11-16 febbraio AMERICAN BLUES (La camera buia – Proibito – Una cena poco soddisfacente) di Tennessee Williams traduzione di Gerardo Guerrieri regia, scene, costumi Giuseppe Isgrò con Elena Russo Arman, Margherita Ortolani, Fabio Paroni voci registrate Sara Borsarelli, Nicola Russo dramaturg Francesca Marianna Consonni musiche Alessandra Novaga suono Giovanni Isgrò - luci Giuseppe Marzoli consulenza scena e costumi Giovanni De Francesco, Vito Bartucca, Rossana Abalsamo bambole e pupazzi Francesca Cianniello, Francesca Frigoli proiezioni pellicola Francesco Tartaglia produzione Phoebe Zeitgeist Lo spettacolo è una selezione di tre blues di Williams montati in un unico arco esistenziale in cui nascita, crescita e morte accadono tra le macerie di logica e sentimento. Lo sguardo è rivolto ai detriti precipitati di un’America sciolta nel suo sogno. Qui l'immaginario, l'aspettativa storica, il desiderio, la speranza di riuscita e di progresso, si afflosciano come il tendone di un circo dismesso. I personaggi di queste storie sono gli alienati superstiti di questo crollo: essi sono irrimediabilmente feriti, abbandonati, persi nel tempo, alla deriva eppure bislaccamente vitali, dotati di quello spirito folle che è necessario per adattarsi al mondo al termine delle sue possibilità. La lettura registica estremizza e dà piena visibilità alla profonda illusione sepolta ne I Blues di Tennessee Williams. In questi brevi atti unici, dotati di un realismo crudo, livido e marginale, le vite dei personaggi si attorcigliano a un asse di cinismo, spinti dalla crudeltà e dalla sublimazione. Negli American Blues di Phoebe Zeitgeist si libera la tensione sottesa alle parole di Williams, esasperandone l'energia tragicomica, l'urlo umano, sgangherato e vitale, che si leva quando ogni speranza viene travolta. Il pubblico è accolto in quell'atmosfera, limacciosa e irreale, che segue all'esondazione e al ritiro di ogni aspettativa. Lo stesso genere musicale, il blues delle origini, viene stravolto e suona detritico: benché se ne citi la laconicità e l'andamento, tutto il suono è composto da riscritture sperimentali per chitarra elettrica, rumori, electronics, elaborate per lo spettacolo dai musicisti Alessandra Novaga e Giovanni Isgrò. Come per il testo originale, il blues è l'ambiente del continuo oscillare tra immaginazione e realtà. Le proiezioni in pellicola danneggiata che appaiono in scena, rivolte ai personaggi, agli angoli scuri, al pubblico, rimarcano la violenza dell'immaginazione che sovrasta e cambia luce alla realtà. Tutta la scena è testimone di abusi, dimenticanze, residui, funzionali a sottolineare come la vita possa, nel guasto, continuare a pulsare. Accompagnano questa resa scenica le ricerche di artisti visivi statunitensi, eredi della forza smoralizzante di Williams, nonché dalle immagini dell'uragano di Oklahoma, accaduto mentre nasceva il primo studio di questo lavoro, presentato allo Spazio Tertulliano di Milano nel 2013 con il titolo (Rather than) Blues.
____________________ Phoebe Zeitgeist è una compagnia teatrale con base a Milano, nata nel 2008. La ricerca di questo gruppo, aperto alle elaborazioni in tutti i campi delle arti contemporanee, è dedicata all'esistenza, alla persistenza e alla trasformazione di ogni forma di potere, sia esso annidato nelle relazioni private o nei rapporti di forza con il mondo e con le istituzioni. Questa indagine viene condotta attraverso l'opera di quegli artisti che hanno dato testo ad allarmi, denunce e visoni che sono oggi i meccanismi del nostro tempo. La parola, la sua ripetizione, la sua funzione politica, il suo innesco immaginale sono gli strumenti poetici di Phoebe Zeitgeist. La prima produzione è lo spettacolo Line, il tempo di Agota Kristof, che debutta nel giugno 2008 al Teatro dell’Elfo di Milano. Dall'autunno 2008 il gruppo avvia un percorso di ricerca sul teatro di Copi che si realizza nella messinscena di tre spettacoli: Le quattro gemelle, Loretta Strong (Museo MAGA di Gallarate, Spazio Tertulliano di Milano, Teatro Garibaldi Aperto di Palermo, Teatro Rossi Aperto di Pisa, Ravenna VisoinAria) e La Giornata di una Sognatrice (Teatro Out Off e Teatro Elfo Puccini, Milano). Nel dicembre 2010 Phoebe Zeitgeist presenta Note per un collasso mentale - una partitura per voci, corpi, chitarra, live electronics e altro - ispirato all'opera di J.G.Ballard. Lo spettacolo debutta nell'aprile del 2011 alla Fondazione Mudima di Milano all'interno del festival Ballard Milano 2011 - Icone neuroniche sulle autostrade spinali curato assieme ad Antonio Caronia e prodotto in collaborazione con NABA, Moderna Museet di Stoccolma, Forum Austriaco di Cultura. Lo spettacolo è stato replicato nel marzo 2012 allo Spazio Tertulliano di Milano ed è in stagione all’Out Off per giugno 2014. Nel giugno 2011 Phoebe Zeitgeist realizza cinque performance di strada in cinque diverse piazze di Milano, per il nuovo progetto Phoebe Zeitgeist appare a Milano, ispirato all'opera di Rainer Werner Fassbinder Blut am Hals der Katze (Sangue sul collo del gatto). Le performance diventano un'opera video allestita per la prima volta a Milano alla Fondazione Mudima, in occasione degli eventi di Omaggio a Fassbinder, evento curato in collaborazione con il Teatro dell'Elfo, il Goethe Institut e la Cineteca Italiana. L’ultimo lavoro di Phoebe Zeitgeist è una coproduzione con TGA - Teatro Garibaldi Aperto di Palermo, per la realizzazione di Preghiera. Un atto Osceno, scritto e interpretato da Margherita Ortolani. Il debutto è proprio al TGA, nel settembre 2013, seguito dalle repliche a Milano all’interno della rassegna CONTAGIO- Relazioni intercorse tra Milano e Palermo , curata da Phoebe Zeitgeist, allo Spazio Tertulliano di Milano. Phoebe Zeitgeist cura dal 2012 la mini rivista BLUT, foglio dedicato alle arti contemporanee e alle suggestioni che da esse approdano al quotidiano.
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Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano - Martedì/sabato ore 19.30 - Domenica ore 15.00 - Posto unico € 15 - Informazioni e prenotazioni 02.0066.06.06 - www.elfo.org
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