Per inaugurare la nuova, prestigiosa sede svizzera della sua galleria, nel cuore di Lugano, Allegra Ravizza ha scelto una selezionatissima antologica di Alberto Biasi (Padova 1937), tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica. In mostra ci saranno opere rare e scelte tra il ricco percorso dell’artista, avviato nel 1959 con le prime esposizioni del nascente Gruppo Enne, contraltare padovano del milanese Gruppo T. A questo periodo risalgono le celebri opere intitolate Torsioni e Dinamiche, in cui un raffinato intreccio di lamelle in pvc determina una percezione virtuale e quasi ipnotica del movimento, grazie ai leggeri spostamenti del punto di vista dell’osservatore. Lo spazio, che già in queste opere, così come nelle precedenti Trame appariva inafferrabile, diventerà caleidoscopico nei celebri Light prisms (realizzati dal 1962), dove un fascio di luce
bianca, passando attraverso prismi di cristallo ruotanti, si scompone nelle tonalità dell’iride sempre cangianti, facendosi dell’ambiente in cui lo spettatore è immerso. Da allora la ricerca di Biasi si sviluppa nell’ambito delle variazioni percettive con la realizzazione dei Politipi, sintesi di geometria e movimento, sino alla produzione più recente dove la collocazione spaziale dell’opera si fa dinamica, infrangendo lo spazio che la circonda. Di tutta questa vicenda saranno testimoni le opere esposte, scelte tra quelle che maggiormente rappresentano la sua articolata ricerca, sia dal punto di vista storico (molti i lavori che risalgono agli anni Sessanta) che formale-concettuale. A queste si aggiunge un importante corpus di introvabili documenti storici – manifesti, inviti, locandine, scritti, raccolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi – a sottolineare l’intenzione della galleria di svolgere anche un ruolo di divulgazione scientifica e storica dell’arte recente. Infine, Alberto Biasi ha ideato per l’occasione il cartoncino d’invito – in edizione numerata - che sarà un vero e proprio multiplo d’arte cinetica. La mostra e il catalogo, realizzati in collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi, sono a cura di Marco Meneguzzo.
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