Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 - Modena
20, 21, 22 febbraio ore 21.00 23 febbraio ore 15.30
LA CANTATRICE CALVA di Eugène Ionesco traduzione Gian Renzo Morteo regia Massimo Castri in collaborazione con Marco Plini con Valentina Banci, Francesco Borchi, Elisa Cecilia Langone,Mauro Malinverno, Fabio Mascagni, Sara Zanobbio
scene e costumi Claudia Calvaresi progetto luci Roberto Innocenti musiche Arturo Annecchino assistente alla regia Thea Dellavalle
TEATRO METASTASIO STABILE DELLA TOSCANA
Modena, 18 febbraio 2014
Dal 20 al 23 febbraio al Teatro Storchi di Modena andrà in scena La cantatrice calva di Eugène Ionesco per la regia di Massimo Castri, uno dei più grandi registi italiani scomparso il 21 gennaio 2013 e a cui Pietro Valenti, direttore di ERT, ha dedicato l’intera Stagione 2013/2014 della fondazione modenese. La cantatrice calva costituisce proprio l’ultimo allestimento di Castri che, già colpito dalla malattia, non è riuscito a portarla a termine personalmente, affidandone il compimento a Marco Plini. Dopo Finale di partita di Beckett il regista fiorentino torna con Ionesco ad indagare la parola messa in crisi, la parodia del concetto di rappresentazione stessa e l’inaridimento della condizione umana. Scritto nel 1950, è proprio con La cantatrice calva che Ionesco si impone come autore d’avanguardia, deciso a voltare le spalle al teatro canonico e di sfuggire al realismo e alla psicologia. Protagoniste in scena due anonime coppie inglesi - gli Smith e i Martin - rappresentati come archetipi della borghesia; parlano ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali, non pensano perché hanno perso la capacità di pensare, non esprimono alcuna emozioni o passioni, né le comunicano agli spettatori. Sono prigionieri del conformismo, simili ad automi viventi, senza alcuna sostanza psicologica. Il risultato è una situazione paradossale, comico-grottesca in cui i protagonisti dialogano sul nulla. L’enigmatica cantatrice calva che ha dato il titolo all’opera, disperatamente assente, costituisce una manifestazione supplementare dell’incoerenza: non facendola mai apparire, Ionesco parodia una tecnica destinata a creare il mistero attorno ad un personaggio che svolge un ruolo fondamentale nell’azione, pur non apparendo mai in scena. Al termine della rappresentazione del 20 febbraio, alle ore 22.15 si inaugurerà al Teatro Storchi ‘Massimo Castri – Geniale, solitario Maestro della regia contemporanea’, una mostra fotografica realizzata in collaborazione fra il Teatro Stabile di Brescia, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Stabile della Toscana per rendere omaggio al Maestro e qui in particolare per ricordare gli anni modenesi, dal 1980 al 2010. La mostra fotografica, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 30 marzo un’ora prima e un’ora dopo gli spettacoli in scena al Teatro Storchi e in occasione degli appuntamenti di ‘Conversando di Teatro’. In aggiunta alla mostra fotografica, il Teatro Storchi ospiterà sabato 22 febbraio alle ore 17.00 l’incontro ad ingresso libero ‘Ricordo di Massimo Castri’ con la partecipazione degli attori Stefania Felicioli, Vittorio Franceschi, Anna Maria Guarnieri, Mauro Malinverno, Paola Mannoni, del regista Nanni Garella, del critico teatrale de il manifesto Gianfranco Capitta e della Docente di Drammaturgia e Questioni di Storia dello Spettacolo all’Università di Salerno Isabella Innamorati. Coordinerà l’incontro Claudio Longhi, regista e Docente di Discipline dello Spettacolo all’Università di Bologna.
ESTRATTI STAMPA
«Gli Smith e i Martin, ovvero l’universo british, le dicono grosse con compunzione e orgoglio, non per vezzo e tantomeno per macchietta. Lo spettacolo funziona, e il pubblico, anche quello più giovane, si diverte moltissimo. Quella Cantatrice calva ha ancora un senso nel presente, nella sua sgangheratezza, e continua a pettinare anche le nostre frustrazioni e le nostre infondate ambizioni. » Gianfranco Capitta, il manifesto, 30 ottobre 2011
« Il pubblico reagisce a battute che l’idiozia televisia ha fatto diventare nel frattempo, per paradosso, sublimi. Anche se Castri sceglie di depositare su tutto una parodia sottile di angoscia, di tensione che si avverte benissimo. Nelle pause ù, nei silenzi sottolineati, nell’ansia del girare delle parole. C’è paradossale ricerca di teatralità pure nel vuoto, prima che il salotto imploda e il parossismo di violenza verbale (in Ionesco la parola può uccidere) tocchi l’apice a luci accese: come dire che in quel salotto ci siamo anche noi, e la cosa ci riguarda tutti; è il nostro oggi senza più dialettica, senza mistero. » Sergio Colomba, Il Resto del Carlino, 10 novembre 2011
Ingresso € 25 / 10,50
BIGLIETTERIA TELEFONICA 059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI Largo Garibaldi, 15 - tel. 0592136021 Orari: martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00
VENDITA ONLINE www.emiliaromagnateatro.com www.vivaticket.it
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