L’associazione culturale TRAleVOLTE presenta Fonti, un intervento installativo di Caterina Arcuri, testo di Paolo Aita. Nell’installazione viene usata la primi-tiva sovrapposizione di elementi che si vanno rastremando, purificando a mano a mano. Si può leggere l’eredità del Minimalismo, che non vuole più comporre, poiché qualsiasi sapienza gerarchizzata, egoticamente terrestre, oltretutto di gusto barocco, sarebbe contraria a questo raffi-namento. Rispetto a ciò la Arcuri sovrap-pone nelle sue costruzioni un elemento proprio, una forma che proviene da conquiste personali. La sommità di queste opere infatti è chiusa con elementi comunque geometrici, ma che espongono i loro volumi in modo dissonante, facendo dunque sporgere delle forme e degli elementi in modo personale e autonomo rispetto l’organizzazione com-plessiva dell’opera. Osservando le prece-denti opere della Arcuri si può agevolmen-te notare che l’elemento simbolico è sempre presente. Questo è la chiave di un comporre e un sentire al femminile, che ha sempre presente una condizione umana, filo unitario che dalla Kahlo giunge fino alla Abramović, e passa attraverso una dialet-tica che si dipana tra personale e sacro, tra organico e geometrico.
Caterina Arcuri opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando linguaggi diversi, dalla fotografia alla videoinstallazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella sua poetica l’istintiva indagine psicologica si spinge a rintracciare una capacità primitiva che permette di trasporre il quotidiano nel mito e viceversa. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo, tra le quali Minime Eternità, Open Space, Catanzaro, Tornare @ Itaca, Fondazione Mudima, Milano, A sud del mondo, Palazzo Delli Ponti, Taranto, Padiglione Italia, 54esima edizione della Biennale di Venezia. Nel suo recente catalogo L’altro corpo è raccolta l’attività dell’artista dell’ultimo triennio, accompagnato da contributi, tra gli altri, di Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Rino Cardone, Luigi Paolo Finizio e Angela Sanna.
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