Il ciclo “Ritratti d’autore” parte giovedì 6 febbraio, con la lectio magistralis di Thierry Van Hasselt alla Scuola di Lettere e Beni Culturali.
In attesa della nuova edizione di BilBOlbul, quattro artisti di fama internazionale, come il belga Thierry Van Hasselt e Blexbolex saranno protagonisti di alcune lectio magistralis all’interno della serie Ritratti d’autore, incontri aperti a tutti e volti a costruire momenti di approfondimento e confronto a partire dal desiderio di scavare nell’esperienza artistica e umana di questi autori, tra i più significativi del panorama europeo contemporaneo. La grandezza che li accomuna è dovuta anche al loro continuo interrogare, con direzioni e modalità diverse, i confini tra le discipline e i linguaggi, prestando una particolare attenzione alla ricerca narrativa, e con numerose incursioni nelle arti performative, nel cinema e nella musica. Gli incontri daranno la possibilità a studenti, appassionati e curiosi di scoprire alcuni dei nodi fondamentali del discorso artistico contemporaneo, in particolare di indagare quel territorio fluido tra disegno, fumetto, pittura e illustrazione. Ritratti d’autore è promosso da Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli studi di Bologna e Accademia di Belle Arti, in collaborazione con Institut Française – Alliance Française Bologna.
LA DANZA DELLA MATERIA Thierry Van Hasselt è un artista Belga francofono attivo da vent’anni nell’ambito del fumetto di ricerca, dell’animazione e della scenografia per il teatro e la danza. La matericità delle sue immagini, spesso scure e dinamiche e create con inchiostro da stampa su plexiglass o con la grafite, si accosta ad un uso personale delle tecniche narrative. Nato in Belgio nel 1969 ha studiato fumetto all’istituto Saint-Luc di Bruxelles. Insieme a Olivier Deprez ha creato nel 1994 la casa editrice Fréon, che fondendosi in seguito alle edizioni Amok ha dato vita a Frémok. Ottiene un immediato riscontro critico all’uscita del suo primo corposo libro Gloria Lopez (Fréon, 2000), quasi senza parole e ispirato al romanzo del Marchese De Sade Justine o le disgrazie della virtù. Grazie all’atmosfera e alla particolarità della tecnica grafica utilizzata - il monotipo -l’artista attira l’attenzione della ballerina e coreografa Karine Ponties con la quale nasce una collaborazione che prende la forma in un libro, Brutalis (Frémok, 2003), e di uno spettacolo omonimo. Il lavoro comune tra i due prosegue anche nella realizzazione dello spettacolo Holeulone, per il quale Van Hasselt realizza un cortometraggio animato che coinvolge anche la poetessa canadese Mylène Lauzon. Di questa esperienza rimane anche un libro: Heureux Alright (Frémok, 2008). In collaborazione con Mylène Lauzon nasce anche Les images volées (Frémok, 2008) una sorta di racconto specchio di una intimità rovesciata che è anche una riflessione sulla natura e sulla fascinazione delle immagini. Van Hasselt ha inoltre preso parte a numerose raccolte, pubblicato storie brevi su riviste come Frigobox, Comix 2000 e Strapazin. Vive e lavora a Bruxelles dove, parallelamente al lavoro editoriale e artistico, insegna fumetto all’istituto Saint-Luc.
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