 anni, vive a Monza (Milano) e lavora a Lissone nello studio “Perlarte”. Negli anni ‘70 alterna l’attività di pittore con quella di musicista collaborando con il maestro Giancarlo Disnan, che si occupa degli arrangiamenti di tutte le composizioni di De Leo, eseguite sia in concerti che registrate, lavoro che permette la realizzazione del primo LP dal titolo “Suonata situazione”. Oltre ai diversi premi ricevuti come cantautore nel 1980, compone la colonna sonora del film “Sole, acqua, terra, vento”, della regista americana Jane R. Spaiser, prodotto dalla società “I cammelli” fondata dal regista torinese Daniele Segre. Con l’attore etnomusicologo Moni Ovadia fonda la cooperativa “l’Orchestra”, attraverso la quale conosce lo studioso di musica popolare Michele Straniero. Insieme a quest’ultimo nasce lo Studio Nazionale di Musica Etnica. Con il poeta e giornalista Luigi Bianco fonda e collabora alla rivista culturale “Osaon” e in seguito al bimestrale di interscambio culturale “Harta”, che viene realizzato nello studio “h:orarte” condiviso con il pittore Max Marra. De Leo usa il disegno, la scultura, la pittura come fusione delle diverse tecniche. Dalla metà degli anni ottanta, Carlo Cazzamali (collezionista e direttore artistico della galleria “La Pesa” di Monza) si interessa della poetica di De Leo e ne promuove le mostre personali per l’allargamento culturale del lavoro dell’artista. Nel ‘92 espone la sua ricerca sul cono all’istituto cubano “Luis Casas Romero”, Florida. Nel ‘93 partecipa alla fiera internazionale di Bari e di Bologna, alla fiera d’arte “Decouvertes” a Parigi, alla fiera internazionale di Torino. L’anno seguente è invitato alla mostra itinerante “De Hominis Dignitate” a cura della Galleria D’Ars di Milano, iter espositivo presso la scuola Guglielmo Marconi di New York, il liceo italiano di Parigi, il museo della città di Mirandola e presso la “Frank V. De Bellis Collection”, San Francisco State University. Nel ‘94 partecipa, con la ricerca del circuito stampato, alla rassegna d’arte “Italian Reporter” al Metropolitan Museum di Tokyo e di Kyoto, in Giappone. Nel 1995 realizza una personale alla galleria Folini Arte Contemporanea a Lugano (Svizzera); nello stesso periodo lavora e termina quindici tavole della “Via Crucis”, commissionata dal signor Bruno Amati di Lissone, Milano. Nel ‘98 realizza per l’azienda Etipack di Cinisello Balsamo (Milano) una scultura dal titolo “Fonema futuribile”; inoltre espone in personale al Palazzo Ducale di Revere (Mantova) e presenta la ricerca sui “punti ascensionali” nella chiesa di S. Vito a Somma Lombardo (Varese). Alcune opere dell’artista sono in esposizione permanente presso alcuni musei nazionali ed internazionali, come lo “Young Museum” di Revere (Mantova), la Pinacoteca civica di Ruffano (Lecce), il Castello di Sartirana (opera acquisita su segnalazione del maestro Arnaldo Pomodoro – Pavia), il Museo d’arte moderna e contemporanea di Taverna (Catanzaro) e il Guang Dong Museum of Art di Canton, Cina. Nel 2001 espone in personale presso la galleria “Fabbrica Eos” di Milano, presentato da Flaminio Gualdoni; inoltre è delegato ufficiale della Regione Lombardia per un convegno Internazionale in Svizzera, Cantone Sangallo. Nel 2005 realizza la personale “Atti Iconografici”, a cura di Claudio Rizzi, alla Galleria Biolchini Arte Contemporanea. Sempre nello stesso anno prende parte alla collettiva itinerante “Metafore di paesaggio”, a cura di Claudio Rizzi e Raffaele De Grada, Civico Museo Parisi Valle di Maccagno, Varese. Lo stesso museo acquisisce nel 2006 un’opera dell’artista. Nel 2006 allestisce la mostra “Ritorno a Itaca”, antologica in occasione del centenario della nascita del pittore Domenico Cantatore, suo conterraneo, a cura di Mariapina Mascolo e Mario Volpe, col patrocinio del comune di Ruvo di Puglia. Nel 2007 prende parte alla mostra itinerante “Generazione anni ‘40” a cura di Raffaele De Grada e Claudio Rizzi (Museo Parisi Valle di Maccagno, Varese; Spazio Guicciardini di Milano; Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti, Mantova). Sempre nello stesso anno espone allo Spazio Tadini di Via Jommelli, Milano. Nel 2008 prende parte all’esposizione dell’evento “Mai Dire Mao” (Fiera di Parma), a cura di Philippe Daverio. Nel giugno dello stesso anno inaugura ”Pietre Miliari”, percorso antologico dell’artista allo Spazio Tadini di Milano. Nel 2011 espone in una personale antologica al Museo d’arte contemporanea di Lissone (MB), titolo della mostra “Prospettive della memoria”, a cura di Claudio Rizzi, patrocinio della città di Lissone, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza. Nello stesso anno partecipa con quattro opere alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia. Nel 2013 la Galleria d’Arte Contemporanea di Mosca acquisisce tre opere del maestro.
Per ulteriori informazioni: Melina Scalise Cell.3664584532 ms@spaziotadini.it
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