SATURA art gallery associazione culturale - centro per la promozione e la diffusione delle arti Piazza Stella 5/1, Genova 16123 Tel: 010.246.82.84 / cell. 338.291.62.43 E-mail: info@satura.it www.satura.it www.facebook.com/satura.genova
COMUNICATO STAMPA
Sabato 16 novembre 2013 ore 17:00 Palazzo Stella - inaugurazione
EMOZIONI VISIVE mostra personale di Paolo Cau a cura di Flavia Motolese
aperta fino al 30 novembre 2013 da martedì a sabato ore 15:30 – 19:00
Genova, SATURA art gallery
S’inaugura sabato 16 novembre 2013 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Emozioni visive” di Paolo Cau a cura di Flavia Motolese. La mostra resterà aperta fino al 30 novembre 2013 con orario 15.30 – 19.00 dal martedì al sabato.
Quello di Paolo Cau è davvero un realismo magico sorprendente. È “realistico” per l’amore verso il dettaglio delicato dei corpi e le sottili sfumature del paesaggio, ma è anche “magico” perché rimanda a una dimensione onirica, legata a un racconto intimo e soggettivo. Il discorso si dipana come una serie d’immagini fantastiche che spaziano dalla rappresentazione di figure angelicate, come le illustrazioni di un libro di fate, fino a panorami che si aprono allo sguardo. Come avveniva nei quadri dei maestri preraffaelliti o nei lavori della Hudson River School, il contesto naturale è lo specchio delle emozioni. I colori sfumano nel riverbero della luce al tramonto, nella nebbia che ammanta una rupe scura, nelle trasparenze di un velo che diventa quasi fumo o l’ala di una creatura celeste. Ispirazioni che arrivano dalla memoria e da un Regno trascendente, mescolandosi con le influenze iconografiche della tradizione figurativa. Allontanandosi da una visione troppo fredda della realtà, l’artista mette la donna al centro delle sue narrazioni. Una donna rilassata e rilassante, fotografata nelle pose del suo sonno tranquillo, avvolta in un confortante rifugio uterino o sublimata in un simbolo universale. I fiori si mostrano nell’eleganza sensuale del loro sbocciare, in una composizione vista da vicino, con l’attenzione botanica/metaforica di Georgia O’Keeffe o in una suggestiva singolarità. I petali appaiono lisci, quasi tangibili. Aggraziati e leggermente allusivi come le fotografie di Edward Weston. E, proprio come in quei memorabili scatti, spesso è il contrasto di chiaroscuri dei bozzetti a dare volume e intensità lirica. Ma succede anche che l’impressione grafica derivi, viceversa, da una sapiente nebulizzazione dei campi percettivi con un linguaggio che si traduce nella gentilezza di toni pastello oppure in una vera e propria vaporizzazione, arrivando a sfiorare il puntinismo, ma senza l’approccio razionalmente scientifico di Georges Seurat: così le tinte più cariche smorzano il loro impatto in declinazioni incantate e i pattern che si ripetono come motivi decorativi denotano la presenza essenziale dell’Uomo (osservatore e creatore), inserito nell’armonia dell’ambiente. (Testo critico di Elena Colombo)
Con preghiera di pubblicazione e/o divulgazione
|